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IL CALCIO, LA RELIGIONE ANTI ISIS

Il calcio è l’unica religione autenticamente universale, praticata cioè con entusiasmo dal Sud America di Papa Francesco agli States, all’Europa, all’Africa, al mondo arabo fino all’Estremo Oriente.
Le grandi religioni monoteiste non lo sono altrettanto, nel senso che hanno confini geografici limitati.
Potrebbe quindi essere il calcio un’alternativa ad altre religioni, più fanatiche e più pericolose. Speriamo.
In questo senso è interessante l’iniziativa del prefetto di Verona che ha deciso di costruire un campo di calcio per i circa 400 migranti riuniti nel complesso di Costagrande ad Avesa sopra la città: speriamo che giochino a calcio, invece che giocare all’Isis…
La vicenda di Costagrande è emblematica: gli ospitati hanno inscenato una protesta perchè ci sarebbero gli scorpioni e i serpenti che minacciano la loro incolumità!?
Già: qualche scorpioncino, del tutto innocuo, c’è l’ho anch’io nella casa sui colli dove abito da una vita; e fuori c’è anche qualche biscia, lei pure innocua. Protesterò col cartello al collo chiedendo allo Stato di garantirmi la sicurezza…
Il prefetto di Verona è persona spiritosa, perchè ai migranti che, oltre al bus navetta per andare su e giù in città, chiedevano anche altri servizi ha risposto: non siamo tour operator!
Ma veniamo alla questioni serie: da sinistra chi non è accogliente a prescindere viene definito razzista; a Padova i sindacati hanno rispolverato anche l’epiteto di fascista.
Preoccupati no? Quello è vietato esserlo. E si che i segnali inquietanti si moltiplicano di giorno in giorno: A Costagrande sono stati espulsi 8 nigeriani violenti che avevano fomentato la rivolta.
Espulsi vuol dire che gli metti un foglio di via in mano e vanno dove vogliono, senza alcun controllo.
Giovani che partono dall’Italia e vanno ad arruolarsi all’Isis. L’ultima una marocchina padovana.
Solo oggi a Brescia la polizia ha arrestato due terroristi islamici che stavano preparando un attentato ad una base militare.
Mentre l’inchiesta del Corriere spiega come arrivano nel nostro Paese le armi di Boko Haram e Isis: smontate e spedite a pezzi che in questo modo vengono classificate come “parti metalliche”. Rimontate e pronte ad essere usate qui.
Preoccuparci? Ma scherziamo è roba da fascisti! Pericoli non ce ne sono, l’importante è accogliere tutti senza pregiudizi! L’unico pericolo sono le reazioni razziste!…
Speriamo che basti dargli un campo di calcio, come ha fatto il prefetto di Verona.
Siamo ridotti a sperare che giochino a calcio e rinuncino a giocare all’Isis.
Speriamo che si limitino alle proteste violente, tipo curva della Lazio. Perchè l’alternativa è che comincino ad ammazzarci.
Ad ammazzarci come ce lo meritiamo: sporchi razzisti e fascisti che non siamo altro!…

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