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RENZI, LA CASA E TOTO’ BERSANI

Si può discutere sul fatto che Renzi sappia governare, ma pochi dubbi che sappia comunicare. Ultima dimostrazione la definizione che ha dato della minoranza dem guidata da Bersani: “Sono come Totò, contestano a prescindere…”
Contestano anche l’abolizione dell’Imu sulla prima casa. Se essere di sinistra vuol dire essere popolari, questa misura è infatti estremamente popolare: non solo oltre l’80% degli italiani ha la casa di proprietà, ma il 90% di questi proprietari appartengono al ceto operaio e impiegatizio. Più popolare di così.
Autenticamente da Totò è poi l’argomento con cui Bersani contesta l’abolizione dell’Imu dicendo che sarebbe “incostituzionale” (in quanto non legata al reddito del proprietario). Argomento da azzeccagarbugli e/o da pseudointellettuali alla Rodotàtà; del tutto estraneo al comune sentire per cui il cittadino si domanda se la ricaduta di una certa misura sia positiva o meno rispetto alle sue esigenze e aspettative; non certo se è costituzionale o incostituzionale (diciamo che non gliene può fregar di meno).
A prescindere dal fatto che la nostra Costituzione prevede sì la tassazione progressiva, ma solo per il reddito delle persone fisiche, per l’Irpef (dove si continuano a pagare anche i redditi dei fabbricati in base alla loro rendita catastale), non per tutte le altre imposte.
Altrimenti, come ha spiegato sul Corriere Michele Ainis, ognuno dovrebbe presentarsi al distributore o a fare acquisti accompagnato dal commercialista, per modulare accise o Iva in base al proprio reddito!…
Prescindendo da questo “dettaglio” da fiscalista, è la pochezza delle argomentazioni di Bersani ad ispirare una certa tenerezza.
Non che non si possano contestare le politiche di Renzi. Ma bisognerebbe saperlo fare con altri argomenti che facciano ben altra presa sull’opinione pubblica, sui cittadini elettori.
Totò quantomeno faceva ridere, Bersani fa una certa tenerezza più vicina al pianto che al riso.
Per carità: è un dramma per chiunque venir rottamato e spedito tra i pensionati della politica. A volte però, forse, bisognerebbe riuscire a guardasi allo specchio; e rassegnarsi.

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