Torna al blog

IL TERRORISTA DELLA PORTA ACCANTO

L’ultimo terrorista della porta accanto, il marocchino Adil Bamaarouf che abitava a Monselice, è stato beccato dai carabinieri ed espulso da Alfano solo perchè era così scemo da mettere sui social network i suoi propositi bellicosi: “facciamo saltare in aria Roma!”.
Come i 65 fereign fighters fin’ora scoperti e allontanati dall’Italia. L’entusiasmo, il fanatismo fuori controllo, li spingeva a mettere i fieri propositi in rete. Quanti ce ne sono di terroristi della porta accanto un po’ più accorti, un po’ più attenti a dissimulare? Nessuno lo sa. La sensazione è che ci sia un inquinamento diffuso e un tantino più pericoloso del pm10…
Ma lo smog è l’esempio giusto. Come lo si combatte? Ma solo con le misure strutturali, è ovvio: le targhe alterne, il blocco delle auto per qualche giorno, sono solo menate che applichiamo da decenni e non hanno mai funzionato; come confermato in questi giorni sia a Milano che a Roma.
Hanno funzionato le misure strutturali: passaggio alle caldaie a metano, diffusione di auto euro 5 ed euro 6, controllo delle emissioni degli impianti produttivi. Solo così l’inquinamento in vent’anni è stato ridotto del 50%. Oggi si invocano ulteriori misure strutturali, magari difficili da concepire (dopo aver cambiato le caldaie le teniamo spente tutto l’inverno?) ma solo queste possono garantire risultati.
Quali misure strutturali abbiamo adottato contro il terrorismo islamico? Nessuna. Fossimo capaci di attuare controlli serrati alle frontiere sarebbe solo un rilevamento del fenomeno. Come le centraline per le polveri sottili che, appunto, rilevano l’inquinamento ma non lo combattono. Dopo bisogna intervenire con misure strutturali alla fonte dell’inquinamento.
La fonte del terrorismo islamico sappiamo bene qual’è: il Califfato e i Paesi arabi che lo finanziano. Quindi misure strutturali contro il terrorista della porta accanto significherebbero guerra non solo all’Isis ma anche all’Arabia Saudita e agli Emirati, principali finanziatori del terrorismo sunnita nonché – piccolo dettaglio – principali alleati degli Stati Uniti…Quindi scordiamoci le misure strutturali.
Poi il cittadino comune pensa e spera che il terrorista della porta accanto non colpisca casa sua, ma colpisca Roma i grandi santuari cristiani. Lui ha a che fare con i predoni, quelli si che rubano a casa sua.
Ma Alfano e il comando dei carabinieri qui in Veneto ci spiegano che i reati sono diminuiti: meno scippi, meno borseggi, meno furti in casa. Che sia un miracolo o che sia l’effetto di interventi strutturali alla fonte?
Vuoi vedere che hanno bloccato la frontiera di Trieste da dove i predoni slavi si infiltrano indisturbati? Vi risulta che siano state comminate ai ladri pene esemplari tali da dissuaderli a proseguire nella loro attività criminale?
O che si siano limitati a lavare le strade (come per il pm 10) che così i predoni scivolano, si rompono il femore e non ce la fanno più ad entrarci in casa?…

43 commenti - 5.605 visite Commenta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

code