I furbetti dei piani bassi li conosciamo bene: il vigile che timbra in mutande a Sanremo, l’usciere che a Foggia di cartellini ne timbra tre.
Al mezzanino ci porta l’articolo di lunedì del Corriere che spiega come il Miur (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca) sia impegnato a combattere la deriva dei falsi disabili nelle scuole: il 13% degli insegnanti italiani di ruolo ricorre infatti alla legge 104 “quella che concede significativi benefici al lavoratore disabile”.
Il Corriere li chiama senza esitazione falsi disabili. Perché i dipendenti del settore privato che ricorrono alla legge 104 sono 1,5%. Tra i docenti di ruolo invece ben il 13%, con punte molto più alte in alcuni territori nazionali (non l’Alto Adige…)
Un docente su otto falso disabile. E sono quelli che dovrebbero insegnare ai nostro ragazzi la serietà, il senso civico, il servizio alla comunità…
Balziamo ai piani alti, anzi all’attico della Repubblica, ai “Custodi” della Costituzione più bella del mondo.
Marco Travaglio, in polemica con i sostenitori del sì al referendum di Ottobre, ricorda che ben 11 ex presidenti della Consulta sono schierati per il no. Ora il problema qui non è il sì o il no, è che siamo l’unico Paese al mondo ad avere 11 presidenti emeriti della Consulta (stando solo a quelli schierati per il no, magari in tutto saranno una ventina).
Com’è possibile? Perché il presidente della Corte costituzionale non viene scelto in base al merito e alla competenza, ma in base all’età: mettiamo al vertice il più anziano, che in pensione (dire d’oro e dire poco) ci va in fretta, che così subentro io che sono il primo in lista d’attesa e poi, via via, tutti gli altri…
Così i “Custodi” della Repubblica. Che volete farci, tengono famiglia… la loro prima preoccupazione è sistemarsi per la vecchiaia; non custodire la Carta né dare un qualche esempio al popolo dei piani bassi.
E, se i “Custodi” sull’attico della Repubblica fanno i furbetti, cosa pretendete da tutti gli altri per caduta? Da dirigenti e funzionari, giù giù fino al vigile urbano di Sanremo e all’usciere di Foggia? Gli restano le briciole, e mettono in tasca almeno quelle.
Con una piccola differenza: il vigile e l’usciere sono finiti ai domiciliari. Mentre, non pretendo sull’attico, ma almeno sul mezzanino…E invece nessuno ci posa nemmeno lo sguardo. Nemmeno il campione della morale pubblica ( e delle manette) Marco Travaglio.
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