Nessuno stupore che qualcuno sia indotto a credere alle scie chimiche, quanto oggi tutti – ma proprio tutti i quotidiani – vogliono indurci a credere che siamo investiti da un complotto senza precedenti. Un grande complotto orchestrato dai fratelli spie che mettono a rischio la sicurezza dello Stato! Che spiano i potenti!
Se parliamo di Draghi, di Saccomanni, dello stesso Monti, ci sta: spiavano per orchestrare grandi speculazioni finanziarie. Ma poi scopriamo che sono state violate anche le mail, la posta elettronica, di Michela Brambilla: quale sconvolgente segreto volevano carpirle? Forse la marca di crocchette più adatta a Dudù…Cosa aveva di così interessante da nascondere l’ex radicale ed ex portavoce di Forza Italia Daniele Capezzone? E dei pensionati della politica come La Russa, Cicchitto e Fassino?
Il Corriere titola “l’archivio segreto delle spie”. Più che segreto è sterminato: intrusioni su ben 18 mila utenze!
Basta questa cifra a comprendere che siamo di fronte a un’ossessione, ad un passatempo compulsivo dei due fratellini Occhionero che, benestanti e senza una minchia da fare, passavano il loro tempo a spiare chiunque (quando non andavano a correre maratone in giro per il mondo). Così come altri passano le giornate ad esplorare i siti porno, o a postare qualunque sciocchezza in rete.
Ci verranno a raccontare che dietro c’è Putin? Che sono stati gli hacker russi ad istruirli per orchestrare un grande complotto? Possibile, in un Paese che per anni ha raccontato che Junior Valerio Borghese con i forestali preparava un golpe, non contro i cinghiali, ma contro le istituzioni repubblicane…
E poi il fratellino ingegnere è pure massone! Apriti cielo: il complotto è certo! Ignorando il fatto che nelle tante logge e loggette presenti nelle nostre città i massoni non vanno a complottare, ma semplicemente a fare affarucci: a scambiarsi clienti, il medico col commercialista, l’avvocato con l’ingegnere…
Affarucci che magari facevano anche i fratelli Occhionero. Ma non complotti che mettono a rischio la sicurezza dello Stato.
La sicurezza dello Stato, e di tutti noi cittadini, è compromessa dall’immigrazione di massa incontrollata, dalle infiltrazioni dei terroristi, dallo scontro con la solida e compatta “civiltà” islamica di fronte alla quale siamo balbettanti e dispersi.
I fratellini spie? Solo un bel diversivo per non parlare (non dico affrontare) dei problemi veri e drammatici.
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