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E’ IMPOSSIBILE DIFENDERCI

Se c’era un dubbio l’attacco al cuore di Londra conferma che è impossibile difenderci dai terroristi islamici. Puoi solo intervenire con grande rapidità ed efficienza a limitare i danni, come hanno fatto gli inglesi, ma solo dopo che l’attentatore ha colpito.
Prevenire puoi farlo in teoria solo con i gruppi organizzati – che nell’organizzarsi lasciano tracce – ma non con questi lupi solitari. Che possono essere chiunque: un islamico falsamente integrato, un europeo convertito all’islam, uno (caso italiano) arrivato coi barconi. Di armi non hanno bisogno: un coltellaccio, come quello usato per ammazzare l’agente britannico, lo trovi in ogni cucina. Auto, suv ci sono ovunque; anche ammesso che sia uno dei tanti sospetti, vigilati e seguiti, quando sale in auto non puoi sapere se va al pub o se sta per lanciarsi sulla folla.
Può colpire il cuore di Londra, come un qualunque mercatino di Natale, un lungomare, una stazione ferroviaria o un aeroporto, un luogo di ritrovo; su un trasporto pubblico.
Non cambiamo stile e abitudini di vita, non perché non siamo consapevoli del pericolo, ma per rassegnazione, perché è inutile farlo. Quando colpiscono? Dove colpiscono? In teoria sempre ed ovunque. La difesa preventiva è impossibile.
Aggiungiamo che non aiuta un diffuso tafazzismo ideologico: è colpa nostra che abbiamo scatenato la guerra, che abbiamo depredato i loro Paesi; è colpa del capitalismo che genera povertà! Come se fosse la povertà che spinge a colpire e non il fanatismo religioso…
Non resta che consolarci con le statistiche: sono molti di più i morti per incidenti stradali, per gli omicidi comuni, per il rifiuto dei vaccini, rispetto alle vittime del terrorismo islamico.
Almeno per il momento…

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