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MESSI, LE ONG E I “MISERABILI”

“Messi e il miserabile regalo di nozze dei suoi ricchissimi invitati”. Così titolava il Corriere della sera, anche lui sdegnato come un po’ tutti i media per quanto accaduto al “matrimonio del secolo” del grandissimo calciatore argentino.
Gli invitati alle nozze erano 260, selezionatissimi: colleghi calciatori del Barcellona e vip, tutti ricchissimi. Leo e la sposa, Antonella Roccuzzo, hanno chiesto loro di non far regali e, in cambio, di fare una donazione alla Ong Techo Argentina che “si occupa di edilizia popolare e rifugi di emergenza in molte zone disagiate”.
Risultato: questi vip, strapieni di soldi, hanno donato in tutto 10 mila euro, pari a 37 euro a testa. Una cifra che nemmeno nel più miserabile dei matrimoni con invitati nullatenenti.
Fin qui i fatti. Che danno luogo a due possibili interpretazioni.
La prima. Leo Messi, oltre che un grandissimo calciatore, è uomo di straordinaria sensibilità che pensa e si fa carico dei problemi dei meno fortunati. I suoi invitati invece sono degli stronzi di miliardari che pensano solo a godersi la loro vita sontuosa, insensibili alla tragedia degli ultimi.
La seconda. Leo Messi, oltre che un grandissimo calciatore, è – detto alla veronese – un “butel” piuttosto ingenuo che crede ancora alla fata Turchina e all’esistenza dei benefattori disinteressati. Mentre i suoi invitati vip, per quanto miliardari stronzi, non sono stronzi al punto da aver perso il senso della realtà e credere alle favole targate Ong.
Ognuno libero di scegliere l’interpretazione più gradita.

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