Torna al blog

ARDUO FERMARE I FEMMINICIDI

Il crudele, il feroce assassinio di Giulia porta ad una domanda che tutti non possono non porsi: come fermare i femminicidi.

Posta la domanda trovare la soluzione è purtroppo arduo: Lo stesso ministro Nordio ha dichiarato che le nuove leggi servono, doverose, ma non sono decisive.

Vi pare che questi giovani impazziti per la separazione, pronti ad uccidere e anche a suicidarsi, si fanno intimorire da un aumento delle pene previste?

Resta il tema cruciale dell’educazione. Psicoterapia di massa? E quando comincia questa educazione, nelle scuole? No: appena nati quando, prima ancora di parlare, osservano il comportamento dei loro genitori. Che sbagliano o non capiscono l’esempio che danno.

Il padre di Filippo Turetta ha dichiarato che suo figlio “era un bravo ragazzo”. Purtroppo “bravo” anzitutto ad uccidere l’ex fidanzata.

La sorella di Giulia ha dichiarato che restiamo una società patriarcale. E’ un fatto che da sempre la dona è sottomessa all’uomo, deve obbedire ai suoi desideri, guai se osa ribellarsi.

Invertire questa cultura, arrivare alla piena parità e al rispetto della donna, è tutt’altro che semplice. Per dire in politica Meloni e Elly sono l’eccezione…

Purtroppo ho un timore: che scatti l’effetto emulazione, che altri giovani via di testa siano portati a fare ciò che ha fatto Turetta.

Spero di sbagliarmi, ma arrivare a fermare i femminicidi resta molto, molto arduo.

81 commenti - 2.516 visite Commenta

martello carlo

Il caso mi ha colpito in modo profondo; fino all’ultimo momento, contro ogni logica, ho voluto sperare in un altro epilogo. Rabbia, compassione incredulità per un comportamento tanto feroce, uno strazio ingigantito dal contrasto con le foto di GIULIA e FILIPPO di quando erano ancora insieme, felici e innamorati.
INNAMORATI. Forse non si può più nemmeno dire così: nel conformismo che sta inquinando questo drammatico episodio si afferma che quello di FILIPPO non era vero amore che dovrebbe voler desiderare solo al bene dell’altro: una grande ipocrisia perché l’amore, la passione è innanzitutto un sentimento egoistico che può avere un risvolto altruistico nel piacere di rendere felice il partner, doppiamente conformistico se si pensa che ciò non valga per entrambi i sessi ( parlo della normalità per non complicare il discorso ).
Ma queste considerazioni sono solo una parentesi soggettive, mentre ciò che ha inquinato tutto, rovinando quella che dovrebbe essere stato uno spunto per cambiare realmente le cose, è stata la STRAMALEDETTA DEFORMAZIONE MENTALE, per non dire SCIACALLAGGIO INTRINSECO della sinistra quando non è al potere.
Mi verrebbe da dire che, se non ci fosse il Governo MELONI, non ci sarebbe stata questa tutta questa pelosa vis polemica introdotta con il discorso PRESTAMPATO sul PATRIARCATO che sta portando fuori strada tutte le possibili soluzioni.
Dire che c’è ancora il patriarcato in Italia dove abbiamo un premier donna, le quote rosa perfino nel PNRR, le donne sono in maggioranza nella scuola, nella magistratura, nelle università, dove comandano il mercato ( basti vedere gli spot pubblicitari rivolti soprattutto a loro, consumiste per natura ), vuol dire approfittare dell’idiozia umana ( intesa come dell’uomo maschio ) che, per essere più realista del re e tafazziano per codardia, arriva a proporre 3 anni di galera chi fischia dietro ad una donna, la quale donna, peraltro fa di tutto per farglielo fare.
Questo ci porta dritti dritti a sbattere contro il muro alla fine di un senso unico che considera la VIOLENZA una prerogativa esclusivamente maschili, come l’azione RIEDUCATIVA.
Negare il GENERE, o per intenderci meglio, il GENDER è il risultato di ideologie o mode per lo più di matrice femminista che tendono a negare la realtà e rafforzare il MATRIARCATO: il GENERE ESISTE, come esistono il membro e la vagina con tutti i necessari complementi, ed è quello che fa andare avanti il mondo.
I rapporti amorosi sono una cosa maledettamente seria e vanno maneggiati con attenzione e prudenza: Le libertà di costume, i diritti acquisiti ad oggi, dall’aborto, al divorzio, alle varie pillole contraccettive hanno conferito alla donna un potere largamente superiore a quello dell’uomo che viene ampiamente sfruttato anche provocatoriamente. In sintesi: “ GUARDARE MA NON TOCCARE “.
Per finire, e lo dico con rabbia perché il discorso ha preso una piega ferale ( da sciacalli appunto ) mentre doveva essere un discorso costruttivo oltre che esclusivamente pietoso, va citato il discorso sul “BRAVO RAGAZZO MOSTRO DEL PATRIARCATO “: generalmente le femmine il bravo ragazzo non lo vogliono e non ho mai visto una donna sopportare un compagno che le sia inferiore.
QUI BISOGNA RIEDUCARE UN PO’ TUTTI, COMPRESO CHI TOLLERA IN SILENZIO LA TEOCRAZIA DEL BURQA. 😎
16:00

Rispondi
Silvestro

ore 18:15
il PATRIARCATO è un problema culturale storico, anzi ancestrale che interessa non solo l’Italia ma tutta Europa e non solo. L’italia, peraltro, è agli ultimi posti nella graduatoria Europea.

La Meloni non c’entra; il patriarcato è un atteggiamento direi primordiale quando il soggetto fisicamente più forte, cioè l’uomo, proteggeva la famiglia da pericoli e vessazioni, mentreo la donna provvedeva alla gestione interna della famiglia stessa. Questo ruolo protettivo nel tempo talvolta si è trasformato in un atteggiamento di “possesso”, dei componenti famigliari dove il capo interferisce autoritariamente anche sulla libera scelta dei familiari stessi.
La violenza e l’omicidio, sono la versione più violenta e malata di questo percorso.

SIMONETTA MARTONE è una senatrice leghista, ma non è questo importante, è invece significativa la lunga esperienza di giudice anche nell’ambito minorile.
https://video.corriere.it/cronaca/leghista-matone-maschi-disturbati-non-hanno-mai-mamme-normali/d940d3a2-870c-11ee-8c3d-6f700147e3a9

C’entra la politica?, NO fino a questo punto, ma quando si parla di famiglia tradizionale con ruoli precisi di madre e padre, allora il discorso si fa molto più complicato

Rispondi
inogniposto

anche perchè identificare la Meloni come una “espressione della cultura patriarcale” E’ ASSOLUTAMENTE RIDICOLO, visto:

1. il genere di padre che ha avuto
2. il rapporto con il padre che ha avuto.

Rispondi
El grinta

Buoni spunti di riflessione. In pochi paesi nel mondo occidentale ed europeo in genere si fanno distinguo ancora marcati di genere e tipologia: maschio, femmina, omo, lesbo…o l’ultimo e troppo normale nell’Italia del ventunesimo secolo: etero.
Finché avremo tutta sta roba addosso a voglia patriarcato, matriarcato ( in meridione decisamente presente) e altre forme più o meno marcate di riferimento sessual-antropologico-culturale. Un paese indietro, nonostante socialmente si creda tra i meglio.

Rispondi
Giorgio

la differenza è: scelgo di odiare oppure no: Questa è la discriminante ed è legata al libero ARBITRIO della propria volontà che il Padre Eterno ci ha lasciato volutamente perchè così noi veniamo vagliati …altrimenti saremo schiavi e sarebbe anche troppo comodo senza meriti guadagnarsi il Paradiso Eterno… scegliere appunto TRA il BENE e IL MALE e non mettiamoci troppi raggionamenti socciologici e di chissà quale teoria, cosa invisa a Dio sono i ragionamenti degli uomini. Basta guardare invece a Nostro Signore Gesù Cristo al Suo Esempio di Umiltà di Vita in terra.

Da quando esiste l’uomo E’ cosi.

Rispondi
marco.com

ore 20
non mi piace e non vorrei in alcun modo usare questa tragedia per polemizzare politicamente; in ogni caso è difficile arrivare ai livelli di abiezione dei titoli del quotidiano Libero
Osservo, peraltro, che il dir. Zwirner quando parla di femminicidio viene sempre fuori con la storia della parità dei sessi. La cosa banale: è non è possibile fermare i femminicidi così come non si è mai giunti a fermare gli omicidi.
Ciò non significa non ragionare per farli diminuire, come del resto sta avvenendo.
Penso che la parità di sessi c’entri ben poco con i femminicidi. I maschi hanno più testosterone, hanno più forza fisica, sono aggressivi e sono aggressivi anche perché hanno più forza fisica. Credo che il patriarcato c’entri veramente poco (sebbene non possiamo dimenticare il delitto d’onore, non lontano nel tempo e nello spazio dal nostro Veneto di adesso).

@El Grinta: sai che non ho capito cosa vuoi dire? magari, puoi provare a spiegarlo in altri termini?
@ Giorgio: non ho bisogno di Gesù per evitare di uccidere qualcuno. Gesù o non Gesù, i tempi passati sono stati molto più violenti di quelli attuali. Basta vedere quante stanze e strumenti di tortura sono oggi esposti e ricordati in molti castelli medioevali cristianissimi

Rispondi
Giorgio

“senza di Me non potete far nulla”
non ho bisogno…SI invece eccome! perchè Cristo (che E’ DIO incarnato uomo) E’ fonte di unico BENE..poi se non lo comprendi pregherò perchè tu capisca.

Rispondi
El grinta

Marco, voglio dire che ci sono ancora in Italia situazioni di supremazia (o presunta tale), legate genericamente al sesso, o a come viene interpretato il sesso in se. Tutto lì. Non necessariamente ed esclusivamente sotto forma di patriarcato.
Quindi si, qualcosa c’entra con i femminicidi. Ma è un discorso ampio.

Rispondi
Giorgio

l’uomo non definisce da sè la RETTA condottae se lo fa va in rovina e i fatti direi che abbondano in tal senso. Infatti sta scritto: ““22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore, 23 poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, ed egli stesso è Salvatore del corpo. 24 Parimenti come la chiesa è sottomessa a Cristo, così le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa. … 33 Ma ciascuno di voi così ami la propria moglie come ama se stesso; e similmente la moglie rispetti il marito.” (Ef 5:22-33 LND)

Rispondi
Giorgio

guarda tu…sarebbe ora che cambiaste fin che ne avete il tempo, a me di vedere migliaia di sciagurati che sciamano per le strade che siano ecologisti violenti, pacifisti violenti, razionalisti violenti tutti nei fatti e nelle loro parole..a me ripeto fa vomitare e se a te invece fa sentire bene..beh allora ti devi preoccupare per la tua cecità…qua non siamo al catechismo…siete ciechi e sordi pur vedendo e sentendo…
perchè..il catechismo è roba da….mentre voi invece..si basta vedere le sciagure quotidiane…ma a voi basta la ragione..si vede dove porta la…”ragione”..si vedono i disastri ma…si noi abbiamo la ragione.
“come ai tempi di Noè..mangiavano, si ammogliavano facevano affari..poi venne il fuoco dal cielo e li seppellì tutti”…e come ai tempi di sodoma…si maritavano, facevano affari, si ammogliavano..poi venne il fuoco …”come nel 2023…facevano affari….auguri!

Rispondi
marco.com

ore 9:15
Grazie a Giorgio che prega per me.
Apprezzo sempre la gentilezza e la bontà d’animo.
Poi vedo che dietro questa gentilezza c’è in realtà un animo astioso verso coloro che non la pensano come te, sig. Giorgio, quindi … auguri anche a te. In fin dei conti, fare gli auguri è la forma laica del pregare.
E se da un lato vedo le femministe pazze fare dei discorsi da fuori di testa, dall’altro vedo pseudo sociologi dire stronzate al solo beneficio dei media che così possono vendere la pubblicità. Ci avete mai fatto caso? subito dopo un report drammatico, su Gaza o sul ritrovamento del cadavere della povera Giulia, ecco che arriva la pubblicità dei cani salvati dai veterinari, dai bocconcini deliziosi per i micioni, e dai rotoloni di carta igienica che non finiscono mai.
Poi sento lo scrittore Stefano Zecchi che con grande serietà dice che oggi i padri non sanno più fare ai padri. Come se quando i padri sapevano fare i padri, come una volta, quando non c’erano ancora le femministe (pazze), i femminicidi non ce ne fossero stati.

Pubblicità

Rispondi
Silvestro

ore 10:40
Peccato!!!! GIORGIO aveva l’occasione di affrontare una discussione interessante sotto il profilo mistico da affiancare ad una classe di governo che a sprazzi si dichiara cristiana e che affronta perfino i comizi elettorali con il rosario in mano.
INVECE NO, abbandona il confronto prima ancora di cominciare.

Rispondi
El grinta

Mi sembra che Giorgio abbia posto una interpretazione abbastanza chiara sul ruolo di una compagna o di una moglie. Si può essere più o meno d’accordo. Ma va detto che è una maniera di intendere un’unione, anche del mondo islamico e di altre religioni.

Rispondi
inogniposto

Matriarcato… Patriarcato… parole spesso usate “a vanvera” … A qualcuno di noi è stato insegnato che le donne sono “degli oggetti che vanno umiliato quando non peggio…?” Sono certo di no ….. Certamente va fatto un intervento dello Stato ma questo riguarda soprattutto nell’esecuzione di Leggi che peraltro già ci sono. Ma bisogna essere chiari che purtroppo anche ove esiste la pena di morte per l’assassinio, ciò non di meno si continua ad uccidere.

Da qualche anno nell’occidente vi è la “moda” di sentirsi colpevole per qualche cosa.

Io sono UOMO ma non mi sento colpevole ne mi vergogno di esserlo, non ho mai mancato di rispetto ad una donna, non mi sono mai sognato di torcere un capello ad una donna; non ho mai incitato ne consigliato nessuno a farlo anzi detesto dal profondo chi lo fa e penso che meriti di marcire in carcere. Ho letto che Piero Pelù si vergogna di essere uomo beh, la cosa che penso è che probabilmente lui avrà fatto qualcosa di cui si vergogna, IO NO.
Leggo anche che la Gruber ha usato questo terribile fatto di cronaca per colpire la Meloni, a parte la detestabile opera di sciacallaggio beh, dimostra di non conoscere (o meglio di ignorare volutamente) la storia personale della Primo Ministro.

Questa moda al “sentirsi colpevole ” non riguarda solo questo ambito ma anche altri…. Penso ad esempio al fatto che secondo molti si dovrebbe chiedere scusa per essere per esempio OCCIDENTALI (che vivono in paesi industrializzati) o BIANCHI.

Cosa volete farci, io nel massimo rispetto per chi non lo è sono: UOMO , INDOEUROPEO, NATO E CRESCIUTO NELL’OCCIDENTE CRISTIANO (non credente ma di cultura certamente cristiana) E NON MI VERGOGNO MINIMAMENTE DI ESSERE TUTTO QUESTO (e molto altro) ed ovviamente non chiederò mai scusa per esserlo.

Rispondi
inogniposto

ah sono pure ETERO, non nego che sono arrossito mentre lo scrivevo….. perchè oramai sembra quasi di dire una bestialità quando si afferma di esserlo.

Rispondi
El grinta

Inogniposto… l’ho scritto anch’io più sopra ahahahah. Fa sorridere questa specifica fuori moda che altro non è che lo standard di uomo e donna. Ma oggi vuole passare come banalità e normalità non degna di nota. Insomma, un’interpretazione nell’assurdo del ventunesimo secolo…

Rispondi
martello carlo

@inogniposto Novembre 21st, 2023
Sei INSOPPORTABILE: per risolvere la questione patriarcale in modo definitivo, devi essere CASTRATO, come tutti i maschiacci tarati stupratori e femminicidi.
Ti sei dimenticato di enumerare un altro difettone: sei BIANCO e per giunta non musulmano.😎

Rispondi
Silvestro

ore 15:30
La tragedia Cecchettin-Turetta fa scalpore perché risponde a profili di ordinaria normalità.
Parliamo di ragazzi brillanti negli studi, che non frequentavano compagnie pericolose, non si drogavano; le famiglie sono solide e gli affetti, di rango medio alto ed hanno fatto studiare i figli; la ragazza domani si sarebbe laureata in ingegneria e voleva frequentare un master. Eppure è successo un dramma. Come dire che potrebbe essere qualcosa che può capitare a chiunque.
Detto questo come prologo, si tratta di riflettere sui motivi. Credo non si possa negare che nella nostra società i maschi godono di migliore considerazione ed opportunità delle donne. Questo è accertabile nelle retribuzioni, nell’ascensore sociale, negli orari di lavoro, nelle agevolazioni per i figli. Che oggi ci sia per la prima volta un premier donna, o che le presidente della commissione UE sia donna, non sono argomenti sufficienti per affermare che la prevalenza maschile è una falsità.
Questi gesti estremi che commentiamo, sono veicolati da retaggi patriarcali, c’entra una dose eccessiva di maschilismo? Io sostengo SI con decisione e lo dimostrano il numero dei femmincidi. E’ vero che ci sono stati molti progressi, ma visiti i risultati evidentemente sono sono sufficienti.
E quindi come procedere:
>> Non sono d’accordo con il fatalismo di MARCO (i femminicidi ci sono sempre stati)
>> Trovo EL GRINTA troppo generico, ed in ogni caso una visione teocratica della famiglia non risolve il problema.
>> INOGNIPOSTO: lo trovo su una posizione egoistica ed indifferente ai problemi della società in cui vive.
>> GIORGIO: aveva l’occasione di affrontare una discussione interessante sotto il profilo mistico in una società molto distratta su questo argomento, ma ha rinunciato prima di cominciare.

Ci sono due aspetti poco affrontati:
Il primo riguarda la fragilità maschile: siamo troppo orgogliosi per riconoscere che il nostro perimetro familistico è sempre più incerto, e che non riusciamo a sopportare il dolore / affronto di essere abbandonati dal partner.
Il secondo riguarda la maggior consapevolezza femminile sempre più determinata a spezzare quel vincolo di sudditanza e sottomissione cui la costringe la società.
Siamo sicuri che come il padre di Turetta, qualcuno di noi non dovrà chiedere pubblicamente scusa perché suo figlio ha ammazzato la ex morosa oppure escludiamo che a noi possa capitare.

Rispondi
inogniposto

Silvestro non sono egoista, sono individualista nel senso che ritengo che la RESPONSABILITA’ SIA prettamente anzi ESCLUSIVAMENTE individuale; l’omicidio della povera ragazza è frutto della mente insana del signor Turetta ed eventualmente di chi lo conosceva e non ha saputo intervenire preventivamente anticipandone le azioni, non vedo alcuna responsabilità di altri (società o mia, tua del Grinta o del dott. Zwirner).

Perdonami ma io non ho nulla di cui pentirmi per miei atti nei confronti di donne , semplicemente perchè non ho mai fatto alcunchè di cui possa vergognarmi.

Quanto al resto del mio discorso prego voler analizzare movimenti tipo “black lives matter” o quelli facenti capo alla Thumberg … di cosa dovrei chiedere scusa secondo te? di essere Bianco, o di vivere in un paese industrializzato? O dovrei chiedere scusa per il fatto che mi piacciono le donne? Ma fatemi un piacere….. Se a te/voi va di cospargervi il capo e di fare ammenda per atti compiuti da altri fate pure , io non lo faccio.
Escludo categoricamente che io possa premeditare un omicidio semplicemente perchè non sono un assassino

Rispondi
paolo64

Credo che lei stia confondendo il livello personale da quello collettivo. E’ evidente che un tedesco di oggi non debba scusarsi personalmente del nazismo (vale anche per un russo rispetto allo stalinismo ma in questo momento meglio lasciar perdere la Russia) visto che all’epoca non era ancora nato o era poco piu’ di un bambino. Esiste pero’ anche un livello collettivo in cui ci si deve chiedere perche’ una societa’ vicina culturalmente o geograficamente alla nostra realta’, possa finire per produrre disastri e lutti. Personalmente sono responsabile solo delle mie azioni, ma se intorno a me si sviluppa un clima di un certo tipo (mi mantengo sul vago di proposito perche’ voglio mantenere la discussione in termini generali) credo sia giusto provare ad analizzare quello che succede anche fuori dal mio ristretto orticello. Chiedere scusa per qualcosa che personalmente non si e’ commesso mi sembra un atto di grande umanita’ e compassione.

Rispondi
inogniposto

Mi scuso per la scarsa sensibilità dovuta al fatto che ho sempre associato le scuse al concetto di responsabilità . Ovviamente continuerò a farlo

Rispondi
inogniposto

sicuramente la vediamo in maniera molto diversa; Lei probabilmente considera il signor Turetta come un frutto marcio della società in cui ha vissuto, per me invece è un autore INDIVIDUALE di uno schifoso ed odioso atto criminale. Disquisizioni sociologiche per me (ripeto per me) lasciano abbastanza il tempo che trovano.
Poi paragonare l’olocausto a questo evento mi pare francamente troppo…. il popolo tedesco di allora appoggiava Hitler per questo l’olocausto è stato un fenomeno anche sociale oltre che criminale, non mi pare ci sia alcun sano di mente che in qualche maniera sta con questo assassino neppure il padre che sarebbe in qualche maniera capibile (non giustificabile badi bene)

Posso dire che nel mio ristretto orticello non ho mai sentito nessuno giustificare o peggio promuovere simili atti

Rispondi
inogniposto

Prendendo spunto da una tua frase Silvestro riguardante la diversità di retribuzioni tra uomo e donna e facendo 4 premesse:

1. sono un liberista (per me è fondamentale il libero mercato)
2. considero i dati riguardanti le retribuzioni seri (non taroccati)
3. ogni imprenditore vuole guadagnare
4. una donna sul lavoro “rende” almeno quanto un uomo

Mi chiedo semplicemente una cosa: perchè le persone impiegate non siano per lo più donne, visto che pagandola meno dovrebbe essere economicamente più vantaggioso assumere una donna rispetto ad un uomo. Uffici e fabbriche dovrebbero essere piene di donne

Questa è una domanda che mi sono sempre fatto a cui mi piacerebbe avere una risposta….

Rispondi
Silvestro

ore 17:45
INOGNIPOSTO
Per ampliare la riflessione di Paolo64, ti piaccia o no fai parte di una società in cui fruisci o subisci (dipende dal punto di vista) determinati servizi. Innanzitutto esprimi un voto politico (spero che tu lo faccia) per qualcuno che vede i problemi e priorità in un determinato modo; utilizzi un sistema sanitario nazionale, i tuoi figli (se ne hai) frequentano una scuola con programmi didattici definiti dallo stato; giustizia e polizia sono altrettanti servizi statali. E’ evidente che le responsabilità penali sono sempre personali, ma uno Stato per essere all’altezza, deve anche affrontare i problemi sociali e mettere in atto attività di prevenzione anche culturali per evitare disagi ma anche drammi diffusi.
Se tutto questo pensi che non ti riguardi ne prendo atto, ma dovresti anche rispettare chi ha una sensibilità sociale diversa dalla tua e si sente coinvolto in questa vicenda.

PS: Le donne sono meno impiegate perché spesso devono badare ai problemi della famiglia in assenza di un servizio di welfare adeguato. Per lo stesso motivo hanno una retribuzione inferiore perché gravidanza o malattia dei figli condizionano la presenza sul lavoro.

Rispondi
El grinta

Silvestro, ti aggiorno su quello che sono gli ultimi anni. Che prendono sempre più spunto dai paesi scandinavi o nordici in generale. Esiste sempre più la figura dal “mammo’ anche in Italia. Soprattutto al nord. Anche questo nel nostro Paese è quasi un cambio epocale. Con la differenza che per tali professionioni o semi-professioni, in Italia non esiste una vera retribuzione. In centro nord Europa invece per ogni figlio si percepiscono diverse centinaia di euro al mese per nucleo famigliare. Quindi l’incentivo per avere prole nel nostro Paese non esiste. Spese e tasse su servizi spesso scarsi, che incassa lo stato, e quasi nulla per molte famiglie. Una vergogna italiana.

Rispondi
marco.com

ore 18:15

egr. Silvestro, sono un pò allucinato nel vedermi appioppare il termine fatalista
sicuramente , evidentemente, non mi sono espresso compiutamente, ma peraltro non posso non farti notare che hai preso una semi-frase ed estrapolato un contesto che non mi compete in alcun modo

Se ho detto che i femminicidi (come gli omicidi, gli stupri, le violenze in genere) ci sono sempre stati è proprio per contestare quelli che vengono a raccontare oggi che la nostra società è degenerata (il riferimento è a sociologi, giornalisti e scrittori vari) perché ci sono i femminicidi , i padri che non fanno i padri, che non si insegna ai ragazzi l’accettazione dei no ecc. ecc.
Quindi, fatalista un par di balle. Anzi, mentre leggo qui sconfinare in discorsi che non capisco cosa c’entrino con l’omicidio perpetrato da Fabio Turetta (come se costui volesse contrastare la parità maschio-femmina nella società? Ma di che si sta parlando?).

Il tema dovrebbe essere solo questo: cosa si può fare per ridurre i femminicidi. La mia risposta, di sinistra, è: cultura ed educazione, più efficaci sul lungo periodo di qualsiasi altro metodo. Senza nulla togliere all’inasprimento delle pene.
Che poi a destra si pensi ancora a Dio-Patria e Capofamiglia maschio, non è una novità e la troviamo nei discorsi che si leggono qui (qualcuno è arrivato addirittura a citare la Turnberg, come c’entrasse qualcosa …)

Rispondi
Inogniposto

Ehm se lei avesse letto con attenzione probabilmente avrebbe capito perché l’ho citata….

Quanto al capofamiglia maschio invito tutti i lettori a pensare ed analizzare la propria famiglia per poi dire se sia o non sia il maschio il capofamiglia…. ció sia vero o se sia una cavolata

Per comodità commento SILVESTRO qui: tutto bello non ha risposto alla mia domanda peró….. Cosa spinge un imprenditore che ha bisogno di una determinata posizione A PARITA’ di competenze a scegliere un uomo anziché una donna se ha la possibilità di risparmiare in salario se assumendo la donna.

Rispondi
Inogniposto

Commento questo:
tema dovrebbe essere solo questo: cosa si può fare per ridurre i femminicidi. La mia risposta, di sinistra, è: cultura ed educazione, più efficaci sul lungo periodo di qualsiasi altro metodo. Senza nulla togliere all’inasprimento delle pene.

“Non sono avvocato neppure PM ma penso che per questo reato se non é previsto l’ergastolo poco ci manca… Inasprire la pena vorrebbe dire pena di morte, e preso da un istinto dell’occhio per occhio potrei anche essere d’accordo.
Cultura ed educazione certanente, ma scusate ma a qualcuno di voi finora é stato insegnato che é giusto considerare una donna come una proprietà? A ME NO, ma forse sono stato io fortunato a nascere in una famiglia con valori a frequentare scuole con dei professori che erano delle brave persone….

Rispondi
marco.com

ore 22:15
bene, inogniposto, fa piacere che lei abbia colto il punto chiave: cosa possiamo fare per ridurre il fenomeno della violenza del maschio nei confronti della femmina.
Così facciamo piazza pulita di Piero Pelù che si colpevolizza, dell’orgoglio mascolino, delle esagitate del #metoo e del capofamiglia economico.

Rispondi
inogniposto

Devo dire che anche a me fa piacere che a lei faccia piacere.

Non ho evidenze statistiche ma non penso di sbagliare se dico che negli ultimi 70 anni i femminicidi non sono diminuiti, anzi….. E negli anni 50 il patriarcato esisteva , eccome se esisteva e non vi era alcuna materia scolastica che insegnasse a rispettare le donne…. come mai?

Non sarà inserendo nel programma scolastico una nuova materia che si risolverà il problema (magari fosse così). Si sposta il problema su entità come la scuola che dovrebbe dedicarsi ad insegnare la matematica e l’italiano (secondo me) Il vero problema è stato il passaggio da un modello di famiglia patriarcale AL NULLA, magari ci fossero ancora un PADRE ed una MADRE che svolgono il loro ruolo di genitori invece di quello attuale composto da due individui che vogliono fare gli amici complici. Si è voluto democratizzare la famiglia e questo è il risultato: una generazione allo stato brado e dei genitori che sperano che sia la scuola o lo stato a fare un lavoro che spetterebbe loro.
Altro che patriarcato, si torni a fare i genitori e sono certo che non ci sarebbe bisogno di tanto altro per far crescere “dritti” i ragazzi.

Più famiglia serve non più Stato e neppure più regole che ci sono ( devono semplicemente essere applicate) e più severità non accondiscendenza.

Resto dell’idea e nessuno me la toglierà dalla testa che personaggi ti tipo Turetta non siano il frutto sano di una società (come ha detto la sorella della povera vittima) , Turetta semplicemente è un delinquente che rappresenta per fortuna l’eccezione non la consuetudine.

Rispondi
El grinta

Sono abbastanza d’accordo everyplace. Aggiungo anche che oggi i figli si viziano troppo. Non si da loro una sufficiente educazione per renderli indipendenti. Certe questioni dovrebbero essere prese in considerazione fin dall’infanzia. Non aspettando la pubertà. Il rispetto per il padre e la madre è fondamentale. Ma dovrebbe essere tale anche verso chi è più anziano ed esperto nella vita. Da quel punto di vista io non disdegno un’ottica tribale. Pur rozza e arcaica che sia. Quindi rispetto il capo villaggio tra gli indios e lo sciamano del Nord America ad esempio. Ci accorgeremo che la violenza è intesa quasi sempre come difesa a tutela dei diritti di un popolo o della persona in certi frangenti. Ci accorgeremo che il giovane sa costruire, ma sa anche combattere. Ci accorgeremo che il giovane ha un suo orgoglio e può andarne fiero. Ci accorgeremo che i Blah Blah dei bianchi, o quelli che si considerano civili sono spesso chiacchiere al vento, prive di costrutto e di una vera direzione. Ci accorgeremo che la donna ha un suo ruolo e che questo è fondamentale come e più di quello della donna occidentalizzata e moderna. Che spesso non si rende conto di essere solo un numero. Come lo è anche l’uomo, nel nostro deviato mondo…

Rispondi
Mario56

INOGNIPOSTO
Quando c’era legalizzato il PATRIARCATO, quando i genitori facevano i genitori e non gli amici, c’era l’omicidio d’onore e lo stupro legalizzato col matrimonio riparatore.
Siamo seri
Il maschilismo è tipico dell’Italia, da sinistra a destra
Nella destra è più evidente, più ostentato. Tant’è vero che maschilisti come martello ed INOGNIPOSTO neppure si vergognano.
A sinistra c’è sicuramente il maschilismo ma a sinistra almeno si vergognano.
15:19

Rispondi
martello carlo

Noto che, nella foga della discussione, si tralascia di specificare a chi ci si riferisce e l’ora dell’intervento. Ciò complica notevolmente la comprensione del dibattito, soprattutto per chi non ha la possibilità di una presenza continua. 😎
15:11

Rispondi
inogniposto

Se per lei considerare la Famiglia il fulcro della società dove i genitori (MADRE E PADRE) HANNO IL DOVERE primario di educare i figli significa essere maschilisti allora io sono maschilista.
La famiglia “anarchica” non appartiene alla mia maniera di vedere le cose, questa “nuova” famiglia sta provocando la distruzione della società occidentale. Lei considera questo un progresso io un VERO DISFACIMENTO e da tutto questo nascerà una nuova società ove ognuno pretende di avere 1000 diritti e 0 doveri…. Di più, noto che questo sgretolamento/nulla famigliare dovrebbe preoccupare proprio fascia d’età giovanile, più che il sottoscritto (cinquantenne senza figli) perchè quelli che oggi godono di questa “falsa” estrema libertà domani si troveranno in mano una società distrutta… “Pecà par lori”

Di una cosa sono sicuro però: io rispetto le donne ALMENO quanto lei….
Il suo desiderio di etichettarmi (dandomi del maschilista) francamente mi fa sorridere.

Rispondi
inogniposto

Pochi giorni fa si è ricordato Roberto Puliero…. a leggere certi commenti mi fiene in mente una “sua macchietta” il sessantottino in eschimo….

Generazione patetica che voleva migliorare il mondo ed invece sta portando l’occidente verso la dissoluzione.

Rispondi
Mario56

Ecco è li che CON LE LENTI COLORATE DI POLITICA tu credi che la famiglia destra sia EDUCAZIONE, mentre la famiglia MODERNA DI SINISTRA SESSANTOTTINA sia anarchia, diseducazione.
I delitti d’onore e gli stupri coi matrimoni riparatori o gli stessi fatti per procura comprando donne del sud
QUANDO AVVENIVANO?
Con la famiglia anarchica democratica o con la famiglia patriarcale del profondo Veneto bigotto e cristiano?
18:55
Ovviamente per
@ INOGNIPOSTO

Rispondi
Inogniposto

Chiariamo una cosa: considero stupri/matrimoni riparatori e delitti d’onore nella tua stessa maniera… Era una mostruosità non solo giuridica ma anche etica che lo stato li riconoscesse

Sto parlando di rapporti tra genitori e figli non di eventi di cronaca nera, così come non considero quest’ultimo triste evento come il frutto del modello di NON-famiglia sessantottina, mi pare di averlo scritto più volte nei post sopra.
Ho semplicemente detto e ne sono convinto che la famiglia deve avere una struttura gerarchica ben definita dove i genitori (TUTTI E DUE) devono fare i genitori non devono fare gli amici.
Un secolo fa nel Piacere D’annunzio parlava di Grigio Diluvio Democratico ecco…. Da quando la democrazia é entrata nella famiglia é iniziata la discesa. I genirori non sanno più comandare questa é la triste verità

Rispondi
Mario56

@ INOGNIPOSTO
Ci penseranno PUTIN e Milei ( un somaro con la motosega) a fermare il decadente mondo occidentale.
La decadenza è nella vostra testa perché siete reazionari e non capite più questo mondo che cambia.
La dissoluzione del vecchiume bigotto Cristiano è invece l’avvenire !
18:59

Rispondi
Gatón

Patriarcato.
Il nuovo mulino a vento di questa sinistra dochisciottesca.
A mio modo di vedere, lungi dall’aver creato il brodo di cultura del delitto, ne sarebbe stato un deterrente.
Se invece vogliamo parlare di maschilismo…

Rispondi
El grinta

Mario, termine abusato e innoportuno reazionario. Ha poco significato oggi, se vi chiamate progressisti voi. Che francamente non avete quasi niente di progresso. Anzi è una forma e una maniera di intendere lo stato (e i suoi dintorni) desueta, anacronistica e priva di stimoli la vostra. Povero Trotsky.
Io reazionario non credo di esserlo, ma certamente No Global sotto molti aspetti. Eppure anche no global ha un significato malfermo e fuorviante nel mondo contemporaneo. Viene generalmente definito un sinistro che è praticamente in toto Si global. Sia nella vita, sia nei fatti,sia nel pensiero.

Rispondi
Mario56

No global
Si global
Luci e ombre:
Un cellulare o un pc ti costerebbero un patrimonio…
… per contro non dobbiamo lasciare ad altri ciò che è strategico per il Paese.
La destra italiana più che reazionaria la definire CIALTRONESCA!
Lollobrigida si ferma anche a Pelaloco col freccia rossa tra poco.
Che cialtroni.
Ma chi abbiamo ministro dei trasporti?
Un altro cialtrone?
18:44

Rispondi
marco.com

ore 18:45

Cogliendo lo spunto felino e dopo aver ribadito che non capisco cosa c’entrino patriarcato e femminicidi e osservare pure che ANCHE il maschilismo c’entra poco (se non niente) con i femminicidi , invito cortesemente Gaton a illustrarci il suo punto di vista sul maschilismo.

Qui, in questo blog, abbiamo avuto prova, più che di maschilismo, di bullismo ostentato. E su questo punto, vedo che il Gaton mai si espone. Forse perché, come da legge fisica, se hai il paraocchi indosso, difficile vedere prospettive più ampie. In altre parole: mi spetterei una critica fatta dal Gaton anche alla cultura maschilista della destra, che non è solo fantasia malata delle manifestazioni di piazza (e fiaccolate) che ci sono state

Rispondi
martello carlo

Sono orgoglioso di far parte di questo blog che su 49 commenti, non ha trovato negli autori il minimo spazio per esprimere la sua pietà e commozione per GIULIA.
Complimenti.
22:30

Rispondi
martello carlo

Sembra che le donne in questa triste vicenda siano completamente scomparse, o meglio eclissate, sovrastate dal PATRIARCATO questo mostro che monopolizza tutti i mali, i difetti e le mostruosità dell’essere umano tanto da far pensare che costituito da soli uomini.
Egoismo, superbia, avidità, ira , invidia, lussuria gola e accidia che si traducono in fatti, tra cui la VIOLENZA e la GELOSIA sono i più tipici nei rapporti tra uomo e donna, siano prerogativa solo dei prime e le altre siano delle pie donne verginelle.
E’ così? Penso proprio di no e se è vero che colpisce più la lingua che la spada, beh tra violenza verbale e fisica la supremazia va indubitabilmente alla prima, violenza in cui le donne non lasciano molto spazio ad alcuno.
La realtà? Tra uomini e donne esiste solo un diverso dosaggio di testosterone, per cui non sono rari i casi di uominicidi su commissione femminile.
Detto questo, risulta ancor più chiara la schifosa strumentalizzazione politica, esplicitata dalla WUBER su 8 e 1/2 che ha messo nel mirino patriarcale la MELONI, anche se si può scusare, in quanto ” figlia ” tirolese del MASO CHIUSO.
Alla fine, volete sapere qual’è la comunità in cui i femminicidi sono quasi a ZERO? QUELLA MUSULMANA che le maninfestanti femministe sembrano apprezzare e dovrebbero adottare per godere di una sicurezza quasi assoluta ( dentro casa e col BURQA ).😎
23:55

Rispondi
Gatón

Marco, la sola considerazione che posso fare è che per metabolizzare millenni di supremazia fisica da parte del mascolo un secolo non è bastato e ne servirà probabilmente un altro.
Le femmine hanno altre qualità, alcune lo hanno sempre capito e hanno saputo dominare il mondo pur rimanendo ufficialmente nell’ombra, altre oggi pretendono di parificare per legge le differenze ormonali.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.

Rispondi
marco.com

ore 10

Gaton, sei stato chiaro ma non sei stato completo.
In questo blog ho detto più di una volta che le differenze ormonali ci sono e non sono eliminabili e se certe femministe vogliono la parità di ormoni sono d’accordo che sono fuori di testa e che vadano contestate.
Ma non è questo il punto, è troppo facile. Tanto facile che, per converso, sono stati subito esposti gli attributi, evidente segno di gallismo-bullismo che è una degenerazione del maschilismo. Su questo, lo so, lo capisco, non ti esporrai mai.

Quando si parla di parità dei sessi e anche dei generi (sì, perché ci sono anche quelli, in minoranza risibile, ma ci sono), se si vuol parlare seriamente, si parla di parità di diritti.
Sotto questo punto di vista, la sinistra ha un atteggiamento aperto, inclusivo. La destra ce l’ha chiuso ed esclusivo.
Se vuoi, puoi completare quello che è rimasto incompleto nei tuoi post.

Rispondi
Silvestro

ore 11:00
Però la differenza ormonale e la parità di diritti sono su piani diversi e l’uno non giustifica l’altro. Più precisamente la mancanza di uguali diritti non giustifica violenze ed omicidi delle donne, così come il riconoscimento di una uguaglianza sociale non escluderà prepotenze e sopraffazioni.
E’ la mentalità maschile che confonde le due situazioni: Gli uomini fanno fatica a cogliere questa distinzione, le donne acquistano consapevolezza più rapidamente.
Contribuisce anche Il femminismo ed il movimento me too.

Rispondi
Gatón

La parità di diritti è un assunto di base, nessuna persona dotata di un normale raziocinio la metterebbe in dubbio, non c’è destra o sinistra che tenga.
L’eventuale differenza tra le due parti sta nel considerare diritto ciò che in realtà è un pio desiderio.

Rispondi
inogniposto

@MARIO56

REAZIONARIO IO? Certamente SI
Chi lo dice che per forza un cambiamento (o una Rivoluzione si chiami come si vuole) porti sempre e comunque ad un miglioramento?

Quanto al “somaro” penso che in quella zona del mondo ce ne sia e siano stati una discreta quantità ( molti dei quali di certo non liberali/liberisti) tra essi non annovero di certo Castro, che considero un “perro rabioso”

quanto a Milei: il solo dato certo è che decenni di governi più o meno peronisti ed anni di governi Kischneriani (continuità interrottada dal governo Macri) hanno messo in ginocchio l’Argentina Milei inizierà a fare (o a disfare vedremo) a partire dall’11 Dicembre.

Capisco che si abbia paura a livello internazionale di un Milei …. sarebbe un colpo allo stomaco se il governo di un LIBERISTA VERO riuscisse a salvare una Nazione sul baratro (situazione causata guarda caso da altri) .
Come lo si spiegherebbe a livello internazionale che nonostante il blaterare durato quasi un secolo dei marxisti e post-marxisti il LIBERISMO VERO funziona davvero? Questa sarebbe la vera rivoluzione altrochè!

Rispondi
inogniposto

PS:

Negli ultimi 70 anni in Argentina hanno governato solamente 4 governi non peronisti (Milei sarà il quinto) tra l’altro nessuno dei quali ha finito il proprio mandato. Mi pare evidente a chi si debba ascrivere la colpa del disastro Argentino (dal 1951 ad oggi otto sono stati i DEFAULT argentini, certamente questi sono colpa del “peluca” Milei che assumerà l’incarico il 10.12.2023)

Rispondi
Mario56

INOGNIPOSTO
Puoi dire quello che vuoi e scrivere quanto vuoi ma uno che
VUOLE ABOLIRE LA BANCA CENTRALE ARGENTINA
SOPPRIMERE LA VALUTA NAZIONALE
INTRODURRE IL DOLLARO USA
ogni economista lo considera pazzo.
Ostentare urlando una motosega mi dà l’impressione di UNO LA LEGARE IN MANICOMIO.
Povero popolo, si mette sempre nelle mani della VANNA MARCHI di turno.
Dei miracoli di Lourdes
16:38

Rispondi
Inogniposto

Tanto per restare nel continente: L’ Ecuador

L’Ecuador ha l’ottava maggior economia nell’America Latina e la 61ª al mondo, con un PIL che nel 2012 è stato di circa 150 miliardi di dollari (PPA), con un prodotto pro-capite di 10 215 $.[6] Dal 2007 al 2012 l’economia ecuadoriana è cresciuta a una media annua del 4,3%, al di sopra della crescita media degli altri paesi dell’America Latina, nonostante la crisi internazionale mondiale avvenuta a partire dal 2008. Il tasso di povertà è diminuito, dal 2001 al 2011, dal 40% al 17,4%[73]. In un’indagine del 1998 risultava che la povertà era sostanzialmente maggiore tra le popolazioni indigene, in particolar modo tra le popolazioni rurali della sierra, dove arrivava al 96% della popolazione indigena, contro il 61% della popolazione non indigena, mentre di estrema povertà era affetto il 56% della popolazione indigena contro il 25% della non-indigena. Anche il lavoro infantile è maggiore tra le popolazioni indigene: nel 2001 solo il 57% dei minori tra i 5 e 18 anni tra gli indigeni andavano a scuola senza lavorare, contro il 73% dei non indigeni[74]. Il petrolio, le cui riserve accertate sono state stimate a 6,51 miliardi di barili a partire dal 2011, rappresenta il 40% delle esportazioni e contribuisce al mantenimento di un saldo commerciale positivo[75][76]. L’inflazione al consumatore è salita dal 4,5% al 5,3% dal 2011 al 2012, mentre il tasso di disoccupazione negli stessi anni è calato dal 4,2 al 4,1%, il più basso di sempre, nonostante la maggioranza della popolazione dell’Ecuador sia in età lavorativa, in quanto relativamente giovane[77].

Il paese ha subito in questi ultimi anni una notevole trasformazione, passando da un’economia prevalentemente agricola a una industriale e sviluppata soprattutto nel settore terziario; nel 2012 infatti i servizi incidono per il 57,6% del PIL, contro il 6% dell’agricoltura e il 36,1% dell’industria, nonostante la forza lavoro sia ancor più rilevante nell’agricoltura (27%) che nell’industria (19%), mentre nei servizi occupa il 54%[77].

Tra il 2006 e il 2016, la povertà è diminuita dal 36,7% al 22,5%. Allo stesso tempo, il coefficiente di Gini è diminuito da 0,55 a 0,47.[78]

Rispondi
El grinta

Inogniposto: sai di cosa non si rendono conto milioni e milioni di italiani?
Del fatto che parecchi paesi sono avanzati rispetto al loro, in questi ultimi 30 anni.
Perché? Questa è la vera domanda. E pochissimi hanno il coraggio di dare o darsi una risposta, o delle risposte.
Interessanti i dati dell’Ecuador.
A breve sentirò un vecchio conoscente, al rientro di famiglia dall’Argentina. Da 8 anni è a Rosario.

Rispondi
Inogniposto

@Mario56

In realtà negli anni 90 in Argentina ci fu l’esperienza di dollarizzare l’economia, (gli argentini mi pare la chiamassero “uno ad uno”) non si se il Fatto Quotidiano ne abbia parlato nel link da te postato…. Purtroppo non leggo nulla che abbia a che vedere in qualche maniera cin Travaglio

Rispondi
Silvestro

PER L’AMMINISTRATORE DEL BLOG
POICHÉ IL BLOG VIVE SOPRATTUTTO SULL’ALTERNANZA DEI COMMENTI TRA BLOGGHISTI, SAREBBE UITLE INDIVIDUARE CON PRECISIONE GLI INTERVENTI OGGETO DI SUCCESSIVE RISPOSTE.
POICHÈ È GIÀ DISPONIBILE UN CONTATORE DEI MESSAGGI AGGIORNATO IN FONDO AL TOPIC, NON DOVREBBE ESSERE MOLTO IMPEGNATIVO ESPORRE QUESTO NUMERO ASSIEME ALLA DATA DI OGNI COMMENTO PUBBLICATO.
GRAZIE

Rispondi
martello carlo

@ Silvestro Novembre 26th, 2023
Basterebbe fare come abbiamo fatto fino ad oggi: l’ora e il nome di colui cui è indirizzata la risposta, che è molto meglio di un numero e ti consente di essere allocato alla fine dei commenti, evitando di perdere una risposta ad un commento ” vecchio “. Mi rendo conto però dai liberisti puri, non si può pretendere più di tanto. 😄😎
13:05

Rispondi
Silvestro

OK questo è il 75° commento – Se l’intestazione di questo post fosse “75-Silvestro” è un messaggio univoco, automatico, riscontrabile a distanza di giorni, anche per gli interventi occasionali, senza aggiungere altro.

Rispondi
Mario56

Credo che l’amministratore di questo blog non abbia capacità di modificare un sw già confezionato.
Potrebbe aiutarlo gaton, come genialmente aveva aiutato l’ informatizzazioni delle banche guadagnandosi una lauta pensione.
15:45

Rispondi
Gatón

Oggi il software è sigillato, nel senso che viene venduto e installato in modo che l’utente o chiunque altro non possa modificarlo.
Un po’ come l’elettronica nelle automobili o negli elettrodomestici. Tutto dipende da una “centralina” che programma tutto, compresi i guasti una settimana dopo lo scadere della garanzia.
Quanto alla lauta pensione, gioisci pure, non potrò goderne ancora a lungo…nel frattempo rosica !

Rispondi
Silvestro

ore 10:40
Non è proprio così. Ci sono software parametrizzabili dall’utilizzatore, ma anche applicazioni che prevedono punti precisi in cui l’Utente può inserire righe di codice per specifiche esigenze-

Rispondi
Gatón

Certo, sempre nei limiti posti dal produttore.
Un po’ come la cosiddetta intelligenza artificiale.
Un computer non farà mai niente di più di ciò per cui è stato programmato.

Rispondi
martello carlo

Beh, bisogna darvi atto: BUFFONI come voi di sinistra non è facile trovarne.
Forse sarà un po’ squallido, ma chi ha il dovere di fare, di produrre e rimettere in piedi il Paese, non ha tempo da perdere per ammaestrare e far divertire fancazzisti.😎
20:00

Rispondi
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

code