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LA MESSA E’ FINITA

Nel senso che è crollata la partecipazione dei fedeli, anche la domenica (nei giorni feriali chiese deserte) anche nel resto del mondo occidentale, anche nelle chiese protestanti, anche tra le donne.
“La messa è finita” è il titolo del libro del sociologo Luca Diotallevi che fa un’indiscutibile analisi statistica degli ultimi trent’anni, fino al 2019. Quindi non c’entra nulla il Covid che ci tenne tutti a casa, non solo fuori dalle chiese.
La partecipazione al rito domenicale della popolazione adulta è passata dal 37,3% del 1993 al 23,7% nel 2019 con un declino che promette di allargarsi.
Di donne in chiesa ci vanno ancora le nonne; figlie e nipoti hanno altri interessi.
Da laici si può pensare che la gente abbia capito che non ha senso andare a messa.
Ma resta la domanda fondamentale: cosa ha sostituito la fede, il credere in Dio e nell’Aldilà, che da secoli era il collante sociale?
Non è che siamo diventati tutti dei Gesù, che abbiamo la Rivelazione frequentando i siti? Che crediamo di essere diventati tutti medici, avvocati, insegnanti, esperti di ogni scibile?
E’ crollato il riconoscimento di ogni autorità. Che era il collante sociale. Che teneva unito un popolo. Oggi divenuto una insulsa insalata mista di presunte conoscenze.
C’è una responsabilità dell’autorità religiosa nell’abbandono delle chiese? Direi di sì.
Il celebre ospite si Rosso & Nero, Bruno Cesaro, suole dire che anche un orologio rotto suona l’ora giusta una volta al giorno…
Così Papa Francesco ha dichiarato che la cultura gender è il peggio del peggio, perché uniforma tutti, mentre la differenza è il sale della vita; il confronto ti rende vivo.
Ma suonare solo una volta al giorno l’ora giusta non serve a far tornare il popolo in chiesa…

69 commenti - 2.234 visite Commenta

El grinta

Interessante topic di Zwirner. Qualcosa si era già discusso qualche tempo fa. Per me comincia a mancare il credo nei Paesi che erano considerati terzomondisti fino al 2000. Quindi anche Sudamerica e Africa oltre al resto. Il cambio rapido dei sistemi di comunicazione e dialogo ha fatto il resto. L’ uomo moderno è solo con se stesso nel suo intimo, perché non ha altro scopo che il suo io.

Rispondi
Gatón

Quel poco di fede che mi era rimasta nella Chiesa Cattolica è stato spazzato via dai funerali di Berlusconi.
Capisco la pietas e la misericordia, ma far passare per quasi santo una persona che, secondo i canoni della dottrina ufficiale era da considerare quanto meno pubblico peccatore, per me ha superato il segno.

Rispondi
marco.com

ore 17:20

Intanto, un orologio segna l’ora esatta due volte al giorno …… ‘azzo almeno, dirla giusta !

Quanto alla messa: dovrebbe parlare chi a messa ci va, regolarmente, non solo ai funerali o matrimoni. Che Zwirner sia un fervido praticante? mah ….

Non so perchè il Papa abbia fatto le sue dichiarazioni. Ma se il tema è che la teoria del gender significhi essere tutti uguali, ebbene, mi sembra una gran cavolata (populista, di destra).
Il gender semmai, ammesso che sul termine ci intendiamo, cosa che non credo assolutamente, esalta le diversità, poiché introduce una variabile aggiuntiva rispetto a quella normalmente considerata e chiamata sesso biologico.
Un pò di definizioni.

C’è un sesso primario biologico (maschio con pene e testicoli esterni, femmina con vagina ed ovaie interne, forme miste di ermafroditismo: peni microscopici che sembrano più una grossa clitoride che un pene, contemporanea presenza di testicoli esterni ed ovaie interne. Chiaramente siamo nel campo di casi eccezionali ma comunque prodotti dalla natura, quindi naturali. Non normali da un punto di vista statistico, ma naturali. )

Poi c’è l’identità sessuale, che esprime l’adesione da parte della persona al genere (maschile, femminile, non binario).

Quindi la teoria gender esalta la diversità contro l’uniformità di chi vuole solo due sessi facendo sempre coincidere l’identità sessuale con il sesso biologico.

Non mi sfugge che la società fino a pochi decenni fa, si è basata solo sul sesso biologico, quindi sulla carta d’identità diventa un casino gestire in un solo valore (M o F) tutta la varietà sopra descritta.

Da un punto di vista informatico, se volessimo indirizzare il gender, occorrerebbe indicare in carta d’identità almeno 3 informazioni distinte
– sesso biologico alla nascita (valori: maschio, femmina, eccezione)
– identità sessuale (valori: maschio, femmina, fluido)
– sesso fisiologico al momento della rilevazione (valori: maschio, femmina, eccezione) [questo servirebbe a tracciare se una persona ha effettuato il cambio di sesso]

Se la gente non va più in chiesa non è per il gender.

Rispondi
El grinta

Vero Marco, ma solo in parte. Il mondo o certi canoni LGBT dell’era attuale, hanno sicuramente dato un piccolo colpo di scure ai principi rigidi della chiesa cattolica. Piaccia o non piaccia. Hanni posto dei dubbi nella cultura di massa e quindi in qualche maniera hanno influito. Secondo me e penso molti altri.

Rispondi
marco.com

ore 19

penso di averlo già detto in passato: il gender è figlio della rivoluzione sessuale iniziata nel ’68. La rivoluzione sessuale del ’68 è il fenomeno principale sotto il profilo sociologico che sta determinando la nostra epoca. La rivoluzione sessuale è figlia del benessere diffuso e sempre maggiore, che fa pensare alle persone più il di qua che all’al di là

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Mario56

Ma Zwirner è cattolico?
Salvini e Meloni sono cattolici? Salvini non diceva che il suo Papa era Benedetto?
Avrebbe dovuto essere cacciato se non si riconosceva nel suo attuale pastore?
Perché ho come l’impressione che Zwirner stia usando una religione ancora molto popolare , criticandone degli aspetti politici che fanno comodo alla sua parte. Ad esempio non parla mai che il cattolicesimo dice cose diverse sull’accoglienza dei migranti rispetto alla sua parte e si lamenta che il Papa parla poco “dell’orrore del sesso – diverso “.
Probabilmente lui preferisce un Vannacci ignorante al Papa.
Ps
Cos’è questa gazzarra che fa l’estrema destra di governo italiana per degli accessi abusivi sui conti di personaggi politici, di spettacolo, di sport, su Conte e famiglia?
Mi sembra che sia stata aperta un’indagine ma perché fremono per incolpare la sinistra?
Se la stanno facendo addosso per l’Abruzzo?
08:57

Rispondi
Silvestro

ore 11:00
Non è proprio cosi; anzi direi che è piuttosto grave.
Ad oggi i fatti noti ci dicono che un finanziere (Striano) in forza alla pool antimafia autorizzato ad accedere agli archivi riservati della DIA ha passato informazioni sensibili ai giornalisti.
Si tratta di circa 800 accessi che riguardano prevalentemente politici di destra ma ci sono anche personaggi dello spettacolo, sportivi, e protagonisti del gossip.
La politica si sta muovendo unita (Meloni + Schlein + magistrati) per chiarire la portata del fenomeno, gli scopi, ed eventuali mandanti.

Sono vicende piuttosto ricorrenti; si chiarirà forse questo episodio, ma i problemi alla radice sono noti da tempo, ed il mondo politico, per interessi convergenti, non ha alcun interesse a risolvere.

Rispondi
Mario56

Che sia grave concordo, ma che la destra di governo CONTINUI A CHIEDERE CHIARIMENTI IN GRANCASSA , e addirittura Salvini stia adombrando responsabilità della sinistra e della “magistratura rossa” mi pare eccessivo e strumentale. VOGLIONO passare come povere vittime.
C’è un’inchiesta aperta, aspettiamo!
11:53

Mario56

Il teorema della destra è
poiché gli spiati del centrodestra e dei grillini sono di più di quelli della sinistra, allora il regista è il PD.
11:55

Rispondi
Silvestro

ore 14:40
@Mario
La questione è piuttosto complicata e probabilmente, a molti, risulta di scarso interesse.
Provo a sintetizzare e semplificare.
>>> Striano (il finanziere) è il braccio operativo del magistrato anitmafia Laudati, un personaggio notoriamente autoritario riconosciuto come simpatizzante di destra (già indagato per le notizie su Crosetto del luglio scorso). Sotto questo profilo, quindi, anche la destra politica non dovrebbe fare troppo la vittima.
>>> Ho messo insieme Meloni + Schlein perchè sembra che loro realmente intendano chiarire. Chi fa molta confusione invece sono i seguaci di Giorgia che confondono responsabilità e ruoli tra giornalisti e funzionari DIA.
>>> Mentre sulle responsabilità dell’antimafia è in corso una indagine, è certo che i giornalisti che dispongono di informatori riservati, hanno l’obbligo professionale, di verificare che la soffiata risponda a verità. La responsabilità circa la legalità della notizia, la riservatezza e la violazione della privacy, non appartiene al giornalista: la pubblica se la ritiene interessante per il lettore.
>>> Poi però c’è l’interesse dell’editore, quasi mai indipendente (sia a destra che a sinistra), che preferisce la pubblicazione di certe notizie piuttosto che di altre.
>>> Infine, poiché siamo in campagna elettorale, ai due schieramenti fa comodo pretendere chiarezza anche se per motivi diversi.

Rispondi
Silvestro

Ore 17:15
ISRAELE – PALESTINA (notizie ANSA)
Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich si è impegnato a continuare ad espandere gli insediamenti nella Cisgiordania. Smotrich ha annunciato l’approvazione di un nuovo insediamento chiamato Mishmar Yehuda, nel Gush Etzion (3500 nuove case). L’espansione delle colonie ”proseguirà con impeto”, ha annunciato Smotrich.
L’Egitto esorta la comunità internazionale ad assumere una posizione ferma nel respingere la politica di insediamento israeliana e nel confermarne l’illegittimità. Invita il Consiglio di Sicurezza “ad adempiere alla propria responsabilità di porre fine alle violazioni israeliane del diritto internazionale contro il popolo palestinese”.
————————————————-
Suggerisco agli smemorati di turno di tenere in evidenza questa ennesima decisione Israeliana, affinché, quando tra qualche mese per ostacolare le nuove costruzioni si verificheranno ulteriori attentati con morti e con la ovvia reazione di Tel Aviv, non si venga a sottolineare che “Israele ha diritto di difendersi”, e che è l’ennesima conferma che Hamas vuole cancellare Israele. Se consideriamo poi che negli ultimi dieci anni il numero di coloni israeliani è cresciuto a dismisura e ad oggi i residenti nei territori della Cisgiordania e a Gerusalemme Est sono circa 700mila, si può anche sostenere che stanno realizzando esattamente l’opposto anche se non è scritto in alcuna costituzione.

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El grinta

Silvestro, non ci sono storie sulla privacy: c’è un titolare del trattamento dei dati personali e c’è un responsabile del trattamento con dati sensibili e ultrasensibili. La legge è chiara. Se viene infranta tale legge, c’è un riscontro che può avere ripercussioni anche sul penale. Indipendente da Vip o meno. Chi utilizza tali dati illecitamente ne paga le conseguenze. Ricordiamo che la stessa UE aveva emanato direttiva chiara a suo tempo.

Rispondi
Mario56

il giornalista può diffondere dati personali anche senza il consenso dell’interessato, purché nei limiti del diritto di cronaca «e, in particolare, quello 12 dell’essenzialità dell’informazione rispetto a fatti di interesse pubblico» (art. 137, comma 3, del Codice) e demandando la disciplina di alcuni aspetti della materia al codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica di cui all’allegato A.1 del Codice (Provvedimento del garante del 29 luglio 1998, in G.U. 3 agosto 1998, n. 179).
18:30

Rispondi
El grinta

Io mi riferisco alla 196/2003. Quindi più recente. E con parametri più stringenti. Soprattutto sui dati sensibili. Questo che si sta delineando, è un caso che potrebbe essere inerente. Vedremo

Rispondi
Mario56

Giusto.
VEDREMO , bisogna aspettare le inchieste …
però mi pare, sentendo i vari FRATELLINI e i LEGHISTI, che loro già hanno visto:
Il mandante è il PD, De Benedetti, i giornalisti di sinistra e i giudici antimafia!
20:25

Rispondi
marco.com

ore 20:30

@Attilio: ci sono le eccezioni: (XX, XY) non esaurisce la casistica, e l’ermafroditismo, prima ancora della scoperta dei cromosomi, è una realtà presente e nota da sempre. Sbaglio?
Comunque, si può cogliere lo spunto, modificando la prima informazione da “sesso biologico alla nascita” a “cromosomi” (valori: XY maschio, XX femmina, eccezioni)

TEMA GUERRA PALESTINA ISRAELE

Cos’è Hamas
1. Hamas è stata fondata durante la prima intifada nel 1987 dallo sceicco Ahmed Yassin come braccio operativo dei Fratelli Mussulmani, una organizzazione islamista internazionale.
Oggi è una organizzazione politica paramilitare islamista, sunnita e fondamentalista
2. UE, USA e Giappone la considerano un’organizzazione terroristica. Altri paesi come Australia, Gran Bretagna e Nuova Zelanda classificano solo la sua ala militare come organizzazione terroristica.
3. 3. Nel suo statuto, Hamas propone il ritorno della Palestina al suo stato precoloniale. L’istituzione di uno stato di Palestina e la risoluzione della questione palestinese con la Jihad, ossia la guerra santa contro gli infedeli
4. E’ gestita da un comitato in esilio ed il suo capo è attualmente Isma’il Haniyeh, che dal 2020 vive in Qatar. Proprio il Qatar insieme all’Iran è tra i principali finanziatori del movimento, insieme a donatori privati del Golfo Persico
5. Hamas governa la Striscia di Gaza dal 2006, anno delle ultime elezioni democratiche, ma anche in Cisgiordania è più popolare dell’Autorità Nazionale Palestinese
6. Da sempre Hamas si dice contraria a qualsiasi accordo che preveda la coesistenza di due stati, uno palestinese e uno israeliano

Per questo mi dissocio da “Palestina free” e “Stop genocidio”, che reputo un modo sbrigativo di schierarsi contro Israele. Di fatto è un sostegno ad Hamas ed ai suoi obiettivi. Poi io credo – opinione personale – che faccia prima Israele, democraticamente, a cambiare premier e politica piuttosto che i palestinesi a cambiare Hamas.

TEMA DOSSIERAGGIO

Il tema è molto grave e investe, caro Mario56, c’è poco da fare, la sinistra, che deve solo sperare che si diradi il polverone. I giornalisti sono esenti da colpe? Da capire. Si può pensare che i giornalisti abbiano PAGATO per ottenere info da fonti illecite? Delicatissimo yè.

@El Grinta, non capisco il tuo “hai ragione in parte”. Non è certo il gender che causa l’abbandono delle messe. Il gender rimane un fenomeno limitatissimo, non ha incidenza statistica sulla desertificazione delle chiese. Anzi, è probabile che contro questo orrore, aumentino le messe, i tridui, i rosari e le novene per chiedere perdono a Dio.

Ti dedico due canzoni, che dicono tutto sulla rivoluzione sessuale intercorsa.

1. Non ho l’età. Non ho l’età per amarti (amare=fare sesso, non permesso agli adolescenti/giovanissimi). Lascia che io viva un amore romantico (quindi: la ragazza può amare (in contraddizione con il verso precedente che dice che non ha l’età per amare) ma non può fare sesso). Nell’attesa di quel giorno … (niente rapporti prematrimoniali, se poi al giorno di oggi ci si sposa a 30 anni ….)
2. Tre mesi sono tanti da passare (Rosanna Fratello) quando l’amore stuzzica il tuo cuore. Traduzione: l’amore è il testosterone del ragazzo e il cuore è ….

Rispondi
Mario56

Marco.com scrive :
“TEMA DOSSIERAGGIO

Il tema è molto grave e investe, caro Mario56, c’è poco da fare, la sinistra, che deve solo sperare che si diradi il polverone. I giornalisti sono esenti da colpe? Da capire. Si può pensare che i giornalisti abbiano PAGATO per ottenere info da fonti illecite? Delicatissimo yè.”
Potresti esplicitare meglio in che senso INVESTE LA SINISTRA?
La cupola, il mandante (se c’è, magari è un polverone come i DOSSIER UNGHERIA, di Amara) perché lo dovresti vedere a sinistra?
Sicuramente sono io che non capisco bene?
Come ben detto da Silvestro, il giornalista ha solo il dovere di controllare l’esattezza dell’informazione e non il modo con cui l’ha avuta. Quante soffiate ci sono dagli uffici giudiziari, quante fughe di notizie, in ogni settore?
Poi gli scoop non è una novità che vengano anche pagati!
Il giornale non è responsabile del modo in cui un fonte ha avuto la notizia a meno che non si dimostri che De Benedetti pagava direttamente o indirettamente l’ufficiale della Gf F
Tutto da dimostrare
Finora Salvini, Meloni e Tajani parlano a vanvera!
21:24

Rispondi
Silvestro

ore 21:00
El grinta sulla privacy
In realtà il confine tra pubblico e privato non è affatto certo e viene valutato caso per caso.

L’esempio pratico è proprio quello di Crosetto: il quotidiano “Domani” ha rivelato che fino al 2021 il Ministro ha ricevuto finanziamenti dall’azienda pubblica Leonardo Spa, per consulenze.
Se Crosetto ha denunciato gli introiti regolarmente, si tratta di informazioni disponibili al pubblico e quindi non c’è privacy.
Se viceversa non li ha denunciati si tratta di stabilirne il motivo, ma anche questo non ha niente di privato perché potrebbe configurarsi l’ipotesi di conflitto di interessi.

Crosetto, incazzato, in Parlamento ha pubblicamente minacciato denunce (27-10-22) ma in realtà non ha smentito le consulenze e quindi la notizia risulta corretta: la responsabilità del cronista si esaurisce qui. Questo perché al giornale interessa la veridicità della notizia (altrimenti sarebbe sputtanamento) e non il modo in cui l’ha ottenuta.
In effetti, ad oggi, gli indagati non sono i giornalisti, ma i responsabili della DIA che hanno fatto trapelare la notizia.

Il problema di fondo è che per la destra più inadeguata l’essere membro del Governo significa anche godere di privilegi (treno di Lollobrigida) e di impunità (consulenze di Sgarbi).

Rispondi
martello carlo

Più che della mancanza di fede, non solo in Italia, ma in tutto l’occidente, mi preoccuperei della fede degli altri, di gente che figlia per il martirio.
Noi ( occidentali ) non siamo niente, non abbiamo nemmeno la capacità di essere LAICI: l’ignoranza dell’iper culturanesimo ignorante ci spinge all’ATEISMO e a cancellare la croce degli INVALIDES, a mettere nelle costituzioni il diritto all’aborto ” tout court “, ad appendere nei freezer gli embrioni, a lasciare la massima libertà al complesso di castrazione, una delle sorgenti cui si nutre il gender incontrollato e favorito da sfruttatori anormali con pratiche alla JOSEF MENGELE, il tutto incoraggiato dal progetto INCLUSIVO che cancella ideologicamente i CONFINI con ibridazione della popolazione e dei centri culturali.
Qualcuno crede di poter controllare tutto questo, magari adottando metodi da KGB insito nel proprio DNA ( XX o XY che sia ) spiando e catalogando, favorendo ondate piazzaiole che hanno come obiettivo, nemmeno poi tanto nascosto, quello di abbattere i dissidenti.
Qualche sintomo di ribellione per fortuna si comincia a vedere se perfino il Generale VANNACCI ha cotanto seguito: è la maggioranza silenziosa di vecchia memoria, maggioranza che, se creasse un partito farebbe riemergere il popolo dei NON VOTANTI.
Intanto il miglior rappresentante delle nullità e negatività del culturalismo ignorante e negativo, crede di risolvere tutto con la vittoria in ABRUZZO della gioiosa, stracciona armata BRANCALEONE. 😎

Rispondi
marco.com

ore 20:30

Rispondo a Mario56

Vero tutto: occorre aspettare le indagini, non bisogna strumentalizzare e bla bla bla
Ma la “narrazione” è sempre quella più importante.

Contesto generale: la sinistra è quella delle “mani pulite” di Berlinguer. Degli onesti, che essendo onesti sono poveri (esagero per rendere l’idea). La destra invece è quella degli spregiudicati, quando va bene, malfattori quando si sono arricchiti con attività, diciamo, “border line”.
In questo quadro generale, la magistratura è rossa perché indaga di più a destra che a sinistra. Ovvio: vai a vedere chi ha fatto i soldi ,come li ha fatto, non vai ad indagare il ceto medio-basso.

Quando si scoprono attività illecite di dossieraggio, quando si scopre un mercato delle notizie scottante , ecco messo su un piatto d’oro la narrazione della destra che si trova in tasca la possibilità di dire: l’onestà e la disonestà sono equamente distribuite, a destra e a sinistra, ma la sinistra è stata scoperta con le mani nella marmellata di uso improprio dei dossier,

Per questo ho detto quel che ho detto sulla tegola piombata sulla sinistra. Non è un caso che tutta la destra è all’attacco e la sinistra è in difesa.

Quanto al mantra che i giornalisti sono liberi di scrivere quello che vogliono, non sono d’accordo, quando sono pronti a pagare per avere informazioni ottenute con mezzi illeciti. Per me questo mantra è una mutanda di carta velina ….

Sto sempre parlando da un punto di vista della “comunicazione”.

E a proposito di giornalisti, della loro funzione e della loro deontologia, quando vedo al TG1, i giornalisti di Rai Uno, concedere durante il TG , spot continui a favore di Fratelli d’Italia (Montaruli che dice che grazie a Fratelli d’Italia, oggi le famiglie sono coccolate con grandi risultati, oppure un senatore di Fratelli d’Italia che dice che grazie a Fratelli d’Italia l’occupazione sale, il PIL sale, la povertà scende e che in un anno si è verificato il nuovo miracolo italiano) ecco quando sento queste cose, la mia stima verso i giornalisti, diciamo, che è messa a durissima prova.

Rispondi
martello carlo

@marco.com March 7th, 2024
ore 20:30
Tu sei rimasto ai tempi di PEPPONE (la sinistra è quella delle “mani pulite” di Berlinguer. Degli onesti, che essendo onesti sono poveri (esagero per rendere l’idea).
Questo è quello che pensa il più emancipato dell’allegro trio ARMOCROMISTA del blog…. quello che elogia una sinistra che, invece di pensare alle tute BLU, si è dedicata quasi esclusivamente al GENDER ARCOBALENO e al VERDE delle ZTL, uno che dipinge un quadro da periodo ROSA di PICASSO.
E gli altri, quelli che pendono a destra? Sono brutti e NERI, gente che ha fatto i soldi evadendo le tasse, ladri disonesti, gente che non va manco alle piazzate per non perdere l’occasione di studiare il sistema di fregare il prossimo, insomma un mondo di delinquenti di tutti i tipi.
E’ il nobile imperativo di combattere questo malaffare che ha ispirato il dossieraggio che sta emergendo in questi giorni, favorito dagli onesti procuratori della DNA, FRANCO ROBERTI e CAFIERO DE RAHO che dal 2013 al 2022 hanno posto le basi per accentrare su di loro in esclusiva il controllo dei SOS, ora rispettivamente europarlamentare del PD e deputato dei 5S.
Roba da tessera n1 del PD….. Dai MARCO hai scritto dei post migliori; questo è da scuola elementare ….. di BRESCELLO. 😎
00:56

Rispondi
Mario56

Martello
Si, i destri sono tutti brutti e neri e
ARROGANTI!
Interessante notare che FDI e LEGA stiano calando nei sondaggi e FI (più moderati) stiano aumentando contro ogni pronostico, ed è una tendenza di molti mesi.
10:04

Rispondi
Mario56

Marco.com
Certo che se ascoltiamo tutti i giorni le due reti e mezzo di Rai tele meloni, i tre canali Mediaset, la grancassa dei giornalisti di destra inviati in ogni trasmissione tv, persino a la7, dove il loro compito è NON FAR PARLARE IL NEMICO, RACCONTARE BUGIE, GIOCARE SPORCO, difendere a prescindere la destra sempre, e tralascio il 90% delle tv locali, sempre dalla parte destra, ti sei fatto o ci stiamo facendo un’opinione che l DESTRA ATTACCHI ed è vero, e la sinistra si stia solo difendendo, vero solo in parte, il PD ha preso seriamente posizione contro gli spioni.
Ieri Schlein ha giustamente criticato la destra che tenta di fare processi sommari e dà già la colpa a De Benedetti e al PD tessera n 1 ( tra l’altro un balla).
Il problema è che l’informazione è tutta loro ormai.
Io dico solo, finora, che se a destra sono stati spiati in molti, rispetto all sinistra e’ chiaramente perché è a destra che si tramaccia di più e si rubano i soldi.
Infine sulla libertà giornalistica delle fonti, che sia giusto o sbagliato il giornalista ha solo il dovere di verificare l’ attendibilità della notizia.
Diverso sarebbe se un giornalista o un giornale commissionasse ad un soggetto di cercare informazioni compiendo un illecito. Per il resto quando una notizia interessante , se Crosetto era foraggiato da Leonardo la pubblichi e controlli solo se è vera. Tra l’altro molte delle inchieste del finanziere erano disponibili non solo nella banca dati della antimafia ma su vari siti del governo perché si tratta di Ministri, personaggi pubblici.
Quindi ASPETTIAMO ASPETTIAMO E NELL’ATTESA DENUNCIARE LE DESTRE CHE DIFFAMANO DE BENEDETTI , CERTA STAMPA E CERTA MAGISTRATURA .PRIMA DELLA SENTENZA.
Destri siete spiati perché siete inclini per natura a delinquere!
Male non fare paura non avere
Ma del male ne hanno fatto tanto, donde tanta paura.
09:55

Rispondi
Silvestro

ORE 10:15
SUL GIORNALISMO
Ci sono diversi tipi di giornalismo: di informazione, internazionale, di critica, d’inchiesta, rosa, sportivo, scientifico, culturale etc.
Mi sembrava ovvio che nella discussione il riferimento fosse al giornalismo d’inchiesta che significa:
diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, portare alla luce ciò che è nascosto, fornire prove e, pertanto, dare fastidio.
La definizione chiarisce che questi giornalisti non “sono liberi di scrivere quello vogliono”, ma, quando scrivono, lo devono fare con documenti e prove, altrimenti come già succede, piovono denunce e querele per diffamazione.
Si escludono in automatico, quindi, i mezzobusto TV, annunciatori, passacarte, che per motivi vari sono funzionali alla rete in cui lavorano o all’editore di riferimento.
I giornalisti di inchiesta lavorano a stretto giro con altre professioni come ispettori di Polizia, investigatori, in parte le Forze dell’Ordine, cancellerie di tribunali, ma anche personaggi di dubbia moralità ma ben introdotti negli ambienti di indagine.
Pagano per avere informazioni?, può anche essere, ma sono altra cosa rispetto alla verità della notizia. E’ comunque una pratica pericolosa perchè si incrocia facilmente con il reato di corruzione o istigazione a delinquere.

Rispondi
martello carlo

@Silvestro March 8th, 2024
ORE 10:15
Insomma quant’è puro e quindi autorizzato ad essere duro il GIORNALISMO D’INCHIESTA

” che significa diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, portare alla luce ciò che è nascosto, fornire prove e, pertanto, dare fastidio.
La definizione chiarisce che questi giornalisti non “sono liberi di scrivere quello vogliono”, ma, quando scrivono, lo devono fare con documenti e prove, altrimenti come già succede, piovono denunce e querele per diffamazione.”

Quanta paura deve fare ad un industrialotto del calibro di DE BENEDETTI una querela per aver pubblicato qualcosa senza prove….
Lo sbattere in prima pagina chi vuoi infangare è l’importante e tanto basta, specie se lo sbattuto è un personaggio di livello; il resto verrà quando verrà, in decima pagina.
Da quando è nato, DOMANI ha fatto a gara con IL FATTO QUOTIDIANO per dare la caccia alla MELONI, quotidianamente con un’energia pari solo a quella fornita da SORGENIA/MPS.
Sai cosa gliene fregherebbe di una querela in più o in meno….quello che gli manca tanto è il PD anche se si sussurra che non fosse tanto il PD a controllare MPS, ma il contrario. E se succedesse altrettanto con le procure? Non sarebbe certo da stupirsi visto cio che sta emergendo dal VERMINAIO.
Più continuate a buttarla sulla libertà ( quasi esclusivamente sinistra ) dell’informazione pelosa, a minimizzare, a gonfiare la platea per mandare tutto in caciara più emergeranno le origini sinistre del SISTEMA: ancora non basta tutto ciò che è successo dagl anni 90 in poi per scoprire che i vermi sono rossi? 😎
00:35

Rispondi
marco.com

ore 10:50

ho visto in TV la sig.ra Meloni urlare come un’ossessa “vogliamo sapere i nomi e i cognomi”.
Ecco, anch’io vorrei sapere nomi e cognomi di quello che è successo a Capodanno con il suo fido Dal Mastro. Invece, omertà e protezione. E cattivo esempio.
Mi trovo d’accordissimo con Vincenzo De Luca.

@Mario56: fai parte esattamente della narrazione che ho descritto. E stai facendo un fallo di reazione, a mio avviso. Non è difendibile e soprattutto del tutto perdente, sostenere che a sinistra sono onesti e a destra disonesti. E, per altro, non è neanche vero.
Si conferma tutto quello che ho anticipato: destra scatenata all’attacco, sinistra chiusa a catenaccio. Male

Rispondi
Mario56

Vedrai, Marco.com che anche questa inchiesta andrà a finire come l’inchiesta telecom Serbia, loggia Ungheria e altre.
Magari dietro c’è solo gente che vuol guadagnare qualche bel soldino facilmente come il figlio di Bossi si faceva dare il reddito di cittadinanza.
Più urla Meloni e Salvini meno c’è sostanza.
Un giornalista di destra come Specchia ha detto ieri che l’occasione per passare per vittime spiate era troppo ghiotta per la destra per non “SRUTTARLA PIENAMENTE “.
Vorresti comunque venire a raccontarmi che i problemi con la legge la destra sarebbe a pari merito con la sinistra?
Certamente non siamo all’onestà di Berlinguer, ma a sinistra non sono tanti ad avere problemi con la legge, quindi mantengo la narrazione:
Sinistra più onesta della destra!
11:19

Rispondi
Gatón

Attenzione a definire “neri” coloro che politicamente non vi piacciono, potreste scatenare la reazione di Sumahoro…
Anche gli astronomi dovranno affrettarsi a trovare una nuova definizione per quei corpi cosmici talmente densi da avere una gravità che non lascia sfuggire nemmeno i fotoni.
Ma stamane, in doverosa attesa degli sviluppi giudiziari, non posso fare a meno di chiedermi se il clan , io direi la cosca, che ha fatto capo all’Avvocato più famoso d’Italia sia o sia stata di destra o di sinistra.

Rispondi
Mario56

Poi se volessimo mettere i puntini sulle i , chi è che diffondeva notizie, di alcun interesse pubblico, ma solo morbosità della vita sessuale ed intima di Marrazzo?
Chi era?
Chi era?
13:14

Rispondi
Mario56

Se volessimo mettere i puntini sulle i …
… chi spiava Finì e la casa di Montecarlo, di nessun interesse pubblico?
Chi era?
Chi era?

Rispondi
Gatón

Se volessimo mettere i puntini sulle i …
Quali database riservati sono stati violati per ottenere quelle informazioni ?
Solo per far notare che non ha niente a che fare con quanto sta accadendo in questi giorni.
Poi, che siano questioni personali sono d’accordo.

Rispondi
Mario56

Addirittura su Marrazzo furono arrestati anche quattro carabinieri, cioè forze dell’ordine tanto care a meloni, ovviamente per strumentalizzarle, che avevano creato prove false sul governatore del Lazio.
Chi favorivano i quattro carabinieri!
Se volessimo mettere i puntini sulle i anche adesso il finanziere ha dato notizia di operazioni bancarie di ministri e politici che SONO GIÀ PUBBLICHE.
E’ casomai l’uso improprio di una banca dati che costituisce reato, non il contenuto in se che è già pubblico.
16:04

Rispondi
marco.com

ore 17

@Mario56: il mio accenno a Berlinguer ed alle mani pulite, fa parte dell’inizio della narrazione di cui parlavo. Narrazione che innesca una contro-narrazione, e oggi siamo ancora qui allo stesso punto: a fare la conta di chi ne ha fatte di più? Per me è un terreno perdente.
A me il giornale “Domani” piace.
Poi, è incredibile come la Presidente del Consiglio attacchi pubblicamente la stampa avversaria, senza prove, ancora prima di avere i contorni delle vicende.
Usando, poi, la balla mediatica di “De Benedetti tessera numero 1 del PD”, smentito dai fatti.
Sempre più d’accordo con Vincenzo De Luca: una st.

Rispondi
Mario56

E’difficile Marco.com dire “ con quello che frulla nell’elettorato italiano “ cosa sia conveniente o no.
Io penso, ed in parte ti do anche ragione, che bisognerebbe intanto CONDANNARE QUESTE FUGHE IN AVANTI sulla vicenda di Meloni e Salvini ( anche se questo ormai è un morto che cammina) ma soprattutto
ATTACCARLI SULLE MANCATE PROMESSE ELETTORALI E quindi sull’economia e sulle balle continue che Meloni continua a vomitare sulle tv telemeloni .
Ad esempio il deficit oltre il 7,3%, il bisogno di fare una manovra correttiva perché il la crescita del pil stimata dal governo è stata del doppio di quella reale, i tagli al welfare ed in primis alla sanità. Questi molti altre sono tutti argomenti che fa incaxxare l’elettorato.
Quindi campagne elettorali più sardegnaformi e meno rincorrerli sulle loro provocazioni .
Loro ormai si appellano a tutto perché la narrazione sta per franare.
E sottolineo che la crescita e l’occupazione furono TUTTI MERITI DI MARIO DRAGHI. Con loro è iniziato il declino dopo un vento che è stato favorevole ma soffiato da QUELLI DI PRIMA..
SPEAD e’ si calato
Ma per colpa della Germania e non per particolari meriti governativi .
18:00
Ps
Marco
Ha ragione Mieli: il casino si sgonfierà tutto a breve. Scommettiamo?
18:01

Rispondi
Mario56

Facciamo un po’ di ordine.
Dossier, intercettazioni, fughe di notizie. Un po’ di ordine nel caos d’informazioni

Umberto Rapetto
UMBERTO RAPETTO
05 marzo 2024 • 16:41
Ci sono autorevoli testate che hanno parlato di personaggi intercettati abusivamente, dimostrando la potenza inaudita dell’ignoranza dei fatti mescolata all’ignoranza della materia

Non è il fatto che conta, ma il come lo si racconta. L’infantile frase in rima sintetizza la vicenda giudiziaria che – pur mancando al pubblico concreti elementi probatori – appassiona gli italiani intersecando una delicata stagione elettorale. Due le assenze: i dettagli dell’indagine in corso e la competenza a parlarne.

Un mix venefico che ha portato autorevoli testate a parlare addirittura di personaggi intercettati abusivamente, dimostrando la potenza inaudita dell’ignoranza dei fatti mescolata all’ignoranza della materia.

Mentre “Todos caballeros”, pronti a sparare sui novelli eretici che non si prestano a idolatrare chi è al potere, vale la pena affrontare in maniera meno approssimativa una questione che vede in gioco i poteri degli organi investigativi, la libertà di stampa, il diritto all’informazione e fors’anche la democrazia.

FATTI
Tutto quello che c’è da sapere sul “caso dossieraggio” (che dossieraggio non è)

ORDINI ED ESTRO
Gli ingredienti sono i dati contenuti in archivi istituzionali e nei sistemi che setacciano le movimentazioni finanziarie “meritevoli di attenzioni”. Come nelle ricette, serve un cuoco abilitato ad aprire frigoriferi e cantine (in cui sono stipate le informazioni di interesse) e capace di “cucinare” con quel poco o tanto che la dispensa mette a disposizione. Lo chef è autorizzato a fare la spesa, a frugare nei cassetti e tra gli scaffali, ma deve essere parsimonioso e geloso dei suoi “segreti”.

Gli investigatori somigliano parecchio agli artisti dei fornelli e come loro sperimentano nuove combinazioni che possono titillare le papille gustative.

L’esperto gastronomo può preparare piatti su ordinazione, come il detective è lieto di lavorare “a la carte” e portare a tavola quel che qualcuno gli chiede.

Altrimenti può liberare il proprio estro e seguire l’istinto “culinario” che lo contraddistingue.

Nel primo caso ci si trova dinanzi ad una “delega di indagini” che dice cosa fare, definendo ambiti e tempistica.

Nel secondo si parla di intuito e di attività svolte di iniziativa da parte della polizia giudiziaria. Non di rado le due tipologie si fondono in un interessante ibrido in cui l’input di un pubblico ministero viene integrato dalle “sensazioni” che guidano lo sbirro a muoversi in questa o quella direzione in modo da arricchire il fascicolo assegnatogli e da aprire eventuali nuovi ulteriori filoni di indagine.

FATTI
Fuga di notizie, la solidarietà a Domani. De Benedetti: difendere la libertà d’informazione

LA MAPPA
La dinamica alla base del lavoro è sviluppare una mappa delle relazioni che costituiscono l’habitat in cui opera un soggetto di interesse investigativo.

Il personaggio – chiunque sia – deve essere inquadrato in un contesto che non sempre è facile ricostruire, ma che può fornire spunti non di rado molto appassionanti. È quel che qualcuno chiama i “filoni di indagine”.

Come le ciliegie per i ghiottoni, un nome tira l’altro.

I più bravi cominciano a disegnare vere e proprie “mappe” in cui cercano di tracciare i legami che uniscono individui spesso eterogenei ed inaspettati.

Quel sottile filo che lega due o più persone è supportato da elementi informativi che spiegano la ragione della “liason” e che aprono a loro volta ulteriori scenari e innescano altre interrogazioni negli archivi o infinite ricerche sulle fonti aperte. È una sorta di scienza che qualcuno chiama “link analysis”…

Un’opera impegnativa che non può escludere nessun itinerario e il cui pervicace approfondimento è indispensabile per acquisire conferme e validazioni della correttezza dell’ipotesi che sta prendendo forma.

Uno sforzo titanico che spesso non arriva al risultato auspicato, ma che nel frattempo ha cumulato una montagna di consultazioni risultate inutili a seguito di valutazioni meno frettolose.

Come in ogni processo produttivo, anche in questo settore ci sono inevitabili scarti che non vengono smaltiti e della cui “estrazione” resta comunque traccia nei dettagliatissimi “log” dei sistemi informatici che ne sono stati la fonte.

La ricerca di “pepite” impone di passare e ripassare al setaccio quel che è stato pescato, in una progressiva sempre più fine selezione.

La ricerca della “materia prima” avviene attraverso archivi elettronici di polizia, banche dati istituzionali in cui confluiscono informazioni economico-finanziarie, database di centri di documentazione, servizi pubblici e privati che gestiscono atti e notizie societarie, fino ad arrivare alle cosiddette “fonti aperte” di cui Internet è lo scrigno.

I sistemi che custodiscono informazioni riservate e sensibili sono ovviamente blindati.

La loro inviolabilità è garantita da soluzioni architetturali telematiche (che isolano completamente quel mondo dalla galassia ordinaria delle telecomunicazioni) e da rigide procedure di identificazione e autenticazione (che permettono l’accesso solo a chi sia in possesso delle credenziali – account e password – nella disponibilità esclusiva ed individuale degli utenti autorizzati).

FATTI
Indagine sui giornalisti di Domani, Ruotolo: «Le notizie sono vere, hanno fatto il loro dovere di informare»

I MANDANTI?
In un simile quadro è un po’ difficile applicare tout court l’articolo 635 bis del codice penale che punisce «chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza». Nella storia che tanto infervora i nostri connazionali in questi giorni il protagonista non ha “hackerato” alcun computer o server, ma si è presentato alle “macchine” digitando il proprio codice identificativo e inserendo la corrispondente parola chiave, nell’assoluta consapevolezza che ogni sua azione sarebbe stata indelebilmente annotata con data e ora, postazione utilizzata, azioni compiute, risultati ottenuti.

Può essere oggetto di doverosa contestazione l’uso improprio dei dati acquisiti nel corso dell’attività di ricerca investigativa e qui si possono innescare mille disquisizioni che andrebbero a intorbidire acque già fin troppo tumultuose.

Intercettazioni? Acqua. Dossieraggio? Acqua, e non fuochino come qualcuno sarebbe portato a pensare.

Fuga di notizie riservate?

Certo e qui va ricostruita la catena, verificando come e quando altri “terminalisti” hanno “interrogato” le banche dati per questo o quel soggetto…

Nel frattempo la torrenziale pioggia di soggetti “spiati”, in cui compaiono nomi imprevedibili e folkloristici personaggi dello sport e dello spettacolo o figuranti e comparse della politica nazionale, induce a lasciar scappare il fatidico “che c’entrano?!?”.

E se fossero stati solo una cortina fumogena per parare la riservatezza di quello che era il vero lavoro di indagine?

E i mandanti? Ricostruiamo in maniera nitida l’accaduto e poi – poco alla volta – risaliamo fino all’eventuale input.

Non mettiamo troppa carne al fuoco. Abbiamo visto poi cosa succede….

L’autore è Generale della Guardia di Finanzia, già comandante del GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche
20:36

Rispondi
martello carlo

@marco.com March 8th, 2024
ore 10:50
Cioè tu vorresti che la Meloni chiarisse cos’è successo a Capodanno col pistolino invece di cercare chi ha disseminato mine a grappolo in tutto il paese per farne saltare in aria la democrazia. Complimenti sei passato dalle elementari alla prima media dell’istituto JOSIP BROZ TITO, sempre di BRESCELLO.😎
22:10

Rispondi
martello carlo

@Silvestro March 8th, 2024
ORE 10:15
Insomma quant’è puro e quindi autorizzato ad essere duro il GIORNALISMO D’INCHIESTA

” che significa diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, portare alla luce ciò che è nascosto, fornire prove e, pertanto, dare fastidio.
La definizione chiarisce che questi giornalisti non “sono liberi di scrivere quello vogliono”, ma, quando scrivono, lo devono fare con documenti e prove, altrimenti come già succede, piovono denunce e querele per diffamazione.”

Quanta paura deve fare ad un industrialotto del calibro di DE BENEDETTI una querela per aver pubblicato qualcosa senza prove….
Lo sbattere in prima pagina chi vuoi infangare è l’importante e tanto basta, specie se lo sbattuto è un personaggio di livello; il resto verrà quando verrà, in decima pagina.
Da quando è nato, DOMANI ha fatto a gara con IL FATTO QUOTIDIANO per dare la caccia alla MELONI, quotidianamente con un’energia pari solo a quella fornita da SORGENIA/MPS.
Sai cosa gliene fregherebbe di una querela in più o in meno….quello che gli manca tanto è il PD anche se si sussurra che non fosse tanto il PD a controllare MPS, ma il contrario. E se succedesse altrettanto con le procure? Non sarebbe certo da stupirsi visto cio che sta emergendo dal VERMINAIO.
Più continuate a buttarla sulla libertà ( quasi esclusivamente sinistra ) dell’informazione pelosa, a minimizzare, a gonfiare la platea per mandare tutto in caciara più emergeranno le origini sinistre del SISTEMA: ancora non basta tutto ciò che è successo dagl anni 90 in poi per scoprire che i vermi sono rossi? 😎
00:40

Rispondi
Mario56

Le operazioni bancarie sospette dei ministri e politici devono essere trasparenti. Addirittura il sito stesso del ministero della difesa lo dovrebbe riportare. Perché tanta paura? Perché il polverone?
Ma perché questi ministri hanno scheletroni negli armadi e vogliono nascondere la verità agli italiani, inoltre è un’altra ghiotta occasione per passare come vittime, per denunciare un clima di destabilizzazione del governo Meloni di … ?
Dicono che aspettano le conclusioni delle indagini ma anche, in barba al loro garantismo a senso unico, che i colpevoli sono De Benedetti ed il DOMANI, ed ovviamente il PD.
E l’inchiesta di cantone non l’aspettiamo?
Dicono che bisogna colpire chi svela segreti, che poi neanche lo sono, ma Delmastro, accusato e rinviato a giudizio per DIVULGAZIONE DI SEGRETO D’UFFICIO, quello si per sputtanare il PD su visite in carcere a Cospito, compito normale per dei parlamentari e di cui non frega niente alla gente, e’ ancora lì al suo posto di sottosegretario e con la sua bella scorta ed amici di merende vanno in giro a sparare nel sedere alla gente, complice qualche goto di troppo.
Quindi la Meloni mentre grida chiarezza subito, per il PRESUNTO DOSSIERAGGIO, che non svela nulla in più di quanto già si sapeva già, tace, tace, tace, sul reato di rivelazione di segreti d’ufficio di Delmastro: forse perché quest’ultimo cercava di sputtanare il PD?
E Marrazzo chi aveva l’interesse di sputtanarlo?
E Fini con la casa di Montecarlo?
I dossier creati dalle destre non se li ricordano? Telecom Serbia, loggia Ungheria … ecc.
08:16
Ps
Dopo le europee o forse già dopo l’Abruzzo se perdessero, il dossier sparirà e se ne inventeranno un’altra.
08:17

Rispondi
martello carlo

A me mi sa che DE BENEDETTI sia stato molto sottovalutato.
Vedo una poco strana analogia tra il tenente STRIANO e il caporale PRIMO GREGANTI. 😎
9:55

Rispondi
Mario56

A me mi sa che se tra tu, Meloni e quel morto vivente di Salvini, con la Lega veneta in rivolta, continuate a sputtanare l’ingegnere,
questo vi farà una bella querela per diffamazione e avrebbe ragione da vendere.
Adesso pare che i rovistamenti nei data base siano proseguiti anche dopo l’allontanamento di Spriano. Chissà magari saranno gli spioni di meloni e Salvini, il morto che cammina?
10:04

Rispondi
Mario56

Io non so se in Abruzzo la sinistra vincerà.
Ma so che la destra destra se la sta facendo sotto: questa è già una vittoria, poi se arriva l’altra meglio, tutto grasso che cola!

Rispondi
Silvestro

ore 11:00
martello carlo – March 9th, 2024 ore 00:40
Non capisco cosa ci sia di tanto scandaloso nelle mia esposizione, che tu nemmeno ti preoccupi di spiegare.
Se si pubblica qualcosa di vero che l’interessato vuole tenere nascosto ai cittadini, qualche motivo ci sarà. Il ricorso alla magistratura vale per l’interessato ma anche per il giornalista. E se ci sono rilievi di natura penale si avvireanno processi con condanne o assoluzioni. Quale sarebbe la parte poco chiata dell’esposizione. Questo verminaio, peraltro e stato avviato proprio da Crosetto.

E, a proposito di notizie riservate da non pubblicare, pagamenti, e relative querele è storica la diatriba del 2014 tra Ranucci (Report) ed in sindaco di Verona per una indagine sui rapporti tra imprenditori veronesi e mafia che Tosi non voleva venisse trasmessa.
Tosi per screditare la trasmissione presentò denunce e filmati (artefatti) che documentavano la disponibilità RAI a pagare per ottenere notizie hard imbarazzanti, ma l’emissario della Lega (Borsato) che aveva filmato di nascosto l’incontro, non si accorse che pure Ranucci a sua volta aveva documentato il colloquio. Ci furono denunce da una parte e dall’altra. Risultato: L’indagine di Report fu regolarmente trasmessa, le 17 querele di Tosi furono tutte archiviate mentre il Sindaco fu invece condannato a tre mesi di carcere con la condizionale per calunnia nei confronti della RAI e di Report.

Rispondi
Mario56

@ gaton
Certo che il dossier di Tosi – Borsato ( Lega) , quello era veramente artefatto, per diffamare, calunniare la trasmissione Report e colpire il giornalista Ranucci, causandone anche uno stato grave di depressione che il giornalista ha recentemente denunciato.
11:55

Rispondi
marco.com

ore 12:15

La Pravda = La Verità.
E’ il giornale di Belpietro, il cui unico scopo è quello di demonizzare ogni persona/iniziativa della sinistra.
Esattamente come fa Putin contro i “neonazisti ucraini”. E magari anche polacchi, moldavi. Tutto ciò che una volta era URSS e ora sono stati indipendenti.
Esattamente la stessa cosa.

Rispondi
Gatón

Io mi riferisco ai nostri amici che qui scrivono, sempre e comunque certi, mai un dubbio.
La fede smuove le montagne, ma a volte sarebbe preferibile ed umano un sano dubbio.
Dubito, ergo sum !

Rispondi
Mario56

Riporto un commento di Silvestro di qualche anno fa in cui si menziona REPORT e TELENUOVO:

Silvestro
April 29th, 2021
Mi sembra impossibile che a distanza di decenni non si riesca ad uscire da ostilità ormai stantie tra fascisti – comunisti, toghe rosse, camice nere, bolscevichi etc. In occasione dell’arresto a Parigi di ex BR nei TG hanno trasmesso spezzoni di interviste e dichiarazioni lasciate negli anni 70-80 da attivisti dei vari schieramenti.
Devo ahimè constatare che qui, oggi, il linguaggio è spesso il medesimo, riproposto da persone ormai anziane ma ferme ancora a quelle contrapposizioni insanabili, francamente ottuse, di chi non riesce ancora a realizzare che dopo oltre 40 anni le situazioni e lo stesso pensiero politico è cambiato radicalmente.

In questa constatazione c’entra anche Zwirner, da cui viceversa ci si aspetta una visione più ampia, mentre invece è solo teso a lisciare il pelo al proprio bacino di utenza con molte banalità.
Evitare di irretire i veneti è cosi imperativo che non mi risulta sia mai stato dedicato qualche topic allo scandalo Galan-Mose, al fallimento dalle banche venete, ai reati di Zonin & co., o magari alla MITENI e all’inquinamento PFAS il cui rinvio a giudizio è di questi giorni. Eppure questi sarebbero argomenti da dibattere magari più interessanti per i veneti piuttosto che le considerazioni su Ranucci.

Già, Ranucci – Report: è una vecchia ruggine da cui sono emerse più volte pessime figure di Telenuovo. A naso ricordo la figuraccia nella vicenda di Tosi Sindaco di Verona (2014), allora ai vertici leghisti del Veneto, quando denunciò Ranucci per un presunto scandalo sulla sua persona. Tosi, con grande risonanza di Telenuovo, mostrò alla stampa il video (taroccato) ma anche anche Ranucci aveva filmato il tutto che fu poi presentato nella sua interezza: ne risultò un figurone di merda, e le denunce archiviate.

Il secondo episodio con Ranucci – Report risale al 2016 con il famoso servizio “Telescrocco” che denunciava una concentrazione di antenne e ripetitori dislocati abusivamente sulla Seconda Torre Massimiliana delle Torricelle di Verona (patrimonio dell’ UNESCO) su cui peraltro numerose aziende (compreso Telenuovo) non pagavano affitti da 30-40 anni. Vicenda sollevata solo dal blog, su cui Zwirner sollecitato più volte, non ha mai dato delucidazioni anche se è uno dei pochi se non l’unico in grado di dare notizie precise sulla vicenda (perché lui c’era). A titolo di curiosità Informo che le antenne sono ancora là, e che il Comune di Verona il 5 marzo 2021 ha negato il consenso al loro trasferimento in altro luogo.

Evocare ancora una volta Ranucci con questi precedenti, assomiglia ad una iniziativa alla Tafazzi.
13:22

Rispondi
Silvestro

ore 17:50
@mario
E’ vero che ho fatto molti interventi ma quello che hai riportato proprio non me lo ricordavo.
Per la questione “antenne a scrocco” che risultava ancora in sospeso ho visto alcune foto da FB (che non frequento) che nel gennaio 23 erano in azione le gru per rimuovere quelle antenne abusive.

Per stare sull’argomento le conclusioni sono evidenti:
>>> per fare del giornalismo di inchiesta non sono necessari accessi illegali ad archivi riservati, collusioni con funzionari pubblici, o complotti degli avversari politici.
>>> La questione delle antenne che si protraeva da decenni, è stata risolta ma grazie ad una amministrazione comunale di sinistra.
>>> La lagna dei TG di Telenuovo che in quel periodo segnalavano che senza quelle antenne erano a rischio numerosi posti di lavoro, si è rivelata una balla.

Rispondi
Mario56

E’ un falso.
La Rai, per Verona, da sempre utilizza le postazioni sulla torre fiera ex sip, in via Scopoli, per il centro città e borgo Trento, il monte venda, colli Euganei, per Verona sud e bassa veronese, un sito e’ in valpolicella, uno a San Fidenzio, e uno in Valpantena.
A santa giuliana non c’è niente della Rai. Quell’articolo che hai postato lo conoscevo, ma è un falso della propaganda delle emittenti danneggiate da report e probabilmente lo spunto era arrivato dopo che una rete tv privata ha diffuso per qualche mese il segnale di Radio Gr Parlamento, mi pare la ex rete azzurra con litigi e causa vinta dalla Rai perché non erano autorizzati a diffondere la radio in questione.
Quindi FALSO, FALSO!
10:18

Rispondi
marco.com

Ore 19

L’amara conclusione del piccolo scambio con il felino è questa: chi va a votare, ci va a votare ‘contro’.
Questo aspetto diventa esasperato nel bipolarismo. Che costringe alla formazione di coalizioni posticce che portano all’immobilismo.
E’ una constatazione, non una critica.

Rispondi
Gatón

Marco, quando il massimo che riuscite ad esprimere è “andate a votare, altrimenti vince la destra” …
Buona domenica.

Rispondi
Mario56

Perché a destra non si dice ANDATE A VOTARE ALTRIMENTI VINCONO I COMUNISTI CON LA K ?
E pensa a Renato Farina. Quello si che se ne intendeva di dossier e di killerraggio dell’avversario.
09:42

Rispondi
martello carlo

@Silvestro March 9th, 2024
ore 11:00
Nella tua esposizione non c’è nulla di scandaloso ( né io l’ho detto ) se non che tu hai una ingiustificata fiducia nella magistratura che io non ho e che ormai è FEDE di pochi interessati ( cosa che si vede anche nei talk show da parte dei conduttori di sinistra che si comportano come dodicesimi giocatori, buona ultima la BIANCHINA in MEDIAST di PIERSILVIO BERLUSCONI ).
Cosa c’è ancora da spiegare? Non bastano 30 anni di governo di certa magistratura ( quando penso al DAVIGO condannato in secondo gtado mi pervade un sottile, seppur ritardato e rammaricato piacere )?
Cosa c’è da aggiungere al fatto che spesso i giornalisti, specie quelli d’inchiesta così numerosi nei giornaloni, spesso non sono degli eroi che vogliono portare al popolo verità certificate ( la magistratura è l’unica che può farlo ) ma semplici stipendiati che le sbattono in prima pagina, che poi è quello che conta, in barba alle querele: le spalle degli industrialotti sono larghe e poi normalmente va a finire come con TOSI.
Chi ancora non vuol vedere l’evidenza della storia e dell’attualità non appartiene certo ai partigiani ( quelli veri ) della democrazia. 😎
19:55

Rispondi
Mario56

A proposito dei VERI DOSSIERRAGGI ,
qualcuno si ricorda di RENATO FARINA e LIBERO?
22:26,

Rispondi
Gatón

Ritengo, senza ombra di dubbio, che madre di tutti i cosiddetti “dossieraggi” sia l’affare Mitrokhin.
In quel caso, esteso a livello mondiale, a casa nostra ricordo la querela a, pensate un po’, Forattini…
Pertanto c’è ben poco da fare le verginelle.

Rispondi
Silvestro

ore 11:10
Memoria corta e un pò faziosa.
La vera madre dei dossiertaggi è quella del SIFAR guidata dal Generale De Lorenzo daL 1955 AL 1962.
Sembra che durante quel periodo fossero stati approntati oltre 100mila fascicoli.
DI De Lorenzo tutto si può dire fuorché comunista.

Rispondi
Mario56

Nel 2006 diversi giornali italiani hanno pubblicato delle intercettazioni telefoniche tra il presidente della commissione, il senatore di Forza Italia Paolo Guzzanti, e Mario Scaramella (il 30 novembre 2006 sul Corriere della Sera[21] e il 1º dicembre sul quotidiano l’Unità[22]). Nelle intercettazioni Guzzanti lasciava intendere che il vero intento della Commissione Mitrokhin era sostenere l’ipotesi per cui Prodi sarebbe stato un “agente” finanziato (o comunque manipolato) da Mosca e dal KGB. Secondo l’opposizione (che ha presentato una propria relazione di minoranza[23]) tale ipotesi era falsa, e lo scopo della commissione sarebbe stato quindi quello di screditarlo. Scaramella, sempre secondo le intercettazioni, aveva il compito di raccogliere testimonianze tra alcuni ex-agenti del servizio segreto sovietico rifugiati in Europa per supportare queste accuse.

La Commissione Mitrokhin è stata chiusa nel 2006 con una relazione di maggioranza ed una di minoranza, senza giungere a conclusioni condivise. Il colonnello ex-agente del KGB Oleg Gordievskij, “fonte” di Scaramella, ha confermato, in una intervista rilasciata al programma televisivo La storia siamo noi del dicembre 2006[24], le accuse rivolte a Scaramella circa la produzione di falso materiale relativo a Romano Prodi ed agli altri politici italiani e ne ha sottolineato la scarsa attendibilità[20].

Nel 2008, in occasione della presentazione di un dossier al ministro della Giustizia, il deputato Enzo Raisi (PDL) dichiarò che Scaramella era consulente del presidente Guzzanti e non della Commissione[25].
Da Wikipedia
Mi pare un dossieraggio fatto in grande stile e con ogni mezzo per colpire gli avversari.
Ma tu ci credi veramente?
11:42

Rispondi
Silvestro

ore 10:50
Martello – March 9th 2024 – ore 19:55
Sull’argomento giustizia abbiamo dibattuto a lungo e non vorrei ricominciare.
Tutta la menata sui giudici non ha nulla da spartire con la situazione in corso fosse solo per il fatto che ad oggi non c’è alcuna imputazione e nessuno è stato rinviato a giudizio.

Sul giornalismo d’inchiesta sottolineo che i casi TOSI e ANTENNE sono stati anche questi ampiamente dibattuti e documentano come il giornalismo d’inchiesta sia pericoloso ma si possa espletare (e succede spesso) senza accedere illecitamente ad archivi riservati.

Rispondi
martello carlo

Silvestro March 10th, 2024
ore 10:50
Non mi aspettavo certo che cambiassi opinione, come gli altri partigiani (falsi ) della democrazia.
Se solo capissero che da questo vero e proprio SISTEMA dipendono anche i loro salari, sono certo che cambierebbero la loro opinione e le loro scelte.
Purtroppo, dall’aumento dell’affluenza al voto in ABRUZZO non ci si può aspettare niente di buono in tal senso ( è vero che CONTE ha promesso il ripristino del reddito di cittadinanza regionale? Al sud funziona sempre )
PS: Resta però in ogni caso un onore per la LEGA essere al centro delle attenzioni di tale sistema, ma gli oneri dovranno essere rimborsati: basterebbe far fare la fine di DAVIGO a qualche suo collega politicizzato ( a sinistra ça va sans dire ).
Certo che l’affaire non si ferma qui: STRIANO ha lanciato non poi tanto velate minacce…. la verità se salterà fuori diventerà l’atomica italiana. 😎
19:15

Rispondi
marco.com

ore 9:30

Abruzzo: la messa-in-scena è finita (per parafrasare il titolo d questo blog)

Rispondi
martello carlo

Mi hai preceduto paro paro., ma i chierichetti SCHLEIN e CONTE, dove sono finiti? A quale altare andranno a votarsi? E i fedeli? E’ il primo giorno che MARIO non ci allieta con le sue profonde analisi, il che mi preoccupa. Cerca di recuperarlo, in fin dei conti SALVINI è precipitato con lui…. dovrebbe essere una bella consolazione.
SCHLEIN, CONTE, BONELLI, FRATOIANNI, RENZI, CALENDA: che AMMUCCHIATA! Spero non si sia sfracellata: sarebbe ancora utilissima in futuro, anche se l’idea mi dà una sottile ebbrezza spirituale.
Ma ora basta, non è corretto approfittare della totale assenza della controparte: aspettiamo domani: ce la farà in un giorno a rimettersi?
18:31 😎

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