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TANTO VALE CHIUDERE LE SCUOLE

Siamo passati dal sacrosanto diritto allo studio al vergognoso diritto al titolo di studio: tutti promossi alla maturità. Anche i tanti che non sanno né grammatica né sintassi, per i quali la matematica è un perfetto sconosciuto.

Quando feci la maturità, mezzo secolo fa, diversi miei compagni furono bocciati. Allora la scuola, la pubblica istruzione, era una cosa seria.

Il tema è cruciale per il Paese: dal crollo della pubblica istruzione deriva il crollo delle competenze in tutte le professioni: medici, avvocati, magistrati, anche giornalisti e via dicendo.

In questo quadro cosa le teniamo a fare le scuole? Primo taglio delle tasse, chiuderle tutte e risparmiare una valanga di miliardi.

O le teniamo a perdere per garantire un posto di lavoro ai tanti insegnanti, mica tutti sia chiaro, andati in cattedra dopo concorsi farlocchi?

13 commenti - 377 visite Commenta

Mario56

Ma non avevano, quelli della Sua parte politica, Egr. Direttore, il ministero della istruzione e DEL MERITO???
Quindi ammette che qualcosa sta andando storto??
O è la colpa dei sessantottini di estrema sinistra alla Capanna??
Questi ormai tre quarti sono al camposanto.
12:18

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Mario56

@ MARTELLO
GUARDATE prima le atrocità compiute dai nazi= tedeschi/ fascisti = italiani.
Causato morte a milioni di persone, esuli, case distrutte, malattie, lager, razzismo e
VIENI A FARE I CONTI CON LE ATROCITÀ ( da condannare comunque e con forza) di una minoranza che nel conflitto mondiale è irrilevante?
Come gaton coi partigiani della Emilia, vedete la pagliuzza e non la trave delle atrocità compiute dai vostri padri politici che hanno sterminato gli ebrei ed ora gli corrono dietro le sottane.
Vergognatevi!

Come detto i TITINI si sono vendicati in modo sbagliato e da galera, ma cosa hanno subito dai fascistoni italiani?
15:18

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Mario56

E’ veramente strabiliante che chi discende dai cattivi maestri/padri di destra fascista, venga poi a fare i conti su episodi, pur deprecabili PERCHÉ VIOLENZA CHIAMA VIOLENZA, di esigue minoranze ai confini italo jugoslavi, o di qualche banda di partigiani emiliani.
E questi destrorsi ANCORA CI DOVREBBERO CHIARIRE LE STRAGI NEOFASCISTA di cui non parlano mai …
… MA POVERINI … E LE FOIBE?
16:46

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Marie Therese Letacon

Buongiorno a tutti.
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OvunqueHellas

Altro blog qualunquista alla cettolaqualunque.
Avrebbero dovuto bocciare anche lei, giornalaio!
Vada in pensione Zwirner!

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Mario56

BIBBIANO
MELONI:
“Siamo stati i primi ad arrivare a Bibbiano e saremo gli ultimi ad andarcene “.

Per la magistratura
TUTTI ASSOLTI, NON C’È NESSUN CASO BIBBIANO.
MELONI, SALVINI E GIGGINO CHIEDANO SCUSA AL PD ED AGLI ITALIANI.
FALSI, BUGIARDI, NON POSSIAMO FIDARCI DI IMBROGLIONI AL GOVERNO!!
09:04

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Silvestro

ore 10:00
BIBBIANO
Ricordiamo i fatti? Era il 27 giugno 2019 Il processo “ANGELI E DEMONI” sul presunto sistema di affidi illeciti nel comune di Bibbiano fu presentato soprattutto dalle destra come un ignobile episodio di sfruttamento infantile organzzato dalla sinistra. Giorgia Meloni si fece fotografare, all’ingresso di Bibbiano, con il cartello «siamo stati i primi ad arrivare, saremo gli ultimi ad andarcene». Simili le parole che giunsero da Matteo Salvini: «Chi ha sbagliato sulla pelle dei bambini deve pagare il doppio». Senza contare l’allora grillino Luigi Di Maio: «Mai col partito che toglieva alle famiglie i bambini».
Dicevano che a Bibbiano c’erano “ladri di bambini”, Che i servizi sociali strappavano figli per affidarli a coppie omosessuali. Che psicologi e assistenti sociali usavano gli elettroshock, che c’era un sistema organizzato per fare soldi sulla pelle dei più fragili.
Oggi, dopo sei anni, quel processo si è chiuso. Non c’erano ladri di bambini, non c’era nessun sistema. Non c’era nulla di quello che Giorgia Meloni e Salvini hanno urlato ai quattro venti.
Per non parlare del grande scandalo denunciato con sentimenti di repulsione anche da personaggi come Martello e dintorni.

Degli oltre 100 capi d’accusa sono rimasti in piedi solo 3 condanne per reati minori. Ma non erano quelli che a gran voce accusavano gli avversari di giustizialismo e ammonivano che si è innocenti fino al terzo grado di giudizio?

PS: Mario mi ha anticipato e c’è qualche ripetizione.

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El Giara

Altra visione di parte?

NON ERA ABBASTANZA? ORA C’É IL DINAH REPORT. EPPURE IL SILENZIO DEI MEDIA RESTA.

Ci sono rapporti che non andrebbero letti, andrebbero gridati. Il Dinah Report, appena pubblicato, è uno di questi.

Parla degli stupri, delle mutilazioni, delle umiliazioni sessuali sistematiche compiute dai terroristi di Hamas il 7 ottobre. Non lo fa con toni da propaganda. Lo fa come si deve: prove, testimonianze, incroci forensi, analisi giuridiche. È il documento più completo mai prodotto sulla violenza sessuale usata come arma di guerra contro Israele. Una pietra tombale sul negazionismo occidentale.

Eppure, il silenzio continua. Stamattina ne parla solo Avvenire.

Hanno legato donne nude agli alberi e le hanno giustiziate. Hanno infilato oggetti metallici nei corpi, mutilato genitali, rasato donne e uomini per cancellare la loro identità sessuale. Hanno usato la parola “sabaya” – la stessa che usava l’ISIS per le yazide – per vantarsi delle prede da stuprare.

Lo dice il report delle Nazioni Unite. Lo dice la Corte Penale Internazionale. Lo dice il Dinah Project. Ma per molti, ancora, non basta.

Se il 7 ottobre ha segnato la fine dell’innocenza, il 9 luglio 2025 segna la fine della decenza. Perché ora non ci sono più alibi. Non si può più dire “non ci sono prove”. Non si può più dire “vedremo”. Non si può più dire “ma anche Israele”.

Chi oggi ignora il Dinah Report non è più neutrale. È complice. Della menzogna, del relativismo, della disumanizzazione dell’ebreo.

É paradossale, ma non è Hamas ad avere paura di questo rapporto. È l’Occidente.
L’accademia, il giornalismo militante, l’ONU con due pesi e due misure, le femministe che perdono la voce quando a essere stuprate sono le israeliane.

Perché se accettiamo che il 7 ottobre è stato anche uno stupro di massa, allora non è più solo “resistenza”.
Allora la retorica del colonizzato crolla.
Allora chi ha marciato con le kefiah sulle spalle dovrà spiegare perché non ha mai detto nemmeno una parola per le donne massacrate a Re’im, a Kfar Aza, al Nova Festival.

Ma noi la parola la diciamo: Giustizia.
Non vendetta, non narrazione, non contronarrazione. Giustizia.

Il Dinah Report non è solo una richiesta di condanna per Hamas. È una chiamata morale a chi, in questi mesi, ha giocato con la verità. È una prova che sarà usata nei tribunali, certo. Ma è anche una linea del fuoco: da che parte stai, ora che sai?

Perché il punto non è più se è successo.
È chi ha il coraggio di guardarlo in faccia.

10:48

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inogniposto

shhhhhh scrivilo “pian” par no svejar qualchedun chel se sogna che i sia stè gli ebrei stessi

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martello carlo

@Mario56 Luglio 10th, 2025 9:04
Confesso e mi pare di averlo già espresso, il mio pregiudizio di chi sceglie di GIUDICARE in quanto sacrifica il timore di condannare, con la possibilità di compiere errori capitali nei confronti dei giudicati, al DESIDERIO DI POTERE ( questo naturalmente in via generale ).
Tale pregiudizio si riferisce soprattutto ai MAGISTRATI, ma anche agli PSICHIATRI e PSICOLOGI che svolgono la loro attività nel campo oggetto dei fatti di BIBBIANO.
A suo tempo mi ha colpito il COME è stata effettuato almeno una degli allontanamenti familiari: senza preavviso, in orario in cui solitamente si arrestano i delinquenti, la violenza dell’azione nei confronti del bambino, la presenza di una pletora di ufficiali di tutti i tipi, operatori sanitari, forze dell’ordine e quant’altro, talmente disgustoso che a mio parere doveva essere condannato di per se stesso PER DIRETTISSIMA, condannato soprattutto da una sinistra che si dimostra così sensibile ai diritti da eleggere al parlamento europeo un’incatenata sotto processo in un tribunale ungherese.
Ciò premesso, il processo ai 29 (ventinove ) indagati, si è risolto con:
> 11 assolti
> 3 condannati a pene lievi e sospesi
> 13 patteggiamenti
> 2 non luogo a procedere.
Infine, alcuni bambini sono stati riconsegnati alle loro famiglie, ma non viene fornito un numero preciso e i dettagli specifici per tutti i casi. C’è da chiedersi il perché, visto che i reati principali sono stati dichiarati INESISTENTI.
Per quanto mi riguarda, l’esito del processo non cambia nulla, anzi, accresce i miei sospetti non solo sulla vicenda, ma anche su tutto il sistema di ESPROPRIO dei bambini VIOLENTO, ANTIDEMOCRATICO e che si PRESTA ad ABUSI da parte di qualcuno che si crede un PADRETERNO e padreterno non è, come chi ha lasciato in libera uscita un delinquente della banda dello spray, per non parlare di altri casi risoltisi con fatti ben più gravi. 😎
10:55

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El Giara

Eh, ma se patteggia Toti, lo fa perché è colpevole, mentre se patteggiano in 13 per Bibbiano, allora nessuna condanna, tutti innocenti, non è successo nulla, la destra è becera e siamo tutti fascisti.
Che ci vuoi fare Martello, se non ti sei uniformato al pensiero unico e ragioni con la tua testa, allora sei fascista.
11:13

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martello carlo

@El Giara Luglio 10th, 2025 10:48
Non so se il commento è frutto del tuo sacco: se lo è, COMPLIMENTI e comunque TI RINGRAZIO PER AVERLO PUBBLICATO.
Ma non deve finire qui: ci sono 1000 cose da approfondire, gravissime come la libertà di stampa alla soggezione dei MEDIA, delle UNIVERSITA’ e della CULTURA all’ISLAMIZZAZIONE del Paese e del FEMMINISMO DDE NOANTRI al PATRIARCATO RELIGIOSO. 😎
11:55

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roberto

secondo me se devi bocciare lo devi fare in prima, seconda superiore alla maturità ormai quello che è fatto è fatto

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