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LA SOFFERENZA DI BAMBINI E ANZIANI

Nel mondo sono 412 milioni i bambini che soffrono la fame. Inutile sottolineare la soluzione impossibile: non si spendesse per la sciagura delle guerre ci sarebbe di che sfamarli.

Sembra che anche in Italia ci siano 1,2 milioni bambini affamati. Ma il problema principale mi sembra un altro: l’abbandono da parte di genitori che non li seguono e che diventano i primi responsabili delle baby gang.

Ci vorrebbe uno psichiatra ma oso dire che la violenza inaudita che scoppia contro chi capita è il frutto, la reazione, ad un amore e un’attenzione che non c’è stata nei loro confronti da parte dei genitori.

Anche per gli anziani c’è il dramma dell’abbandono: abbandonati dai figli che, per levarseli di torno, li mettono in casa di riposo.

Ci sarebbe una soluzione anche per gli indigenti: lo Stato, invece di pagare la retta per mettere l’anziano in casa di riposo, potrebbe destinare la stessa cifra ai figli in grado così anche di assumere una badante e tenere a casa l’anziano.

Poi va preso atto che i meridionali sono più civili di noi: un amico siciliano mi spiegava che da loro le case di riposo sono quasi inesistenti perchè è considerata una vergogna inaudita mandarci i genitori anziani invece che impegnarsi ad accudirli.

Giusto ricordare la sofferenza dei bambini, ma senza dimenticare quella degli anziani. E, anzitutto, le enormi responsabilità che abbiamo noi adulti nei confronti di entrambi.

6 commenti - 406 visite Commenta

Gatón

Solo per ricordare che con la retta per una casa di riposo non copri i costi di UNA badante,
E per avere una copertura H24 ne servirebbero almeno due.

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Mario56

Noto che vi state informando.
Da parte mia trovo migliore la soluzione delle sorelle Kessler.
Quanta dignità questi tedeschi.
16:43

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Gatón

Come a Silvestro ho augurato di rimanere ignaro su cosa voglia dire qualcosa che lui attribuisce a chi non ha le sue stesse idee, a te auguro di non aver mai bisogno di fare questi conti.

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Mario56

Lo stesso augurio lo faccio a te, Gaton e anche al dott. Zwirner e a martello.
Ma l’età porta il conto a tutti. Bisogna poi vedere come si ridurrà anche la testa e il grado di autonomia per fare certe scelte.
Badanti: io l’ho avuto per mia madre e per i miei suoceri. Purtroppo non hanno alcuna preparazione per fare quel lavoro. C’è spesso da litigare e ti piantano quando vogliono.
Vanno bene quando l’anziano ha ancora una buona testa e ha bisogno di piccoli aiuti per vestirsi, lavarsi e spingere la carrozzina.
Se la malattia è seria e avanzata sempre meglio la casa di riposo con operatori oss e infermieri oppure la soluzione Kessler.
08:36

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Poro can

Ci hanno cucito addosso un mondo fatto per lasciare indietro chi ha bisogno. Chi dovrebbe prendersi cura di una familiare: o non può perché non ce la fa, o non vuole.
Abbiamo accettato una società in cui vince la frenesia (del non fare niente d’importante) e l’effifcienza: se non sei al top, produttivo (e cliente pagante) non sei gradito, sei una zavorra, offuschi la favolosa immagine che voglio dare e mantenere di me sui socials e in quel poco di vita reale che mi è rimasta.
Io vedo figli che sceglieranno sempre l’aperitivo piuttosto che un’ora con i genitori anziani e vedo genitori che fanno qualsiasi cosa fighissima tranne ascoltare i figli, percepiti non come un dono e un’avventura ma come un intralcio, un fastidio.
E viceversa: quante famiglie che non “appaiono” sono in difficoltà economiche e loro malgrado non riescono a prendersi cura? E quanti genitori divorziati sotto la soglia di povertà nonostante lavorino, e quanti vecchi soli che vengono buoni solo quando muoiono così ci si spartisce il bilocale e quei 5.000€ in banca…
Abbiamo permesso che si arrivasse a tutto questo.
Da dove ripartire? Cosa fare domani?
Uno per conto suo può fare per sé (se se lo può permettere) ma temo che la somma di tante individualità non possa spostare l’ago della bilancia. Servono soldi per finanziare un processo lento e difficile di “cambio di rotta”: opinionisti, filosofi, giornalisti, perfino influencers e perfino perfino quei cialtroni dei politici che dicano a tutti che l’infelicità in cui ci dibattiamo non è inevitabile e non ci è imposta dal Cielo, e servono azioni e scelte coraggiose da parte di tutti loro, più coraggiose di dare “aiuti” pari al valore di un litro di latte al mese, mentre si sprecano miliardi in ponti che nessuno vuole ed in centri di detenzione che non si chiudono nonostante il fallimento dell’iniziativa.

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martello carlo

ZWIRNER li ha buttati giù pesanti i due problemi, semplificando al massimo.
Per me non ci sono stati problemi, né ci saranno:
> da bambino ho ricevuto, da mia MADRE, le mie dure lezioni, anche fisiche, che mi hanno marchiato a fuoco il senso di responsabilità, il rispetto per gli altri, la pietà, la compassione, la solidarietà ed il peso insopportabile del rimorso, ma nel contempo tanto affetto e una presenza costante.
Non sarà tutto , ma è una buona base per non diventare un vigliacco accoltellatore da branco. La religione e la scuola ( di allora ) hanno fatto il resto ((((( per rendermi quella MERAVIGLIOSA PERSONA CHE SONO ))))).
> per quanto riguarda il problema della cura degli anziani, posso solo dire cosa ho disposto di fare di me ai miei figli: nel caso di perdita dell’autonomia: se non sarà possibile in Italia, SVIZZERA e morta lì.
Comunque penso che certe soluzioni drastiche vengano già prese tacitamente nel corso delle degenze. 😎
11:15

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