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VIAGRA, AUGURI E MATITA ROSSA

 Dal lungo ponte di Natale pesco tre notizie che mi sembrano interessanti da commentare. La prima riguarda la nuova arma segreta della Cia in Afganistan: il Viagra. Distribuendo la miracolosa pillola erettile ai capi tribù più anziani gli agenti americani otterrebbero, in cambio, informazioni preziose sulle trame dei talebani. Notizia che renderebbe ottimisti sulle sorti magnifiche e progressive della scienza in grado di sconfiggere, con i suoi ritrovati, i fondamentalismi sia politici che religiosi. In attesa di vedere se il 2009 segnerà il ritorno dei Lumi, non c’è dubbio che, per sconfiggere i terroristi islamici, è preferibile un bombardamento di Viagra ad uno al fosforo.

C’è una punta di fondamentalismo anche nella seconda notizia che arriva dalla Florida. Una centralinista, per sottolineare il suo fervore religioso cristiano, rispondeva al telefono, fin dal primo di Dicembre, con un sonante: “Buon Natale!”. Licenziata in tronco dal suo datore di lavoro perchè si rifiutava di usare il più asettico, e politicamente corretto, “Buone feste” che non avrebbe offeso la sensibilità di atei e credenti in fedi diverse da quella cristiana. Se la centralinista può risultare un tantino fanatica, il datore di lavoro è un cretino a tutto tondo. Credevo che il record della scempiaggine fosse detenuto dai nostri pretini che ficcano minareto e moschea nel presepe in nome di un malinteso ecumenismo (l’ecumene dei cretini, appunto…), scopro invece che va assegnato a questo datore di lavoro americano.

Sempre a proposito di record, terza notizia, pensavo che quello dell’idiozia fosse appannaggio dei nostri pedagogisti, consulenti del ministero della pubblica istruzione, che hanno cancellato i voti e svuotato gli esami per non turbare i nostri studenti, per “non farli sentire giudicati”. (Col risultato di trasformarli in polli d’allevamento, in somari sonnolenti che si risvegliano solo per indossare i panni dei bulli). Niente da fare. Nel ponte di Natale ho appreso che anche questo record ci è stato scippato dagli anglosassoni, dai pedagogisti inglesi, i quali hanno abolito l’uso della matita rossa nella correzione dei compiti perchè il rosso sarebbe un colore (letterale) “troppo aggressivo e disorientante” per gli allievi!…Mi domando se il rosa li turberebbe di meno, o se il verde li riempirebbe di speranza nel loro futuro di uomini… Notizia quest’ultima che è anche una conferma della teoria del pendolo: tanto oscilla da una parte, tanto finisce dalla parte opposta. Nelle scuole e nei college inglesi infatti il sadismo era all’ordine del giorno, con punizioni psicologiche e corporali al limite della sevizie; al punto che ora anche una matita rossa viene scambiata per strumento di tortura.

Dopo di che speriamo nel ritorno dei Lumi, speriamo nella Scienza che inventi altre pillole blù in grado di sconfiggere, oltre alle defaillance della minchia, anche quelle della mente (leggi: cretinismo, idiozia, ansia da politicamente corretto).

 

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