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BANCA DEL SUD, SOLDI DEL NORD

 

Finalmente abbiamo capito perchè il Meridione non è tutto un pullulare di piccole e medie aziende come in Veneto: mancava il credito. Ma, adesso che il governo ha varato la Banca del Sud, questo fervore imprenditoriale, fin’ora latente, avrà modo di dispiegarsi in pieno. E, speculare al Nordest, vedremo sorgere il nuovo fenomeno del Sudovest! Alzi la mano chi è disposto a prendere per buona questa prospettiva…

Come ben sappiamo al Meridione non mancano i finanziamenti (La famigerata Cassa del Mezzogiorno, gli stessi fondi Fas, l’hanno sommerso di soldi). Mancano – più semplicemente e più tragicamente – le condizioni per esercitare l’attività imprenditoriale, libera ed indipendente dalle mafie: quasi sempre puoi fare l’imprenditore solo su mandato del padrino e sotto il suo controllo. Resta quindi prioritaria l’eterna questione della bonifica del territorio dalle mafie, senza la quale bonifica non può esistere (o è l’eccezione) una vera attività imprenditoriale.

Dopo di che non dimentichiamo che, per fare azienda, oltre agli imprenditori ci vogliono anche i lavoratori. E, come diceva Pavesi, lavorare stanca. In qualche modo devi esserci costretto. Costretto ad alzarti e andare nella bottega artigiana, in fabbrica, ad operare nel turismo. Ma è molto difficile farlo finchè hai l’alternativa di alzarti ed andare a sederti a Palazzo dei Normanni…Tanto per citare la sede di quella Regione Sicilia che di dipendenti ne ha trenta mila, dieci volte il Veneto. Non nascondiamoci cioè che il tumore dell’assistenzialismo, le metastasi dei posti pubblici a profusione, hanno ridotto in fin di vita la voglia di lavorare del Mezzogiorno. (E l’esito, sia chiaro, sarebbe identico se lo stesso tumore avesse colpito le aree settentrionali del Paese).

Il ministro Tremonti, promotore della Banca del Sud, spiega che sono i piccoli numeri a fare i grandi numeri; cioè sostiene che la banca servirà a finanziare tanti piccoli interventi. E fa tre esempi: l’albergo che vuole ampliarsi, lo stabilimento balneare che vuole aggiungere la pizzeria, il comune che vuol fare il centro congressi. Scommettiamo che sarà la terza opzione quella corrente? Un bel centro congressi per ogni comune, con cinquanta uscieri neo assunti ciascuno a presidiarli…

Se vogliamo l’unica nota positiva è che sono i ministri meridionali, da Fitto alla Prestigiacomo, a protestare contro la Banca del Sud. Protestano perchè volevano un bel “carrozzone” come ai tempi della Cassa del Mezzogiorno, mentre Tremonti – in epoca di casse pubbliche magre – non può che dar loro un “carrozzino”. Ma la logica è sempre quella. E sempre gli stessi sono i finanziatori del nuovo “carrozzino”, cioè i produttori del Nord: ieri con le tasse oggi con gli appositi bond per la Banca del Sud che solo loro potranno sottoscrivere (dato che al Meridione c’è molto meno risparmio e molte più occasioni per “investimenti” ben altrimenti remunerativi…)

In conclusione questa Banca del Sud fatta coi soldi del Nord è un’autentica beffa. Perchè qui sì, in Veneto e nel Nordest, il problema vero oggi è il credito al sistema vasto e radicato delle piccole e medie imprese che sono all’asfissia. Qui abbiamo i cavalli e non diamo loro da bere. E intanto costruiamo abbeveratoi al Sud in attesa che si creino le condizioni per cominciare ad allevare cavalli…

 

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