Veronica prima, dato che al momento la Lario resta la first lady italiana; Elisabetta II, con questo nome, nella dinastia Tudor. Ma, se guardiamo al volgarissimo lato economico, Veronica resta prima e la regina d’Inghilterra scivola invece al quinto posto: nel senso che percepisce, dalle tasse dei suoi sudditi come appannaggio annuo reale, solo un quinto di quello che la Lario chiede al marito per la separazione consensuale.
Il Corriere della sera ha anticipato l’ammontare esorbitante dell’assegno di mantenimento richiesto della separanda signora Berlusconi: 3,5 milioni di euro abbondanti al mese (sette miliardi di vecchie liruzze, 230 milioni al giorno) per un importo annuo complessivo di 43 milioni di euro. L’appannaggio annuale della regina d’Inghilterra è di 7,9 milioni di sterline che corrispondono a 8,75 milioni di euro. Ed il conto è bello e fatto: Veronica prima, Elisabetta quinta!
Si resta senza fiato pensando a quanto strada ha fatto questa ex giovane attrice della compagnia di Enrico Maria Salerno, che con le sue recite al teatro Manzoni folgorò il già maturo re delle televisioni italiane; tanta strada da far invidia perfino ad Elisabetta, alla più famosa e facoltosa regina del mondo…
E’ vero che Berlusconi è un riccone, e sappiamo che con i matrimoni si dividono anche i patrimoni. Ma è vero anche che ci vorrebbe un po’ meno di ipocrisia sulla causa scatenante: era insopportabile che andasse alla festa della diciottenne Noemi, che si circondasse di belle donne e le frequentasse anche nei dopo cena? O era insopportabile vedere sul ponte di comando i due figli di primo letto? Legittimo, per carità, pretendere una più equa spartizione: Ma avendo il coraggio di dire che stiamo parlando di fior di soldoni, non di pedofili assatanati di minorenni in fiore.
Silvio, ovviamente, cerca di resistere: i 3,5 milioni al mese non vuole sganciarli, è fermo ad una controproposta massima di 300 mila. Ma intanto, come effetto collaterale, si è già conquistato la simpatia di altri italiani: perchè fa sentire un po’ meno pirla i tanti che hanno perso la testa e pagato a caro prezzo la passione senile per una più giovane moglie, per un’amante, per un trans…Anche se, con tutto il rispetto per sua Maestà Veronica Prima, il confronto fra tariffe è inevitabile: cosa sono i duemila euro per una serata con la D’Addario o i cinquemila per la prestazione di una Brenda? Una miseria o, se vogliamo, un affare…D’ora in avanti chi ha soldi e patrimonio non potrà più sottovalutare le conseguenze economiche future, pensandoci bene se convenga percorrere un unico nuovo matrimonio o centomila nuove avventure…
Chi ha soldi e patrimonio. Poi ci sono tutti gli altri e tutte le altre, che magari avrebbero anche loro un rapporto logorato come Veronica e Silvio; ma non hanno nemmeno un euro da destinare agli alimento dopo e agli avvocati prima. A loro non resta che convincersi che il matrimonio è e deve restare indissolubile.
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