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ARRIVA L’INDULTO BIS

 

 

Cosa ci aspetta dopo il voto? L’aumento degli stipendi e delle pensioni? Il taglio delle tasse? ueste sono solo promesse. Le certezze, purtroppo, sono diverse: è certo, è inevitabile, che arrivi l’indulto bis. Ce lo spiega l’editorialista de La Stampa Luca Ricolfi il quale ricorda che, nell’indifferenza generale, le carceri sono tornate ad essere strapiene proprio come nell’estate 2006, una situazione ingestibile che in qualche modo “costrinse” la classe politica a varare l’indulto. Dopo di che non si è fatto nulla. Non sono state costruite nuove carceri, non si è proceduto (ammesso che sia la via giusta) a depenalizzare i reati minori e così siamo daccapo: quest’estate o scoppia la rivolta nelle carceri o bisogna nuovamente svuotarle con l’indulto bis.

In barba ad un tema così stringente e sentito come quello della sicurezza. Tema che in campagna elettorale sia Berlusconi che Veltroni hanno pensato di poter accantonare per dedicarsi a questioni ben più sentite dai cittadini: i brogli, il giuramento di fedeltà alla Repubblica, i fucili e la salute di Bossi…

E dire che proprio dal nostro Veneto è appena arrivata una lezione elettorale memorabile, quella delle comunali dello scorso anno quando Flavio Tosi diventa sindaco di Verona con un risultato di ampiezza tale da lasciare a bocca aperta tutti quanti.

Vi pare che Tosi sia diventato sindaco con quel clamoroso risultato perchè aveva giurato fedeltà al Tricolore o perchè aveva denunciato i brogli elettorali della sinistra?…Come tutti sanno lo è diventato perchè ritenuto in grado di garantire più sicurezza alla città; cioè a riprova di quanto questo tema sia cruciale nelle scelte dei cittadini elettori.

Mi permetto di aggiungere che non stiamo parlando di un qualche “natio borgo selvaggio” della Val Brembana…ma di una delle grandi città venete, di una delle città italiane più ricche di cultura e di storia: di quella Verona che è stata sede del Papato e capitale dell’Impero, e che è terra di relazioni e scambi internazionali.

Insomma è la dimostrazione che oggi la sicurezza è la priorità per le persone civili. Veltroni e Berlusconi invece hanno pensato di scopar via questo tema sotto il tappeto della campagna elettorale, con un primo risultato: dopo il voto arriverà l’indulto bis.

 

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