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LO STATO EVASORE PREDICA BENE

Quando eravamo un Paese serio succedeva quello che continua a succedere nei Paesi seri: E’ lo Stato, con il rigore e l’etica di funzionari e politici, a dare l’esempio. A educare i cittadini. Il viceversa non è mai esistito e non può esistere: sarebbe come pensare che siano i figli ad educare i genitori…
Oggi abbiamo uno Stato che da il cattivo esempio. Uno Stato evasore, non solo fiscale che ritarda a piacimento il rimborso dell’Iva e il pagamento dei debiti. Ma che evade tanti altri suoi doveri: la certezza del diritto e della pena, l’utilizzo corretto e proficuo delle risorse che gli affidiamo, etc etc. E questo Stato, che razzola male, continua a predicare bene e pretendere correttezza da quei cittadini che lui per primo diseduca con l’esempio.
Se ho contratto un debito con un amico e non lo pago, posso pretendere che lui mi rimborsi un credito? Mi risponderebbe che sono matto, mi manderebbe a quel paese. E come può uno Stato che ritarda il rimborso Iva, che non paga i suoi debiti, pretendere che le aziende, invece che scalare da quanto loro dovuto, continuino a pagare l’Irap e le altre tasse?
Se lo Stato paga due anni dopo, anch’io posso pagare le tasse con eguale ritardo.
E’ saltata la base fondante della democrazia, che nasce dal postulato “non può esserci tassazione senza rappresentanza”. Il re non può impormi una gabella senza il voto del parlamento.
Allora i rappresentanti – della borghesia emergente del ceto mercantile – tutelavano gli interessi di chi li aveva scelti. Oggi i nostri rappresentanti ci hanno tradito. Non rappresentano più il nostro interesse, quello generale, ma il loro particolare. Perchè usano i nostri soldi per comprarsi i voti, il consenso: con assunzioni inutili nel pubblico impiego, con le baby pensioni e le altre follie della spesa pubblica clientelare.
Se i nostri soldi vengono utilizzati così, ho il dovere di continuare a foraggiare le attività criminali di uno Stato traditore o ho il dovere di smettere?
Le giovani generazioni, che non hanno alcuna certezza di quando e con che importo andranno in pensione, devono continuare a versare i contributi o hanno il diritto di accantonarli in proprio?
Quando uno Stato per primo viola il Contratto Sociale, credo che conferisca al singolo il diritto di difendersi facendo altrettanto.

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