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E DAGLI CON L’ALIBI DELLA CAMORRA

 Il capo della polizia Antonio Manganelli, deve ritenere che noi cittadini siamo tutti affetti da alzheimer: nel giro di pochi mesi e nello stesso luogo ci ripropone infatti l’identica menata, l’identico alibi della camorra; puntando sul fatto che abbiamo già completamente dimenticato la vicenda rifiuti; e che quindi lo stesso alibi valga a oggi a giustificare l’incapacità di fronteggiare i tifosi guappi, così come ieri era servito a giustificare l’incapacità di togliere la ‘monnezza dalle strade.

Un governo determinato a ripulire Napoli e la Campania ci ha dimostrato che, se anche la camorra esiste (fatto questo incontestabile) è ugualmente possibile eliminare i rifiuti. Aggiungo che, prima ancora del governo di centrodestra, anche un sindaco serio di centrosinistra come quello di Salerno, Vincenzo De Luca, lo aveva già fatto nel suo comune e detto: denunciando cioè il ricorso all’alibi della camorra per mascherare l’incapacità o la mancanza di volontà di intervenire.

Di fronte alla vergognosa dichiarazione del capo della polizia anche il ministro della difesa La Russa – a botta calda – aveva sostenuto che tirar fuori la camorra è solo un alibi, ma poi ha fatto retromarcia e si è riallineato; secondo la miglior tradizione dei ministri democristiani di un tempo…Quanto a Manganelli, se solo facesse onore al suo cognome, saprebbe che il maganello è utile ed efficace tanto se sei noto camorrista quanto se sei incensurato. Bisogna però avere il coraggio di usarlo, questo è il punto vero. Come mai manca il coraggio di usarlo? Come mai i poliziotti sono ridotti ad indossare la cuffietta delle crocerossine? Perchè i loro dirigenti, da bravi burocrati, sono attenti anzitutto a fiutare da che parte tira il vento e non vogliono ritrovarsi a comandare i vigli urbani di Oristano. Per decenni i capi della nostra polizia hanno temuto un solo insulto: fascista! Essere bollati cosi, vanire accusati di aver diretto una “polizia fascista”, significava fine certa della carriera. E così hanno messo dei fiori al posto dei manganelli, hanno mandato i loro agenti a prenderle invece che a darle. Ignorando sistematicamente che, di fronte alla violazione dell’ordine pubblico da parte dei facinorosi tanto del calcio quanto della politica, questo è il compito primario ed istituzionale della polizia: darle.

Quindi, tornando alla turba di facinorosi che domenica ha dato l’assalto a treno, poco importa che tra di loro ci fosse uno, cento o nessun camorrista: andavano dispersi a colpi di sfollagente. Ma prefetto e questore di Napoli (sentiti i suoperiori, cioè Manganelli) non hanno osato farlo. Anche perchè, comprensibilmente dal loro punto di vista, hanno un’immagine indelebile davanti agli occhi: la brutta fine fatta dai propri colleghi che al G8 di Genova diedero l’ordine di pestare i guappi della politica…E qui capiamo anche qual’è la priorità per il governo e il ministro Maroni: rassicurare i vari Manganelli che non rischiano più di finire ad Oristano. In certe circostanze, come in risposta alla turba di guappi che da l’assalto al treno, se ti danno della “polizia fascista” significa solo che…hai fatto il tuo dovere.


 


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