Mai come quest’anno Halloween è stata anzitutto la festa di ladri e vandali. Ladri che approfittano per depredare indisturbati le case quando chi ci abita esce a festeggiare. Vandali che lordano le città. Altroché dolcetto o scherzetto…
Coi ladri cosa facciamo? Non usciamo più? Restiamo chiusi in casa a vigilare h24? O è preferibile non esserci quando arrivano i predoni?
Potessimo almeno scegliere: meglio i nomadi che rubano e basta, piuttosto dei predoni dell’Est che magari aggiungono il pestaggio se non trovano abbastanza, se neghi di avere la cassaforte che non hai…
Stiamo a blaterare su una legittima difesa da rivedere; quando nulla è più illegittimo di uno Stato che non ti difende, che lascia vagare indisturbati per il Paese, ed entrare nelle nostre case, sia i predoni che i nomadi.
C’è poi l’altro aspetto. Vandalismo e bullismo dilaganti. Ragazzi ubriachi e/o fatti di droga che devastano vetrine, auto, facciate delle case. Ogni occasione è buona: da Halloween ai sabato sera in discoteca.
Perduto qualunque senso civico, non si capisce come riprendere un percorso educativo. Anche perchè la parola d’ordine è “vietato vietare!” Vista la loro maturità manca solo di dargli il voto a 16 anni.
Dopo il caso bestiale della figlia diciassettenne che ammazza la madre perchè, a fronte dei suoi disastri scolastici, le aveva tolto computer e telefonino, ho sentito uno di questi pseudopsicologi affermare, in un talk nazionale del pomeriggio, che non si può più vietare qualcosa ai ragazzi, che bisogna dialogare con loro e convincerli…
Quindi colpa della madre calabrese che non ha studiato la nuova psicologia d’accatto: per questo la figlia l’ha ammazzata!
Nemmeno i nostri padri, i nostri nonni, avevano studiato psicologia. Ma usavano il bastone e quasi sempre funzionava. Insegnava il rispetto per i genitori e le regole del vivere civile.
Adesso ai figli diamo sempre carota e solo carota. E, se osi toglierla, si ribellano. Arrivano ad ammazzarti se provi ad educarli, se vieti loro qualcosa.
Scusate la banalità dell’analisi, ma nemmeno io ho studiato psicologia.
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