L’ingenuità imperdonabile di Anania e l’incapacità di fare gioco in dieci contro undici. Sono questi i due brutti passi indietro dimostrati dal Padova di oggi a Castellammare di Stabia. Fa male perdere, ma fa ancor più male perdere perché si è regalato un uomo agli avversari per quasi 70 minuti.
Questa squadra è giovane e pecca di inesperienza, ma quando a protestare in maniera così vibrante è uno dei giocatori più esperti della rosa e si fa espellere dopo soli 23 minuti allora non ci si può più appellare a questo concetto. Si può poi discutere sul fatto che l’arbitro Baracani di Firenze era il più agitato di tutti in campo, più agitato dello stesso portiere biancoscudato espulso, e ha senz’altro esagerato a sua volta nel non usare un po’ di buonsenso, ma uno come Anania certe leggerezze non le deve commettere, anche perché il secondo cartellino che ha rimediato, dopo il giallo per proteste, è stato un rosso diretto. Più che probabile che salti due partite e non una e purtroppo queste due partite sono Verona e Vicenza, non due match qualunque.
Detto questo su Anania (che senz’altro, da ragazzo posato e intelligente qual è, ha già fatto il mea culpa da solo in spogliatoio…), oggi mi ha colpito in negativo l’incapacità di reagire dei biancoscudati dopo l’inferiorità numerica: la Juve Stabia ha battuto qualcosa come 16 calci d’angolo e ha tirato in porta da tutte le parti. La delusione è aumentata dal fatto che, nei primissimi minuti, era stato proprio il Padova a procurarsi due nitidissime palle gol, colpendo un palo con Cuffa e una traversa con Cutolo, resistendo alla grande all’atteggiamento aggressivo e molto falloso dei campani. Cosa è successo dopo? Perché non si è riusciti a metterci almeno un po’ di intensità, di fisicità e di mentalità vincente?
Questi sono i punti su cui Pea dovrà lavorare e anche di brutto nei prossimi giorni, a mio parere. Di bello c’è che il calendario dice appunto che venerdì sera all’Euganeo arriva il Verona e domenica 14 ottobre, in un altro stadio “Menti”, si gioca contro il Vicenza. Due ottimi banchi di prova per tirare fuori quel mordente che oggi è mancato. La strada verso il successo è ancora lunga ed è inciampando che s’impara a stare in piedi con più forza. Mi auguro quindi che il Padova tragga da questa trasferta la lezione che deve.
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