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CHIAREZZA E COERENZA, SUBITO!

Che agonia questo finale di campionato. Mi sarebbe piaciuto almeno chiuderlo in bellezza per i tifosi e per Pea che, novanta su cento, l’anno prossimo non sarà più l’allenatore del Padova. Invece niente, non ci siamo regalati nemmeno questa piccola soddisfazione.

La consolazione sarebbe comunque stata magra. I playoff, quelli sì sarebbero stati un traguardo “grasso” e a vedere chi ci andrà e con quanti punti non può non venirci un brivido lungo la schiena unito ad una rabbia incontenibile per quello che ci siamo lasciati sfuggire di mano in uno dei campionati di serie B più mediocri che la storia del calcio ricordi.

Sarebbe bello non commettere più certi errori. Sarebbe bello, una volta tanto, imparare dal passato e ripartire di slancio con una programmazione oculata e immediata. A cominciare dalla società: a me martedì Sandro Vecchiato, in collegamento telefonico con “Biancoscudati channel”, ha dato l’idea di uno che le idee le ha chiare e decise. E che non vede l’ora di metterle in pratica insieme al cavaliere Cestaro. Spero vivamente che la trattativa per l’ingresso in società dell’imprenditore del marchio Interbrau insieme al fratello si concluda in tempi brevi e, se la cosa può fare il bene del Padova, anche positivamente, ovvero con la cessione di una quota importante.

Attenzione, però: come ha sottolineato argutamente il presidente della pluridecorata Luparense di calcio a 5 Stefano Zarattini, sempre martedì sera a Telenuovo, “le società funzionano se a comandare è un numero di soci dispari inferiore a 3”, cioè se le decisioni importanti le prende un’unica persona. Se i Vecchiato entreranno nel Padova supponiamo col 40 per cento, dunque investendo una somma cospicua di denaro, saranno disposti ad accettare il carattere di Cestaro che spesso ha agito d’impulso e di petto qualche volta pure pentendosi? Col 40 per cento delle quote azionarie vorranno legittimamente dire la loro, avere voce in capitolo, dettare le linee del prossimo futuro.

Ecco perché ci vuole assoluta chiarezza sotto questo punto di vista. Perché dalla chiarezza e dalla coerenza della situazione in società dipenderà poi, a cascata, la chiarezza nelle scelte di natura tecnica. E’ questo che, alla fine, fa la differenza tra portare a casa una tranquilla salvezza e conquistare la serie A.

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