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INCREDIBILMENTE SFORTUNATI, MA CI MANCA QUALCOSA

Un giro al Santo, con tutti i giocatori. Ecco cosa deve inserire nel programma allenamenti il Padova tra domani e dopo domani. Perché di questa squadra possiamo dire che ha mille difetti (ci manca la punta da 15 gol, non sfruttiamo a dovere le occasioni che ci procuriamo che sono tante, in difesa combiniamo ogni volta qualche disastro e via dicendo) ma non possiamo non riconoscere che è anche incredibilmente sfortunata.

Se la buona sorte sorridesse ai biancoscudati, non dico a 32 denti ma anche solo a labbra strette, una delle quattro occasioni di Novara, sabato scorso, sarebbe andata dentro e il Padova non avrebbe mai perso quella partita. E oggi non avrebbe subìto il pareggio in una situazione al limite della regolarità (a rivedere le immagini non sono ancora convinta al cento per cento che il gol di Maccarone sia valido) e, per di più, nel suo momento migliore (fosse andato dentro il diagonale di Pasquato per lo 0-2 l’Empoli mai avrebbe rovesciato così il risultato a proprio favore).

Purtroppo però la dea bendata non solo non sta aiutando i nostri eroi ma, anzi, li prende a schiaffi che è un piacere. Se almeno un paio di punti fossero stati fatti fino a qui, i vari problemi ci sarebbe il tempo (e la tranquillità necessaria) per tentare di risolverli.

Così invece i problemi sono belli evidenti e nitidi davanti ai nostri occhi. Su tutti, la poca lucidità, oltre che la sfortuna, in fase offensiva. Oggi, a vedere Empoli-Padova, mi sono convinta (e qui sì che sono convinta al cento per cento) che se anche solo uno tra Tavano e Maccarone vestisse la maglia del Padova, non saremmo messi così male.

Con il Latina, martedì sera, è già scontro salvezza. E all’alba della sesta giornata non è una buona notizia.

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