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IL PATTO, IL GRUPPO, I SEGNALI

La partita di oggi contro la Juve Stabia è stata anticipata da una riunione in cui i tifosi della Tribuna Fattori hanno deciso di proporre ai giocatori del Padova un PATTO. Gli ultras hanno detto: noi vi diamo sostegno incondizionato, a prescindere dalla situazione di difficoltà e dall’avvento di una nuova proprietà che non ci convince, ma voi dovete dare il 150 per cento sul campo. Perché, se si retrocede, i primi a pagare sono proprio i tifosi.

La proposta è stata trasmessa alla squadra proprio pochi secondi prima del fischio d’inizio. I giocatori, mentre la Juve Stabia era già schierata in campo, si sono avvicinati alla Tribuna Fattori e hanno raccolto, portandola poi in campo, l’enorme carica di affetto e supporto. Il risultato si è visto. Non nego che dopo l’1-1 della Juve Stabia ho pensato che c’era il grosso rischio di perderla. Se ciò fosse successo, sarebbe stata la fine. Ma ho notato che il Padova, a parte quei minuti di pazzia, ha sempre mantenuto il fuoco negli occhi. E ha capito il messaggio che i fatti di questa settimana gli hanno inviato a più riprese.

Ha capito che se vuole fare strada la squadra deve assolutamente diventare un GRUPPO. I problemi ci sono dentro lo spogliatoio, inutile nasconderli, ma i giocatori, oggi per la prima volta, ce l’hanno messa tutta per provare a risolverli. Melchiorri che segna e va a dedicare il gol ai giocatori in panchina, soprattutto a quel Trevisan che (forse) a Cittadella gli aveva rivolto una frase offensiva. Trevisan stesso che entra in campo, va incontro ai compagni, allarga le braccia per festeggiare quel gol e poi si mette a piangere, perché la rabbia per aver perso la fascia di capitano e per essere finito ai margini è troppo grande e non vuole che finisca così. La squadra tutta che segue Melchiorri e va ad abbracciare tutti coloro che sono seduti in panchina. Il sessantenne Mutti che esulta come un ragazzino. Pasquato che a momenti entra in Tribuna Fattori quando segna il gol della vittoria, alzando la maglia e indicando il cuore. Un cuore biancoscudato.

Ecco questi sono i SEGNALI giusti. Che mi fanno capire che forse non è finita. Che anzi, il campionato è appena cominciato. E forse può finire molto ma molto meglio di come è andato fino ad adesso.

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