Ormai faccio fatica a trovare le parole. Stasera sono riuscita a vedere la Juve Stabia, che in classifica ha 16 punti, dunque 11 meno del Padova, ed è praticamente già spacciata, giocare con più cattiveria dei biancoscudati. E’ pazzesco come di fronte al Padova anche l’ultima della classe sembri, a tratti, il Real Madrid, semplicemente perché azzecca due passaggi di fila e invece il Padova neanche quelli.
La vedo sempre più difficile questa salvezza. Non tanto per la posizione in classifica e i punti di divario dalla zona tranquilla, quanto perché non vedo una reazione continua nella squadra che vive di qualche fiammata e, anche quando si procura qualche azione pericolosa, riesce a sbagliarla con una agghiacciante puntualità che sa tanto di segnale che questa è proprio l’annata sbagliata.
L’agonia prosegue. Il Padova è ancora vivo, ma chissà per quanto ancora.
Spezzo una piccola lancia per Cristian Pasquato. Onesta e sincera, ho condiviso la scelta di Serena di metterlo da parte per qualche partita, visto che non riusciva a rendere come sa fare. Ma siccome ho sempre pensato che il ragazzo soffra veramente per questa situazione e non sia uno di quelli che se ne frega, spero che questo gol possa essere il primo passo verso una risalita, sua e, chissà mai, pure del Padova. Ennesima illusione? Può darsi, ma a questo punto, a un passo dalla rassegnazione totale, tanto vale tenere accesa la piccolissima fiammella che rimane.
P.S.: un consiglio spassionato a Diego Penocchio. Non sarebbe meglio, caro presidente, imparare una volta tanto a pesare le parole mentre le pronuncia anziché poi essere costretto a smentite e puntualizzazioni che ormai sono diventate più frequenti delle stesse interviste che rilascia? Penso che ne trarrebbe lei per primo un gran giovamento.
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