Partiamo dalla notizia positiva. Il Padova è tornato a vincere e si è ripreso la vetta della classifica approfittando del passo falso dell’Altovicentino, sconfitto per la prima volta in campionato dall’Arzichiampo esattamente sette giorni dopo la prima sconfitta stagionale dei biancoscudati a Sacile. Tutto ciò a dimostrazione del fatto che non esistono squadre imbattibili o infallibili e capita a chiunque, ogni tanto, di perdere una partita. Meglio davvero, d’ora in avanti, pensare solo a se stessi senza inutili patemi e senza buttare eccessivamente l’occhio su quel che avviene in casa d’altri.
Fatta questa premessa e fatto il doveroso applauso a capitan Cunico per la terza doppietta stagionale, c’è qualche nota dolente (niente drammi per carità, sono tutte situazioni risolvibili, c’è tempo e modo per fare tutto!).
La prima: le due espulsioni nel finale. Evitabilissime. E’ comprensibilissimo che, dopo la prima battuta d’arresto della scorsa settimana, ci sia l’ansia di non riuscire a portare a casa il risultato. Specie se l’avversario accorcia le distanze e ti fa tornare in mente che stavi vincendo anche con Triestina e Clodiense e in entrambe le occasioni non sei riuscito ad andare oltre il pareggio. Ma una squadra come il Padova, che è avanti 2-0 in casa davanti a 5.000 tifosi festanti, deve assolutamente mettere in cassaforte la gara senza perdersi in un finale nervoso e da brividi sulla schiena. Si tratta di un passo avanti in direzione di una maturazione che ci deve essere e in tempi ragionevolmente brevi. Anche perché non si possono regalare due/tre giocatori ogni volta agli avversari.
La seconda: la ricaduta di Gustavo Ferretti. Per la seconda volta in due settimane “El Rulo” è sceso in campo nella formazione titolare ed è stato costretto a lasciare dopo pochi minuti per il risvegliarsi del dolore al flessore. I latini dicevano: “Tertium non datur”. Meglio tenerlo fuori un po’ di più e farlo guarire completamente. Normale che lui soffra a stare fuori e scalpiti per rientrare mettendoci l’anima, ma non è più il caso di correre rischi. Anche perché lo scotto da pagare, in caso di ulteriore tentativo di recuperarlo prima dei tempi fisiologici di guarigione, potrebbe essere quello di vedergli saltare la sfida contro l’Altovicentino del 4 gennaio. Sia mai!
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