Non ho molte parole da dire oggi. Il mio cuore è pieno di grande gioia, da tifosa prima che da giornalista che si occupa da anni del Padova.
La frase più giusta l’ha detta Maurizio venendo a salutarmi a fine gara in tribuna stampa. “Martina, da quanto tempo non passavamo un Natale così”. Già, un epilogo di 2014 più bello di così non potevamo immaginarcelo, dopo le lacrime del 15 luglio e le umiliazioni subite da gennaio a giugno in tutti i campi d’Italia.
Che poi non è neanche solo il fatto di essere primi in classifica a più cinque dall’Altovicentino. Non è solo il fatto di essere campioni d’inverno con una giornata di anticipo rispetto alla fine del girone d’andata. A farci stare così bene è la sensazione che possa finire ancora meglio. Perché quel che si è fatto fino ad ora è frutto di programmazione, serietà, professionalità e pure umiltà. Perché non sono mancati i difetti da limare ma, allargando le braccia e chiedendo scusa, chi ha sbagliato ha rimediato in corsa. Alla grande. Andando, ad esempio, a prendere un certo Amirante che oggi ha esordito con una doppietta. I piedi devono restare ben piantati per terra, ma andando avanti così non si potrà che arrivare al traguardo ambito.
E allora: salutate la capolista!
E buon Natale a tutti!
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