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URGE UNA REGISTRATA, QUALCHE SCRICCHIOLIO C’E’

Dispiace, per la prima volta dall’inizio del campionato, dover parlare di una sconfitta del Padova che ci sta tutta. Se a Sacile e a Valdagno, in occasione delle precedenti due battute d’arresto, le attenuanti c’erano tutte e i biancoscudati avevano fatto veramente il diavolo a quattro per cercare di raddrizzare il risultato, oggi invece l’impressione è che la squadra stia attraversando un momento di appannamento. Che ci sta tutto per carità, dopo un girone d’andata così esaltante, ma che non si deve commettere l’errore di prendere sottogamba per non trascinarlo più del tempo fisiologico che serve a superarlo.

Il Padova oggi ha meritato di perdere, pur portandosi per primo in vantaggio con Petrilli e pur contando su un uomo in più dal 30′ del primo tempo per l’espulsione di Trevisiol. Purtroppo anziché mettersela in discesa gli uomini di Parlato se la sono complicata oltremodo. Provando anche a sprazzi a rendersi pericolosi (a testimoniarlo le conclusioni di Amirante, la traversa di Ilari, l’occasione finale di Zubin) ma dimostrando nel complesso una piccola flessione nel rendimento.

Non li conoscessimo come li conosciamo verrebbe da dire che, dopo il più 5 sull’Altovicentino, si sono un po’ seduti sugli allori. Non è invece così e non commetteremo l’errore che stanno facendo in questo momento i noti gufi padovani che già li condannano a un finale anonimo di stagione a quattro mesi dal 10 maggio. Il tempo per risollevarsi c’è, la voglia, la forza e le qualità anche.

Che si tratti di semplice momentanea stanchezza, fisica e mentale, che si tratti di problemi legati al fatto che l’assenza contemporanea di più di un under costringe Parlato a cambiare formazione e assetto, che si tratti di compiere un ultimo sforzo sul mercato dei giovani per garantire ancora più qualità da questo punto di vista, spetta a Parlato e alla società capirlo e trovare le opportune contromisure.

Di sicuro, guardarsi negli occhi e dialogare con franchezza martedì al rientro negli spogliatoi sarà salutare per rialzarsi in piedi e andarsi a riprendere il primato in classifica perduto a causa di questo doppio stop consecutivo. Per il resto, i tifosi non devono fare altro che continuare così. Con questo calore e questo affetto incondizionato. Torneranno (torneremo) presto a sorridere!

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