Doveva essere la partita della svolta. E in un certo senso, quello più negativo purtroppo, lo è stata.
E a ripensarci è stato davvero tutto incredibile in Padova-Cuneo. Una partita in cui il Padova ha avuto l’approccio giusto, il Cuneo ha pensato solo a difendersi e il pallino del gioco è sempre stato nelle mani dei biancoscudati. Eppure son bastati pochi minuti di follia, a cavallo tra il primo e il secondo tempo, per rovinare tutto e far finire la gara addirittura con 3 gol nella porta di Petkovic. L’espulsione di Favalli al 47′, il primo gol del Cuneo sulla conseguente punizione (che ci ha fatto tornare in mente la finale playoff del 2011 in casa del Novara, con l’espulsione di Cesar e la punizione segnata poi da Gonzalez), il secondo gol preso ad inizio ripresa da stupidi. Anzi stupidissimi.
Difficile trovare una chiave di lettura che regali ai tifosi delle certezze. C’è chi dice che questo Padova è scarso e che quindi questi singoli episodi che poi vanno a condizionare la gara continueranno a ripetersi per la poca qualità dei giocatori. C’è chi ha già puntato il dito contro Parlato (e non da oggi pomeriggio purtroppo), definendolo un allenatore non da Lega Pro. C’è chi si proietta con tutte le speranze che gli sono rimaste al mercato di gennaio, sperando che il diesse De Poli estragga dal cilindro qualche bell’acquisto che faccia fare un salto di qualità al gruppo intero.
Io, onestamente, invidio chi in questo momento ha le idee chiare. Perché se guardo la gara contro il Pordenone, quella contro la Cremonese e gran parte di quella di oggi (episodi esclusi) non vedo un Padova da playoff certo ma nemmeno un Padova da playout o retrocessione. E, altrettanto sinceramente, non so cosa di diverso potrebbe inventarsi Parlato per fare meglio di come sta facendo. Perché la squadra c’è, risponde ai suoi comandi ed è capace di interpretare bene le gare, ma le succede purtroppo troppo spesso di incartarsi e complicarsi la vita da sola.
La sfida della verità diventa giocoforza quella di sabato prossimo in casa della Pro Patria. Lucidità ed estrema voglia di rivalsa dovranno essere le uniche parole d’ordine di questa settimana, che si preannuncia tribolata quant’altre mai.
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