Il condizionale è ancora d’obbligo perché, di certo, a cinque giornate dalla fine del campionato, non c’è nulla.
Però credo che, giunti a questo punto, abbia gran poco senso mettersi a fare conti e calcoli. E’ come se mettessimo in dubbio la vittoria del girone da parte del Cittadella solo perché matematicamente, anche se domani sera batte il Bassano, non è ancora promosso. Dai, su. Il Cittadella andrà sicuramente in B (e merita di andarci) e il Padova non andrà ai playoff.
Certo se i biancoscudati vincono tutte e cinque le gare che rimangono possono ancora sperare, ma se fino a qui non siamo mai riusciti a fare un filotto convincente credo sia arrivato il momento di confermare quanto qui ho scritto decine di volte: che il Padova, cioè, non accederà agli spareggi promozione e tutto sommato è pure giusto così, perché davanti a lui altre squadre hanno mostrato più gioco e continuità.
Ciò premesso, va benissimo così. La società aveva parlato, ad inizio anno, di un campionato di transizione. Di un campionato tranquillo. Tranquillità è stata perché da mesi la squadra viaggia tra il nono e l’ottavo posto, lontano dalla zona calda. L’obiettivo è stato raggiunto e pure con largo anticipo. Spero che, d’ora in avanti, si cominci a costruire qualcosa anche in vista del prossimo campionato. Che si comincino a buttare le basi per la stagione in cui il Padova, a differenza di quest’anno, partirà con il vento in poppa per puntare dritto ai playoff come traguardo primario. Che queste ultime 5 gare, a meno di un miracolo dell’ultima ora, possano almeno essere un trampolino di lancio per il torneo 2016-2017. L’inizio di un nuovo percorso. Solo così a rammarico non si aggiungerà rammarico. O no?
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