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IL CORAGGIO DI BISOLI

Non c’è niente da fare: stasera il derby contro il Mestre lo ha vinto innanzitutto e soprattutto lui: Pierpaolo Bisoli.

E’ all’allenatore del Padova che vanno gli applausi più scroscianti per questo successo che vale finalmente il primo posto in classifica senza se e senza ma (anzi, con due partite in meno disputate visto che il riposo i biancoscudati l’hanno già fatto alla terza giornata e i 3 punti presi col Modena a tavolino sono stati cancellati in seguito alla radiazione del club gialloblù dal girone B di serie C). E’ stato lui a scegliere, a sorpresa, di rispolverare in attacco Marcandella, dopo aver cercato in questi mesi con il suo vice di ricostruirlo dal punto di vista fisico, e il baby di Mestrino lo ha ripagato con due assist e un quasi gol, esibendo alla grande le sue qualità dopo che lo aveva fatto quest’estate in Coppa contro il Rende, nell’unico match disputato fino a questo momento dal primo minuto. E’ stato sempre Bisoli a decidere di rischiare Guidone che non stava benissimo ma soprattutto a continuare a difendere l’attaccante arrivato dalla Reggiana, ancora a secco di gol dopo 12 giornate. “Non mi interessa se Guidone fa o non fa gol. A me è utile lì davanti per il lavoro che fa indipendentemente dai palloni che finiscono oltre la linea della porta avversaria”. E Guidone che ha fatto? Non solo, finalmente, ha segnato ma si è concesso pure il piacere di una doppietta, regalandosi e regalandoci uno sguardo sognante e una serata che non scorderemo tanto facilmente (e chissà che molto presto tocchi la stessa piacevole sorte anche a Chinellato!). E’ stato sempre Bisoli a decidere che in cabina di regia ci poteva stare l’estro del giovane Serena al posto dell’esperienza dell’esperto Pinzi, poi comunque subentrato a dare una mano. Tutte scelte determinanti per portare a casa l’intera posta in palio e la settima vittoria in campionato.

Contro il Mestre non era facile e lo si è capito una volta di più quando, avanti di due reti, il Padova non ha mai potuto cullare l’illusione di aver già vinto. La formazione allenata dall’ottimo Zironelli ha portato all’Euganeo un calcio propositivo, bello da vedere e, anche quando si è ritrovata sotto di due gol, non ha mai mollato, riuscendo solo in parte nella rimonta. Complimenti davvero, farà strada, facendo parlare bene di sé ovunque andrà a giocare.

Ma complimenti di cuore in primis a questo Padova e, ribadisco, al suo allenatore. Ci vuole coraggio per compiere delle scelte non scontate e questo tecnico ne ha parecchio. Se riuscirà, fino alla fine del campionato, a mantenerlo di queste dimensioni senza mai sconfinare nell’incoscienza pura, allora forse davvero potrà esserci una conclusione di stagione di quelle ancora più memorabili della splendida vittoria di questa sera… Chi vivrà vedra. Sempre e doverosamente una domenica alla volta.

 

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