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CHI TROPPO PRESTO RINUNCIA…

E’ bene continuare a tenere presente e a ribadire il fatto che quest’anno il Padova ha come primario e irrinunciabile obiettivo quello di salvarsi. Guai a fare voli pindarici, men che meno ora che siamo appena alla quarta giornata. Per lo stesso motivo non ci si deve demoralizzare se questa sera, contro la Cremonese, è arrivato un pareggio e non una vittoria che fino a una manciata di minuti dalla fine pareva raggiungibile, anche se non proprio comodamente. Il campionato è lungo, anzi lunghissimo, ci sarà modo di rifarsi già mercoledì a Foggia.

Fatta anche questa volta la premessa doverosa, non si può però non sottolineare che il Padova contro la Cremonese un po’ se l’è andata a cercare. Il gol di Clemenza, il primo con la maglia del Padova dopo i due splendidi assist a Ravanelli, era un patrimonio da salvaguardare in tutti i modi, ma forse Bisoli ha pensato troppo presto a coprirsi, facendo arretrare il baricentro della squadra. Così facendo ha, involontariamente, prestato il fianco agli avversari che, a forza di tiri in porta bloccati da miracoli di Merelli (il migliore in campo indubbiamente, non ci fosse stato lui staremmo qui a parlare della seconda sconfitta consecutiva dei biancoscudati), sono riusciti a trovare ad un certo punto il varco giusto per pareggiarla.

Niente di grave o irreparabile, sbagliando si impara e l’allenatore ha dimostrato in moltissime occasioni di saper cogliere lo spunto giusto per migliorare e far crescere i suoi. Anche cambiando diversi elementi della formazione titolare, come ha fatto stasera (ottima la scelta di Broh dal primo minuto, altro ragazzo che ha lasciato il segno con l’assist del gol e non solo). Dispiace però aver visto il Padova rinunciare troppo presto a giocare a viso aperto. Nel primo tempo lo aveva fatto e la Cremonese, messa sotto pressione, era andata in difficoltà. Nella ripresa, alzando le barricate e passando addirittura a 5 dietro, Pulzetti e compagni si sono troppo snaturati e hanno finito per favorire la crescita dei lombardi, subendone l’iniziativa.

Poco male. Si torna in campo già mercoledì, allo Zaccheria di Foggia. Non serve attendere una settimana. La voglia di dimostrare di aver imparato dai propri errori sarà ancora più grande. E lo spirito di rivalsa pure. Anche se un pareggio in casa contro la Cremonese, alla fin fine, non è certo da buttare. Anzi.

 

 

 

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