Solo a Padova succede che i bambini stanno fuori dallo stadio per raggiunti limiti di capienza. Abbiamo giustamente gridato tutti allo scandalo ignari che, di lì a poche ore, avremmo ripetuto la stessa frase assistendo all’esonero di Pierpaolo Bisoli a tre giorni dalla sua riconferma dopo il pari interno contro il Cittadella.
I presupposti che hanno spinto la società a optare per questa scelta drastica sono piuttosto “forti”. Pare infatti che lo spogliatoio fosse spaccato e (di brutto) e che soprattutto il vice di Bisoli, Groppi, e il centrocampista Pinzi non riuscissero proprio più a digerirsi, tanto per dirla con un eufemismo. Lunedì, alla ripresa degli allenamenti, hanno discusso di brutto e sono intervenuti anche Della Rocca e Guidone. Il tutto sotto gli occhi del presidente Bonetto che, di fronte all’evidenza, si è visto costretto ad una decisione forte.
Solo il tempo ci dirà chi tra le parti aveva ragione. Ora come ora resta l’amarezza per una gestione che ha dell’incredibile e per un esonero tre giorni dopo la partita incriminata.
La palla passa ora a Claudio Foscarini. La faccenda è semplice: se entro gennaio, in attesa di rinforzi, riuscirà a far fare alla squadra un po’ di vittorie e qualche balzo in avanti vorrà dire che è proprio bravo (e che forse la squadra così scarsa non è…). In caso contrario saranno affari seri. Ma meglio non pensare a questa seconda eventualità. c’è prima da andare a fare risultato (almeno) ad Ascoli.
P.S.: sì, Acp, alla fine è andata come dicevi tu!
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