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ALLENATORE NUOVO, PROBLEMI VECCHI

3 partite con il nuovo allenatore ed ecco già evidenti i problemi di sempre. L’allenatore è nuovo e fa quel che può ma i problemi di questo Padova sono quelli vecchi. Quelli che partono da quest’estate, da quando cioè la rosa è stata costruita con un budget evidentemente troppo basso e puntando troppo sui giovani. Giovani che senz’altro tra qualche anno esploderanno perché le qualità le hanno ma ora rischiano di vivere un campionato infernale. Una stagione dall’epilogo davvero infelice, l’unico in grado di uccidere veramente una passione che già adesso sta stentando parecchio nonostante la riconquista della serie B.

A Cosenza si è rivisto il Padova che fa fatica a costruire, che non tira in porta, che negli ultimi sedici metri si vede poco e male, ma anche il Padova che, come era successo a Foggia e a Brescia, riesce ad andare in vantaggio e poi cala vertiginosamente alla distanza, sprecando tutto nei minuti finali. L’attenuante dell’ingiusta espulsione di Mazzocco c’è, ma è troppo poco per giustificare tutto quello cui (non) abbiamo assistito nel secondo tempo.

Erano queste ultime due le partite da vincere, contro Carpi e Cosenza, scontri diretti per non retrocedere. Se è andata così male con queste due come possiamo solo sperare di riuscire ad avere la meglio contro Palermo, Lecce e Benevento? La preoccupazione cresce inevitabilmente. E il mercato di gennaio davvero appare al momento l’unica luce in fondo ad un tunnel sempre più scuro.

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