Mbakogu che si divora il 2-0 poco dopo aver segnato l’1-0 dell’iniziale vantaggio biancoscudato. Pulzetti che si vede fare un autentico miracolo da Piscitelli su un tiro dal limite. Baraye che per due volte finisce giù in area ed era rigore, oh se era rigore. E poi oplà, come dentro il peggiore degli incubi, il Carpi indovina un tiro sotto la traversa di Concas e poi va a segnare il 2-1 su un’azione viziata da una gamba tesa netta di un giocatore di casa.
Fa rabbia perdere così. Perché se martedì sera contro l’Ascoli si sapeva che non era fatto il proprio dovere fino alla fine, oggi onestamente credo che il Padova abbia interpretato la partita al meglio, sia nell’atteggiamento che nella disposizione in campo.
Purtroppo però la serie B, che oggi ci vede scivolare di nuovo all’ultimo posto e tra qualche settimana non sarà più la nostra realtà, non l’abbiamo persa oggi a Carpi. L’abbiamo persa a Venezia, non riuscendo a strappare il pari. L’abbiamo persa a Crotone e a Cosenza perdendo negli ultimi minuti. L’abbiamo persa in casa col Crotone e col Perugia. L’abbiamo persa in una miriade di altre occasioni. Oggi no. Oggi ci sentiamo depredati e frustrati. Ed è giusto così perché se fossimo usciti dal Cabassi con un 3-0 per noi sarebbe stato perfino un risultato stretto.
Si esce con una sconfitta allucinante ed è solo l’ennesimo simbolo di un campionato iniziato male e che sta per finire peggio.
Amen.
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