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SOGLIANO E MANDORLINI? MAGARI!

Stavolta mi voglio sbilanciare. Mentre il Cittadella si sta giocando la serie A e in città e provincia non si parla d’altro che di argomenti a tinta granata, spezzo una lancia nei confronti del nuovo Padova. La prima uscita pubblica del neo presidente Daniele Boscolo Meneguolo mi ha colpito positivamente. Alla cena dell’Aicb si è subito mescolato ai tifosi, salutando la signora di 95 anni e il bambino di 8 con naturalezza e un affetto sincero. Si è seduto davanti a Mario Merighi, ascoltandolo, condividendo con lo storico tifoso biancoscudato le sue prime impressioni. Poi è salito sul palco, promettendo che lui e gli altri nuovi dirigenti cercheranno di rimuovere in tempi rapidi il Padova dalle sabbie mobili della serie C.

Ecco. Da questa considerazione parto per questo nuovo post. Per risollevarsi dalla categoria che più di ogni altra è un bagno di sangue servono scelte oculate che ricadano su profili vincenti. Tanti i nomi che circolano in queste ore per i ruoli di direttore sportivo e allenatore, i primi due soggetti fondamentali per creare poi una squadra che possa vincere. Su tutti Sean Sogliano, che poi potrebbe portare con sé Andrea Mandorlini.

Sogliano ritengo sia il profilo ideale, specie se penso che a Verona è riuscito nell’impresa di partire dalla serie C arrivando in serie A, mantenendo anche la categoria. Per Mandorlini si tratterebbe di un ritorno: è già stato a Padova da dicembre 2006 a giugno 2007 in serie C, risollevando la squadra dai bassifondi della classifica. Solo per un soffio non arrivarono i playoff e a fine anno l’allora presidente Cestaro cercò in tutti i modi di trattenerlo per permettergli di portare avanti l’ottimo lavoro fin lì svolto. Il matrimonio però non durò perché per il tecnico di Ravenna arrivarono le sirene della serie A (Siena). Per via che la vita è una ruota che gira e prima o poi si ritorna da dove si è partiti, non mi dispiacerebbe un Mandorlini bis in cui si vedesse l’allenatore portare a termine la missione interrotta 12 anni fa (ovvero riportare il Biancoscudo in B).

Anche se, sono onesta, come allenatore del Padova non mi dispiacerebbe nemmeno un certo Bruno Tedino. Doveva venire tre anni fa, poi non se ne fece più nulla. Se tornasse in auge, la pista che porta a lui non sarebbe niente male.

L’importante comunque è che Boscolo Meneguolo e prima di lui Joseph Oughourlian tengano fede alla promessa fatta: ovvero di portare a Padova persone con il dna vincente. Con personalità e competenza. E anche con un’abbondante dose di “saperci fare” con la piazza. Padova, lo sappiamo, va presa per il verso giusto…

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