Torna al blog

COME VOLEVASI DIMOSTRARE

Da quando il Padova ha comunicato ufficialmente la decisione di esonerare Salvatore Sullo, sono andata a risentirmi più volte l’ultima conferenza stampa dell’allenatore napoletano. L’ho ascoltata e riascoltata. E mi son resa conto che, pur trattandosi della vigilia della sfida contro il Modena, quella in cui in teoria si giocava l’ultima chance di rimanere in sella alla guida tecnica della squadra, il tecnico ha parlato come se già sapesse che sarebbe stato esonerato. Ha parlato da allenatore già fuori dai giochi. Ha lasciato in quel frangente il suo “testamento calcistico” padovano, dicendo chiaramente che era venuto a Padova per un progetto di tre anni e che quel progetto ormai non esisteva più. E che, se la società aveva smesso di sostenerlo in un momento oggettivamente difficile perché riteneva che a questo punto del campionato doveva stare primo a pari punti col Vicenza, allora era giusto che venisse esonerato.

Stasera, vedendo la squadra scendere in campo agli ordini di Andrea Mandorlini con un atteggiamento fisico e mentale diametralmente opposto a quello delle ultime due gare, ne abbiamo avuta la riprova. La squadra non seguiva più l’allenatore o perlomeno non riusciva più a metterne in pratica i dettami. Perché? Un po’ per i motivi detti senza mezzi termini da Sullo: la società, ad un certo punto, lo ha lasciato andare senza tutelarlo più. Un po’ perché lui stesso si è evidentemente “incartato” nelle sue certezze creandosi una condizione che in queste ore mi è venuto di definire come troppo “Sullocentrica”. Lui è sempre stato convinto di essere nel giusto e non ha accettato di farsi guidare e consigliare da chi aveva il compito di farlo. Insomma ha sempre fatto di testa sua: finché gli è andata bene e i risultati gli hanno dato ragione è stato applaudito, quando sono arrivate le prime difficoltà e non si è spostato di un millimetro dalle sue posizioni il giocattolo gli si è progressivamente sbriciolato tra le mani.

Ora che Mandorlini ha vinto la prima, però, i problemi non sono certo risolti. Sentivo che il mister avrebbe utilizzato il 4-3-3 proprio come fece 13 anni fa trasformando in questo modulo il 4-1-4-1 o 4-4-2 di Maurizio Pellegrino in pochissimi giorni (stavolta lo ha fatto in un giorno e mezzo addirittura!). Ma lì davanti, pur avendo mostrato un lodevole spirito di adattamento e sacrificio, Soleri e Nicastro non hanno proprio le caratteristiche per fare gli esterni nel tridente offensivo. Stasera che l’onda emozionale e motivazionale prevaleva giustamente su tutto il resto è andata bene. Ma non so se nel lungo periodo potranno rendere molto in un ruolo che per loro non è naturale, così come ritengo che Baraye sia troppo limitato se viene schierato come terzino sinistro nella difesa a 4.

Credo quindi che in questi ultimi giorni Sogliano dovrà apporre dei decisi correttivi agli obiettivi di mercato che si era dato: urgono rinforzi proprio mirati a rendere efficace il 4-3-3 di Mandorlini con gli uomini giusti al posto giusto. E bisogna anche bilanciare la rosa attuando alcune cessioni: mica possono convivere tutte queste punte centrali in uno schieramento in cui ne serve una sola…

14 commenti - 2.817 visite Commenta

Enrico M.

La vera novità è che siamo riusciti a metterla dentro da un metro a porta vuota, cosa che ultimamente non ci riusciva più.
Sullo si è scavato la fossa? Sullo non è stato difeso? Per me semplicemente un allenatore inadeguato all’interno di un “progetto” inconsistente e mirato solo a prendere tempo.
Mandorlini non commetterà certi errori di gestione e forse troverà una migliore alchimia tattica, ma se arriviamo quarti e passiamo un paio di turni ai playoff sarà “tanta roba”. Per me non valiamo di più. In attacco manca sempre un bomber. A centrocampo non vedo bene la coesistenza dei due giocatori migliori ovvero Ronaldo e Hallfreddson. Auguri mister.

Rispondi
tifoso ignoto

Ieri sera dopo un sacco di tempo ci siamo divertiti, 3 gol in 10 minuti, squadra votata all’attacco e finchè
la condizione ha tenuto è stato un arrembaggio, cambi di gioco rapidi, imbucate, e un uomo sempre in area
a ricevere il cross. Non a caso i gol sono nati quasi tutti da cross dal fondo, quello che mancava paurosamente in precedenza. Ovviamente non mancano i problemi. Non avendo due terzini di ruolo ha ballato parecchio in difesa sopratutto con le ripartenze dell’avversario, anche se il primo gol loro era viziato da un vistoso fallo su Baraye.
Hall mostruoso, in mezzo al campo giganteggiava mentre PR14 gli faceva da spalla. Soleri migliore dei tre attaccanti anche se Nicastro si è fatto trovare al momento giusto nel posto giusto. Castiglia ha trovato nuovi stimoli e fiducia speriamo continui così. Mandorlini ha dato la scossa, ma sabato a Carpi sarà un’altra musica speriamo la prepari bene la partita

Rispondi
massimo

Sono d’accordo con Enrico M, aggiungendo che con un cambio di allenatore è naturale l’euforia dei giocatori e quindi con più impegno e dedizione al gioco ( quanto durerà?) i quali comunque se è vero che hanno giocato contro l’allenatore sono delle m……. in quanto ritengo che così non si fa un dispetto solo all’allenatore stesso ma anche ai tifosi, sponsor e società.
A volte basta dire in società non lo vogliamo più, vedete poi.
Poi per la partita di ieri sera direi che certe cose si sono viste appunto per un miglior piglio dei giocatori, ma senza il portiere della Virtus nel primo tempo che ci ha regalato almeno 2 gol, il secondo clamoroso, la sofferenza del secondo tempo e l’avversario modesta squadra da centro-bassa classifica , non sarei più di tanto ottimista, resto dell’idea che oltre i marziani del Vicenza ( ormai in B) Carpi/Reggiana sono superiori.
Staremo a vedere, ma non la vedo tanto semplice, poi nella vita e nel calcio tutto può succedere.

massimo

Rispondi
massimo

Correggo il punto di prima, volevo dire a scanso di equivoci, che i giocatori se hanno remato contro il tecnico sono dei mediocri , non vorrei si fosse fraintesa la frase, come in realtà sembra, nel calcio e per queste cose non si deve offendere…ci mancherebbe. Mi scuso per il possibile fraintendimento.

Massimo

Rispondi
acp

continuo a non capire il piano di questa società.

questa rosa non può giocare con il 433. attendo carpi per capirne di più.

alfredo altra categoria.

la lista di quelli da cedere che avevo fatto è tuttora valida.

in attesa in quelle 2-3 partite che giocheremo a maggio.

Rispondi
sergio

Faccio presente che il Carpi sabato avrà 3 squalificati di peso: oltre a Jelenic e Maurizi (2a giornata dell’espulsione a Vicenza, domenica scorsa), ora anche VANO (per somma ammonizioni). Vedasi Televideo pag 214/2 (si perché han messo il Carpi nel Gruppo A, per errore!)

Rispondi
Fabio

La musica magari è cambiata davvero, ma un allenatore non può aver fatto il miracolo in 2 giorni.
Primo tempo giocato bene, finalmente si sono visti un po’ di passaggi di fila e palla tenuta bassa.
Dietro si è ballato troppo con Baraye che sembrava il fratello scarso del giocatore visto ad inizio stagione. E non credo sia solo una questione di ruolo.
Secondo tempo invece di sofferenza: dopo il loro secondo gol (arrivato sempre dalla nostra sinistra) abbiamo iniziato ad avere paura e a schiacciarci indietro.
Normale credo per una squadra in crisi di risultati da quasi 2 mesi.
Manca un giocatore che salti l’uomo, cosa che manca da anni qui a Padova. Vedremo se Piovanello può farlo, anche magari a partita in corso.
Mi dispiace per Lovato: purtroppo mi sa che non lo vedremo più moltissimo in campo, soprattutto se Cherubin si rimette in forma.

Quantomeno con Mandorlini dopo anni rivedremo un po’ di gioco offensivo, cosa che serve come il pane per far riavvicianare un po’ di gente sugli spalti.

Rispondi
Crestaaltal

Mokulu al Ravenna, la nuova Società dice che porta esperienza e fisicità, presto si accorgerà che più che altro e ricordanza(da quasi ex calciatore) e staticità.

Rispondi
massimo

Domenica il Carpi senza 5 titolari ( nientemeno che Jelenic e Vano) , che culo la musica è proprio cambiata.
Massimo

Rispondi
fabio.pd

Sullo è stata una meteora: poche parole all’inizio, non si capiva come mai facevamo sempre risultato positivo (o di culo o di bravura….), pareva una rilevazione, poi….la navicella lanciata nello spazio è esplosa, caduta in verticale, sempre non si capiva come mai…..e pluff….non ha avuto nemmeno il tempo di comunicare…”Houston c’è un problema”…è stato silurato con decisione. Complimenti ai piani alti, zitti prima…zitti adesso, ma operativi con un buon livello di esecuzione. Sono contento per Mandorlini, forse questa scelta andava fatta all’inizio, sono contento per il mea culpa che ha recitato verso i tifosi padovani in riferimento a come ci ha lasciati in braghe di tela qualche anno fa…., sono contento per gli ultimi acquisti. L’unico appunto che farei…..mi piacerebbe non vedere più Baraye dentro la nostra area, è ottimo sulla fascia, non è un difensore. Forza Padova !!!

Rispondi
Stefano

E’ stasera è di titolari ne mancano 3 e non parlerei di culo in anticipo – quando abbiamo incontrato il Ravenna avevano ancora più assenti ma l’esito fu fatale – non credo che il carpi non abbia sostituti-

Rispondi
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

code