Non è fine agosto, è fine settembre. Non è già più estate, è autunno. Non è calcio d’agosto, è già calcio di settembre, nonostante sia solo Coppa Italia.
Padova-Breno è stata e non è stata contemporaneamente più cose. E’ stata la prima gara ufficiale della nuova stagione dei biancoscudati, ricca di incognite legate alla gestione di una pandemia. Non è stata una gara cui i tifosi hanno potuto assistere (e vederla dagli spalti senza il pubblico mi ha provocato una sensazione davvero orribile: ha ragione chi dice che il calcio, senza supporters, non è calcio).
Alla fine, però, conta davvero tanto averla vinta. Perché avevamo bisogno tutti di ricominciare con il piede giusto. Col sorriso. Col cuore più leggero. Vedendo pure dei bei gol. E Santini e Ronaldo ne hanno fatti due. Facendo sì che in bella luce ci siano finiti anche tutti i loro compagni.
Prima che la squadra scendesse in campo ho ricordato la vittoria contro il Rende grazie alla doppietta di Marcandella. Ma mi è anche venuta in mente la beffarda sconfitta del 2016 del Padova di Oscar Brevi contro il Seregno ai rigori. Sempre un avversario di serie D era, come stasera. Non c’è niente di scontato quando sei alla prima uscita e hai in squadra diverse novità.
Il successo è stato tutt’altro che scontato. E ha portato con sè la certezza che la società davvero si è impegnata per costruire una rosa di prim’ordine. Dovrà dimostrare di esserlo sul campo. Tentando di vincere anche la prossima. E quella dopo ancora. Il libro è ancora tutto da vivere. Ma la prima pagina scritta stasera fa venir voglia di continuare a leggere tutta la notte.
Domenica contro l’Imolese all’Euganeo, sciopero Aic permettendo, il secondo capitolo. Con l’assai più importante esordio in campionato.
Finalmente il blog è ripartito! Grazie Martina. E’ sempre importante ricominciare, sotto tutti i punti di vista. La squadra c’è, speriamo bene!!
il calcio senza tifosi è il niente travestito da nulla. specie in c dove i tifosi sono la squadra. il padova siamo noi.
ovviamente non ho guardato quella roba che si è giocata ieri.
quanto al padova andrà ai playoff, farà due turni massimo poi a casa. la rosa mi lascia molto perplesso.
Acp, non mi sembra proprio che la rosa del Padova debba lasciare perplessi, chissà quanti allenatori vorrebbero avere una lista di questo tipo, poi se vogliamo fare gli scaramantici va bene, ma i giocatori che ha a disposizione Mandorlini sono tutti di prim’ordine, quindi niente scuse. Semmai ci potrebbero essere troppi galli nel pollaio, ma se l’allenatore è capace, e qui si vedrà, non ci sono problemi, anzi sempre ricambi all’altezza.
Poi nemmeno io ho dato retta alla partita con il Breno ( squadra bassa classifica di serie D), e quindi non capisco tutto sto’ entusiasmo di aver vinto ( ci avrebbbe mancato altro!!) .
Massimo
O tutti o nessuno.
Questa porcheria che chiamate calcio e che con il calcio non ha niente a che fare ve la potete guardare e commentare serenamente voi.
Inutile parlare di mercato, tecnica, tattica, con una situazione del genere.
I maiali dell’AIC scioperassero per cose serie, tipo che il calcio senza tifo è meno di un videogame.
Chiudere tutto subito.
Meglio l’uovo oggi che la gallina domani….. intanto se ricomincia e subito con 3 punti perfavore!
Io penso che se ci dicessero che la città di Padova ha deciso di non iscrivere mai più una squadra ai campionati di calcio professionistici e/o dilettsntistici, chiunque sarebbe addolorato da una parte ma sollevato dall’altra. Soffrire sempre non è umano. Non se ne può più.
Tornando a noi io non credo nella poca passione di questa dirigenza. Possono essere onesti, generosi, professionali, bocconiani, esperti di finanza, ricchi ma non trasmettono nulla neppure alla squadra. Ed il responsabile maggiore è a mio avviso Boscolo Meneguolo, che non sta minimamente interpretando il ruolo di Presidente. Oughourlian prenda piuttosto una vecchia gloria che trasmetta IL FUOCO SACRO ai giocatori