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BASTA SCUSE

Dopo il pari di Imola ci siamo un po’ tutti sforzati di vedere il bicchiere mezzo pieno. Di dire che in fondo l’Imolese aveva fatto un solo tiro in porta, castigando i biancoscudati ben oltre i loro demeriti. Che non è facile giocare nel girone di ritorno contro certe squadre perché si mettono con 10 uomini dietro la linea della palla e ti risulta difficilissimo, quasi impossibile, trovare spazi per infilarti e andare a fare gol.

Sì, è vero, quando si passa il giro di boa e comincia la seconda parte della stagione, nessuno ti regala più niente. Anzi. Fai il triplo della fatica proprio contro le realtà di medio-bassa classifica che tirano fuori una componente agonistica aggiuntiva, ti si attaccano alle caviglie e ti impediscono di esprimerti secondo le tue qualità, che sono di gran lunga superiori. Ma non può questo diventare l’alibi del Padova. Sempre tirando in ballo l’Imolese, è riuscita a strappare in due partite, tra andata e ritorno, 4 punti agli uomini di Mandorlini, ma l’altro ieri, dopo appunto aver conquistato il pari contro i padovani, ha preso 3 reti dalla Virtus Verona, facendosene rifilare due dopo aver pareggiato.

Questo significa che torniamo sempre al solito discorso, ovvero che si tratta di un problema di atteggiamento. Il Padova, che di occasioni ne crea e non si può dire certo che abbia subito il gioco di Imolese e Fano, non riesce a mettere in campo fino in fondo la mentalità di chi vuole vincere il campionato. “E’ un problema di consapevolezza”, ha detto Gasbarro a fine gara oggi e sono d’accordo con lui.

Sì, certo, la sfortuna (l’infortunio di Paponi con Nicastro fuori causa dalla gara contro il Modena del 23 dicembre e dunque in tribuna) e gli episodi (l’errore del portiere Vannucchi, il gol annullato a Della Latta e l’espulsione di Santini) sono stati protagonisti anche contro il Fano e purtroppo hanno contribuito non poco a far pendere la bilancia verso il secondo pari deludente di fila. Ma una squadra che vuole vincere il campionato (e attenzione: sto usando la parola VUOLE, non DEVE, perché quella di arrivare primi è innanzitutto la volontà dei giocatori, prima che la pretesa dei tifosi) va oltre. Non si aggrappa a quello che non è girato per il verso giusto. Cerca piuttosto qualunque appiglio tecnico, tattico, caratteriale e nervoso per superare tutti gli ostacoli. Anche quelli più alti.

Penso che il direttore sportivo Sogliano abbia messo a disposizione dell’allenatore una rosa completa e molto competitiva in tutti i reparti. A maggior ragione se domani, come sembra, arriverà Cissè dal Cittadella. Lo stesso Mandorlini, alla vigilia della sfida col Fano, ha detto di essere felice delle operazioni compiute perché hanno aggiunto qualità ed esperienza. E tiriamole fuori allora questa qualità e questa esperienza. Contro il Modena, contro il Perugia e contro il Sudtirol, ma anche contro il Fano e l’Imolese. Non si possono più lasciare per strada punti così pesanti.

14 commenti - 1.683 visite Commenta

Tifoso a 1/2

Incredibile cosa è successo tra Imolese e Fano tra andata e ritorno… non averne vinta nemmeno una dopo quanto è successo non si riesce a commentare. Ad occasioni create/subite erano tutte gare da 3-0. La cosa che tiene su di morale che la partita di ieri in altri tempi la avresti persa al 100% per come era nata. Vabbè, mi auguro di aver pagato dazio fino a fine campionato in termini si sfiga. Ora ci sono tre step di fronte e alla fine di ciascuno si possono tirare un po’ le somme e vedere chi tiene botta tra le concorrenti:
1) da oggi 5 partite ogni 3/4 giorni con il calendario alla mano più semplice di Perugia, Modena, Krukki, Cesena e Samb e “teoricamente” buono per allungare (nella normalità mi aspetterei di trovarmi a +3/+4 dal secondo posto);
2) da lì abbiamo in serie SudTirol, Cesena, Verona e Perugia (e da qui almeno una verrà buttata fuori dalla corsa);
3) dopo Perugia il rush finale
Vediamo come andrà, questo è un anno troppo importante per salire

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Tifoso a 1/2

Sulla rottura di Paponi dopo 17 minuti e sul rosso (correttamente) preso. Vista l’inerzia che si era creata, il goal del 2-1 non era così improbabile arrivasse. Il nostro goal preso su passaggio in alzata volley del portiere (nell’unica azione subita nel primo tempo) diciamo che si è compensata sulla rete che abbiamo segnato. In una partita “non sfigata” loro non avrebbero mai segnato, noi si

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Principe

davvero triste osservare che la storia non insegna niente. ammassare giocatori bravi e di prestigio non è garanzia di vittoria, anzi è quasi certezza di sfasciare l’equilibrio della squadra. era successo con ruopolo cacia hellenius ecc, milanetto italiano ecc. Oggi abbiamo 4 punte centrali per una maglia, beretta zero presenze e adesso va via e arriva cissè, paponi sfortuna mai vista, nicastro e anche santini, preferito inspiegabilmente a biasci. la scenetta sulla punizione nel secondo tempo è drammatica, davvero drammatica. siparietto finale con kresic no comment. non so se mandorlini ha colpe, sicuramente però o cambiamo oggi stesso o ci troviamo settimi/ottavi tra un mese con lo spogliatoio disintegrato

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fabio.pd

io sono stufo di vedere i soliti leziosismi, passaggi accademici, i ripetuti colpi di tacco….tutta fuffa…. dal novantesimo al novantaquattesimo, per ben 2 volte, la palla è stata lasciata uscire volutamente dal difensore a fondo campo e Vannucchi con calma l’ha rinviata: prova provata che c’è gente che si accontenta. Io NO ! se fossimo una squadra scarsa, va bene….ma quest’anno il PADOVA è da promozione, sulla carta, mentre sul campo sta sprecando inutilmente munizioni, occasioni che non torneranno più perchè non esiste il ritorno del ritorno. Se ci fossero stati i tifosi presenti ieri allo stadio…..il coro sarebbe stato di undici leoni!!! complimenti a Halfredson che ha dato il meglio, Santini ha rovinato tutta la sua prestazione positiva con quel tuffo davanti all’arbitro,…..Mi piacerebbe sentire qualche voce proveniente dai piani alti, magari dalla tromba delle scale. Sveglia!!

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Stefano

Se si riguardano con calma le ns azioni in attacco (non parlo di ieri – praticamente sempre ) nelle partite in cui il gioco dobbiamo farlo noi , sembriamo le vecchie piste per automobiline polistil (chiedo scusa ai giovani ……) …. insomma ci muoviamo su un percorso segnato : in2 esterni fanno sempre e solo quello come se fossero nella corsia di una piscina : se sovrapponiamo 10 partite sempre e solo quello ….. credo francamente ci manchi imprevedibilità – poi, ovvio , servono anche le altre componenti ……

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fabio.pd

esatto! è uno schema provato di continuo, ma se esci dal seminato la persona si perde….e passa indietro il pallone. Ma il vero problema è che il gioco diventa soporifero. Ieri sera mi sono tornati in mente i momenti clou delle partite giocate alla domenica pomeriggio all’Appiani…l’ultimo quarto d’ora in cui si doveva vincere…le azioni di attacco dei Simonini….. dei Galderisi…. dei Montrone, respiravamo in curva l’ansia con loro fino al classico goal dell’ultimo minuto dopo avere pressato allo sfinimento la difesa avversaria,……altri tempi ?? ieri l’unico momento in cui si è premuto sull’acceleratore è stato poco prima e poco dopo il momento del gol del pareggio, poi le acque si sono nuovamente calmate…sperando in un rigore….sperando nella torre Kresic……..Un pensiero a Dino Maschera…che ha fatto grande la Trenfor…….che bei tempi…….e poi tutti da Nini per la cioccolata calda……

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antonio

NN CI SIAMO ,PER UN CAMPIONATO DOVE CI SI DIVERTE A VINCERE OGNI TANTO VA BENE COME STIAMO FACENDO ORA,MA PER SALIRE IN B ,CI VUOLE ALTRO,PURTROPPO NN SIAMO MAI PRONTI E SI ACCAMPANO SEMPRE POST SCUSE CHE NN HANNO PIU ALIBI,ANCHE MA NDORLINI SPESSO PARE NN INFONDA SICUREZZA CERTEZZE E CATTIVVERIA ALLA SQUADRA,PECCATO PERCHE QUEST ANNO SI POTREBBE FARE…..

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francescosolesino

io mi domando che senso ha comprare un altro portiere che ne abbiamo gia 5 in rosa merelli burigana voltan vannucchi e dini e poi prendiamo sempre giocatori esperti in lega pro ci vuole gente che corre mi pare che in campo camminiamo

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Pietro Smaniotto

Pure il Modena, miglior difesa, miglior tutto ascoltando il parere di chi non capisce niente di calcio, ha iniziato la sua parabola discendente con due bei ceffoni, il Perugia mi fa paura come un lattante che urla. Leggo e rileggo la nuova rosa del Padova e m i chiedo ma cosa ci fà questa squadra in Lega Pro, bastano tre nomi per vincere Rossettini, Ronaldo, Biasci ora pure Chiricò, ma scherziamo, quanto ci scommettiamo che nel 2021/22 giocheremo in Serie B?

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Sandro 1975

Bene…. con la squadra di Prinicipini messa in piedi, ci vuole un grande Re. Lo abbiamo? SI? Allora si continui con Mandorlini altrimenti ciao e arrivederci.
Questi 4 punti buttati via al vento devono servire da lezione per prendere finalmente in mano il nostro destino, altrimenti vedremo il solito copione già visto con l’aggravante di aver speso più di tutti.
E’ dall’eliminazione dai ragazzini della Juve U23 che sentiamo solo scuse imbarazzanti a tutti i livelli. B A S T A.
MENTALITA’ VINCENTE DA GUERRIERI! AVANTI SCUDATI.

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Patrick

Quindi secondo questo ELEMENTARE ragionamento da esperto del football,dipende solo dall’ ALLENATORE se andremo su o no.
io mi chiedo se il padovano è in grado almeno una volta di elevarsi dalla mediocrita’ sportiva che lo attanaglia da generazioni (perche tra due anni sono 2 anni di A negli ultimi 60 anni) e la smette di ragionare da saccente, da quello che si rifugia sempre nella teoria piu’ semplice e piu comoda.
Il calcio non è una scienza scritta, mai lo è stata.
Ora da una settimana si punta il dito contro il Mr, che io non ho nessun interesse nel difendere.
In questa realta’ ci vuole sempre un capro espiatorio da mettere al muro, che sia un vannucchi o un mandorlini di turno.
Le cose non vanno su binari prestabiliti, seguiamo uno sport a tratti indecifrabile ed imprevedibile fortunatamente e trovo patetico pensare di avere una ferrari ORA e dare ordini al mandorlini di turno, stabilendo che dipende solo da lui. Scene gia’ viste da queste parti….
Per me ha molte piu colpe un Ronaldo che gioca da solo da quando è tornato a Padova, si è visto palesemente anche l’ altro giorno, che un vannucchi. con i suoi limiti. Perche’ quando sei collettivo non ti ferma nessuno e si è visto in varie occasioni quest’anno e quel regista, mentalmente involuto per quanto mi riguarda, tende spesso a non comprendere quest’ aspetto, al netto dei colpi che ha espresso in qualche occasione, ma che guarda caso lo relegano, frustrato, in terza serie, al tramonto di una carriera di basso lignaggio….
Smettiamola di darci risposte preconfezionate, qui nn c’è Edel o Barile, che cercano solo di stuzzicare polemicamente la piazza, senza passione per i colori scudati.
E’ il momento di stare uniti e fare squadra.

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Enrico M.

Io non vedo un’idea di squadra, dalle scelte di mercato alle scelte dell’allenatore, fino all’atteggiamento dei singoli.
Mercato: lo stile rischia di diventare la “collezione di figurine”. Probabilmente non vedo io l’idea (non conosco tutti i singoli nuovi arrivati), ma il timore è di continuare a comprare e vendere senza un vero incremento di qualità. Vedremo.
Allenatore: abbiamo imparato negli anni che la voglia di stupire è spesso il primo passo verso la confusione. Perché Santini prima punta? Ha funzionato una volta in condizioni molto particolari, ora, per altro con nuove alternative a disposizione, sa di ostinazione e voglia di dimostrare qualcosa. Mister, dimostriamo qualcosa vincendo il campionato. Questo è quello che conta.
Giocatori: ancora Santini. Giocatore che per altro, impiegato nel suo ruolo, reputo buono. Ma come possiamo buttare la partita con una simulazione senza senso come la sua? Non è la prima volta che qualcuno “perde la testa”, segno che probabilmente manca un po’ di umiltà e capacità di gestirsi.

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