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UNA RINASCITA IN TUTTI I SENSI

Iniziare il campionato con 3 vittorie di fila, 9 gol realizzati e 1 solo gol preso è roba da mandare in visibilio anche il tifoso più pessimista. E a Padova sappiamo che ce ne sono tanti cui basta un gol preso con mezza disattenzione o un pareggio contro una squadra sulla carta più debole per iniziare a mugugnare e a pronunciare la fatidica frase: “Ecco, siamo alle solite. E’ il solito Padova”.
Stavolta credo che si possa razionalmente ed emozionalmente iniziare a fidarsi di questa squadra. E non solo (anche se sono importanti) per i 3 successi nelle prime tre giornate ma per come sono arrivati: il primo a Meda di rabbia pura, il secondo con la Pergolettese di rimonta, il terzo a Legnago con la consapevolezza di essere tornati una squadra in grado di fare molto male. Una squadra che senz’altro qualche partita la perderà, che senz’altro incapperà in qualche giornata storta come può capitare a tutti, che senz’altro qualche volta uscirà dal campo senza portare a casa il risultato sperato ma che sarà sempre in grado di dare tutto e di meritarsi dunque gli applausi di chi è andato a vederla.

Tutti i protagonisti di questo avvio di stagione stanno facendo la loro parte alla grande. In primis l’allenatore Massimo Pavanel: il tecnico di Portogruaro ha mostrato una sensibilità pazzesca entrando in punta di piedi e con la massima umiltà in uno spogliatoio moralmente a terra, rigenerando uno per uno tutti quelli che, loro malgrado, si sono ritrovati in difficoltà nell’ultima parte della passata stagione, culminata con la finale persa ad Alessandria. Il primo cui Pavanel ha dato fiducia è stato il portiere Vannucchi, partito titolare, dopo che l’anno scorso era stato sostituito da Dini nel rush finale. Poi è toccato a Valentini, l’anno scorso finito in prestito al Vicenza a gennaio, e ora perno fondamentale della difesa, in seguito a Biasci, che è tornato a far prestazione e gol in una posizione del campo a lui congeniale. L’ultimo (per ora) a beneficiare della cura è stato Nicastro autore della doppietta di Legnago, ma sappiamo già che il prossimo a recuperare il sorriso dopo mesi durissimi per il rigore sbagliato in finale sarà Gasbarro che ha rivisto il campo nei minuti conclusivi della sfida del “Sandrini”e può tornare davvero ad essere un punto di riferimento lì dietro. E che dopo Gasbarro ci sarà Santini che finalmente può rientrare dopo 10 giornate di squalifica.

Oltre a restituire fiducia ai “vecchi”, Pavanel è stato bravo a far sentire immediatamente parte del progetto anche i “nuovi”. Ceravolo appena entrato ha fatto bene, Terrani idem, Settembrini e Busellato sono usciti a testa alta quando sono stati chiamati in causa, Kirwan è già andato a segno. Ecco dunque gli ingredienti di una rinascita in tutti i sensi che sta portando il Padova a diventare una squadra non solo di qualità come già era l’anno scorso ma anche forte, unita, consapevole. Saranno queste ultime caratteristiche a fare sì che l’epilogo, stavolta, sia quello giusto.

Intanto sotto con la sfida bis col Legnago in Coppa domani sera alle 20 all’Euganeo, occasione senz’altro ghiotta per rivedere in campo proprio Santini ma anche tra i pali il neo acquisto Antonio Donnarumma.

14 commenti - 1.744 visite Commenta

Enrico M.

Troppo presto per trarre conclusioni su questa squadra.
Aspettiamo una decina di partite e di giocare almeno un Big match e poi potremo valutare. Tre partite non sono niente.
Avanti Scudati, a testa bassa, con umiltà, senza sentirsi già “guariti”.

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LucaPd

Meglio partire bene per carità, ma è ancora troppo presto..anche con Sullo eravamo partiti a bomba(certo pur vincendo le sensazioni erano diverse). Personalmente aspetto sempre le prime 10 partite prima di fare un piccolo bilancio..

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Patrick

Eccolo, il solito errore da provincialotti…..dare gia’ per scontata la vittoria, l’ epilogo della stagione.
è incredbiile, sembra proprio che a voi giornalisti locali paghino a chi la spara piu’ grossa, non riuscite a farne a meno.
Sentenziare gia’ che l’ epilogo sara’ quello è incredibile, una lezione mai imparata, mai.
e veniamo dalle lacrime e le bestemmie di Alessandria di 3 mesi fa. per quanto mi riguarda ancora freschissime, perche’ nn mi bastano 3 vittorie contro paesini di m.. a farmi passare quella nausea.
bravi, applausi, ma fatevi qualche domanda ogni tanto.
oppure unitevi a borile e fate polemiche da cottolengo come ieri sera dove cercavano di comprendere le presunte offese di colella nei confronti di mandorlini o il chirico’ che non la passa ai compagni….povera realta’ padovana…..

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Lacoste76

Stavolta quoto ogni parola di Patrick. Questo, l’ho già scritto DEVE essere l’anno del silenzio, dell’asso mi l’azione del dolore, della non critica perché comunque si lotta e si spera; l’azzeramento dei proclami e dell’ottimismo anche cauto; l’azzeramento delle polemiche sterili e tendenziose, l’azzeramento dell ricerca del consenso mediatico.

Solo serenità e rispetto per la squadra ed i tifosi, quelli veri, che soffrono ancora come cani e fanno fatica solo a parlarne del calcio Padova.

Troppe le scorie delle due passate stagioni per mantenere linee di squilibrio psicologico fatto di regolari alternanze di entusiasmo e frustrazione.

Un bel tacer…in questo caso…non s’è mai detto

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Principe

ma perchè passate le ultime sere d’estate chiusi in casa a guardare borile?
ogni informazione sul padova sta su padovagoal o padovasport, per il resto c’è lo stadio una volta alla settimana
davvero siete curiosi della polemica di turno di borile?

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Patrick

E perche tu perdi 5 minuti sacri a scrivere codesta stronzata?
Io non guardo Borile, ma seguo determinati ospiti che possono interessarmi come nel caso di Sean ieri sera. Se poi il palinsesto padovano è questo facciamo un discorso diverso, visto che su telenuovo bisogna inginocchiarsi allo strapotere gialloblu e ritagliarsi uno spazietto all’ interno del loro programma, con editoriali di presunti lottatori di sumo scaligeri che sanno tutto loro (anche se ogni tanto c’ azzeccano….), alternative non ne esistono….
this is padova ahime’…
ps. nessuno è felice e contesta questo approccio iniziale e neppure il buon impatto di pavanel, ma da qui a sentenziare come in questo editoriale ce ne corre…
il vate Edel ha troppi seguaci….

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filippo

iniziamo con il vincere domenica contro la banda degli onesti giuliani, capitanati dal lombrosiano Milanese e degnamente rappresentati dal pallavolista argentino
stanno già a -7, se perdono vanno a -10, con una partita da recuperare per carità…

ma la partita di domenica è crocevia proprio per eliminare una buona dose di scorie dell’anno passato e ristabilire un senso di giustizia, almeno all’interno dello spogliatoio, che per chi c’era lo scorso anno sarebbe un boost morale ineguagliabile

poi non è delitto dire che, al di là delle vittorie con le squadrette di paese, abbiamo in panchina un uomo umile, concentrato sul suo lavoro, e capace di fare i cambi quando servono con tempestività.

il resto verrà di conseguenza

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Stefano

Troppo presto per valutare .
Intanto domenica contro i “ladri” (perché oltre al LADRO con il 25 (che adesso ha il 9) non va dimenticata la furia agonistica contro di noi e il sud tirol e il,lassismo degli ultimi minuti a Perugia…..) conta vincere e……stare sul pezzo e sul….9 con la giusta concentrazione .
Del campionato oarleremo molto più avanti.
Adesso non conta . Siamo ormai vaccinati…… (per restare in tema ….)

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acp

70 minuti di difficoltà col legnago. quasi tutta la partita con la pergolettese. testa bassa e pedalare. che si può e si deve far meglio. io e padova meritiamo la B. anzi la pretendiamo.

il ternano nell’animo e il coccodrilletto che vanno d’amore e d’accordo. il covid ha proprio cambiato il mondo.

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