Avvio un po’ leggero. Il primo gol preso alla maledetta. La reazione veemente. La rimonta. Il sorpasso. Il rigore della possibile tranquillità sbagliato. La beffa finale. Tutto in 95′. Un campionario di episodi così ampio (e sfortunato) di solito si spalma in più partite, al Padova invece a Sesto San Giovanni è caduto addosso per intero in un unico match, con una pesantezza da mettere alla prova, a durissima prova, per la prima volta dall’inizio della stagione, la stima smisurata dell’ambiente nei confronti della squadra. Il primo ad alzare la mano e a dire: sì, abbiamo buttato via due punti e sbagliato tanto, troppo, è stato l’allenatore Massimo Pavanel, visibilmente provato a fine gara. Anche i tifosi, però, sono in questo momento toccati nel profondo dalle fragilità di una squadra che nelle prime giornate sembrava una corazzata inarrestabile e dalle certezze incrollabili. Il problema non è il pareggio in sé, che magari a fine anno potrebbe pure fare la differenza in positivo se questo punto sarà determinante per arrivare primi davanti a tutti gli altri, ma la dinamica assurda con cui è arrivato. Una squadra esperta e di qualità come il Padova non può permettersi di inanellare nella stessa gara una serie così lunga di cavolate. Non può prendere un gol come quello di Gattoni nel primo tempo, in cui due giocatori non chiudono sul cross e a centro area uno dei due centrali e il terzino sinistro fanno le belle statuine. Non può ribaltare il risultato a suo favore con determinazione, lasciando perfino per strada altre palle gol importanti, e poi farsi sfuggire l’occasione di chiudere la gara su calcio di rigore. Non può amministrare con fatica il 2-1 fino a una manciata di minuti dalla fine e poi incassare il 2-2 così. Facendosi infilare da un giocatore che arriva a tirare dopo aver ricevuto palla dal lancio lungo del suo portiere, superando senza affanno due biancoscudati e con Donnarumma in porta praticamente immobile. Troppi i difetti sfoderati tutti insieme in una trasferta che voleva dire molto dal punto di vista della continuità di risultati dopo il ritorno alla vittoria contro il Trento.
Il Sudtirol, la vera grande antagonista di questo campionato, non aspetta. Ha vinto contro il Piacenza 2-0 e si è portata a meno due dalla vetta con una partita ancora da recuperare, quella sospesa per impraticabilità di campo contro il Legnago. Il primato del Padova vacilla ed è arrivato il momento di difenderlo con le unghie e con i denti, di tenerselo stretto, a qualunque costo. Se il Padova fa il Padova il porto sarà sempre al sicuro. Ma occorre intervenire subito per apporre i correttivi che servono, per tornare ad esprimersi ai livelli che si addicono a una squadra che vuole vincere il campionato. Ora però. Subito. Perché poi non sia troppo tardi.
Sara perché dopo l’enorme delusione dello,scorso anno vedo ormai le streghe però e’ un fatto che qualsiasi punizione /cross / ecc mette apprensione …… dietro siamo veramente poco affidabili . Se poi aggiungiamo che il centrocampo e’ retto come interdizione dal solo saber non si può non essere preoccupati . Sarò anche prevenuto ma io lo squadrone non riesco proprio a vederlo …..
Ribadisco….la fortuna è che quest’anno c’è il nulla…vincerebbe questo campionato anche Mandorlini…certo è che per una squadra prima in classifica con ambizioni quasi certe di B non vedere un o stralcio di gioco, schemi e un po’ di gioco piacevole è una tristezza.
1. mandorlini l’ ha vinto il campionato l’ anno scorso e contro ben altre avversarie.
2. nessuno piu’ ora parla di corazzata? voi giornalisti non vi rendete conto di quanto incidete con le vostre sparate su questo ambiente..se riprendiamo un tuo editoriale di un mese fa viene da sorridere..ma era stato gia’ sottolineato
3. pavanel ha dimostrato di essere un codardo e per la terza volta si è messo a fare le barricate quando la partita si poteva gestire diversamente e contro avversari tutt’ altro che portentosi vedi sesto e seregno
4. il signor pavanel deve lasciare sino alla fine chirico’ soprattutto quando c’è da ripartire in contropiede e magari chiudere il match. regolarmente lo leva
5. incredbile il piazzaamento del padova sul pareggio sesto con tre dei nostri a pressare alti al limite dell’ area avversaria al 92′!!!! ma stiamo scherzando ?
6. le 3 giornate a terrani sono scandalose, ragazzo che va valorizzato e fatto giocare di piu. ha una bella testa
7. checche’ se ne dica l’ anno scorso abbiamo visto molte partite dove il padova ha giocato bene, per ora , esclusi un paio di match iniziali, il nulla. è comunque serie C e il bello conta relativamente.
8. basta scrivere che se il padova fa il padova non ce n’è per nessuno. basta. nn c’è nulla di scontato nel calcio e menchemeno in un girone così.
Ho visto un Pavanel molto abbattuto a fine match l’ altra sera…inquietante…
Io ho ancora molto amaro in bocca per come è finita lo scorso anno, per cui non mi abbatto nè mi esalto più. Il Padova mi ricorda Penelope….quando tesseva di giorno e disfava di notte……..
e nessuno die le colpe di donnarumma sui go, e immmobile in porta non si butta mai mai un uscita a stio punto meglio vannucchi
Che tristezza leggere “se il Padova fa il Padova”. Cara Martina se il Padova fa il Padova, arriva secondo o terzo o quarto. Il Padova è una squadra con limiti evidenti che trascina dallo scorso anno. Ha problemi storici (leggasi DNA) legati al suo ambiente. Ha il peso del fallimento dello scorso anno. Ha preso un portiere scarso, si è indebolito in difesa e rafforzato in attacco con l’ottimo Ceravolo.
La storia del girone facile è una cazzata. Può essere mediamente più facile ma hai un Sudtirol che è stato secondo per tutto lo scorso campionato che quest’anno è ancora più forte è ancora più solido. Ha preso un solo gol e non ha mai perso. Non ha pressioni ambientali, la stampa manco sa che c’è una squadra a Bolzano. Hanno una società ambiziosa, soldi ed un progetto di stadio gioiello.
Il Sudtirol è attualmente NETTAMENTE FAVORITO ed il Padova per impensierirlo NON DEVE FARE IL PADOVA MA MIGLIORARSI, cosa alquanto difficile con la mentalità mediocre sfoggiata finora.
I tifosi del Padova, ULTRAS IN TESTA, vanno SANTIFICATI per passione e costanza perché da 20 anni siamo la barzelletta del Veneto mentre a Venezia vincono con la Fiorentina in un Penzo gioiello.
Basta cazzate sui tifosi e basta cazzate sul Padova favorito.
sono perfettamente d’accordo questo padova deve giocare con gli attributi e con la testa. in fin dei conti godono di super stipendi e fanno una vita da star,altro che in fabbrica. come portiere mettiamo per un po’ di tempo Donnarumma ad aiutare la consorte nel gestire l’ultimo nato e vediamo vannucchi. cosi’ NON si va da nessuna parte.
Il pavido Pavanel ha fatto la stessa scelta tre volte di fila, se non consideriamo Lecco dove stavamo perdendo e non poteva, ovvero mettere la difesa a 3 per proteggersi.
Risultato: pareggio col Seregno negli ultimi minuti, goal al 91 con il Trento e sconfitta schivata per pura buona sorte al 95, goal al 91 a Sesto. In totale 7 goal subiti nelle ultime 4 gare.
O si cambia mentalità o si cambia allenatore.
Il SudTirol vince a Mantova al 90simo su calcio d’angolo e ancora una volta non incassa goal (e nemmeno rischia). Nel primo tempo si mangiano un goal allucinante a porta vuota ma la superiorità numerica per quasi tutta la ripresa è figlia di un’espulsione ridicola causata da un fallo di mani assolutamente involontario da parte del giocatore mantovano. Questi falli di mano “moderni” a mio avviso stanno rovinando il calcio, visto che provocano rigori e decisioni pesanti che determinano le partite. I calciatori sono esseri umani e non omini del calcio-balilla senza braccia…
Questa sera a Salò vedremo di che pasta è fatto veramente il nostro Padova. In caso di mancata vittoria i crucchi andrebbero a +3 considerata la partita da recuperare (che dò per vinta) e le cose si farebbero alquanto difficili per i nostri “fragili” beniamini.
Per carità di patria, almeno risparmiamoci le vedove di Mandorlini.
L’anno scorso da gennaio in poi ne abbiamo vinte una marea solo ed esclusivamente grazie alla giocata di Chiricò o di Ronaldo, per non parlare di come il mandorla ha perso la trebisonda dopo Modena.
Quest’anno come ha scritto Lacoste abbiamo rinforzato MOLTO l’attacco e indebolito MOLTISSIMO la difesa, prendendo un portiere che non giocava da 4 anni .
Valentini in panchina e Gasbarro titolare per carità.
Pavanel sta facendo incazzare tutti con il suo atteggiamento conservatore, intanto il SudTirol va avanti come un carroarmato e solo chi non segue la serie C può pensare che il Padova sia favorito.
I tifosi che ancora seguono questa squadra disgraziata andrebbero onorati e ringraziati, soprattutto quelli che andranno stasera in quel campo maledetto che è Salò.
Aggiungo un’altra cosa: l’anno scorso abbiamo perso il campionato non tanto con il mani di Trieste o con gli schiaffoni presi tra Matelica, Imolese e Fano, ma nel momento esatto in cui Mandorlini dopo la debacle di Modena non è stato ringraziato e accompagnato alla porta. Non importa se i senatori lo difendessero, andava fatto. Sono certo che la nostra seria società abbia imparato la lezione.
La corrazzata è diventata il Titanic. Ora giù con gli editoriali dello stile “eh però era da un po’ che si sentivano scricchiolii. Questo allenatore (fino a qualche settimana fa una specie di guru) manca di esperienza e di polso. Sogliano (fino a ieri un semidio) ha messo insieme una collezione di figurine e non ha avuto il coraggio di voltare pagina dopo lo scorso anno”. Dai, vai con quelli che il giorno dopo l’avevano sempre detto. E poi alle prossime due vittorie di fila si torna a parlare di marcia trionfale.
Un film visto troppe volte che sa di farsa. Nausea.
La prima cosa da fare per la squadra è togliersi di dosso la depressione in cui si è immersa da qualche partita non sarà facile, ci vorrebbe una scossa ma non vedo in Pavanel l’uomo che riesca a darla. C’è un problema di impostazione di messa in campo dei giocatori, una mancanza di finalizzazione, una manovra di gioco macchinosa e sterile. Ma sopratutto manca la convinzione e bisogna ritrovarla al piu presto sennò rischiamo di non staccare neppure il biglietto della lotteria dei playoff
L’intervista di Pavanel nel post gara mi ha lasciato addosso molta molta tristezza, più che rabbia. Evidentemente la squadra non lo segue o, come ha spiegato lui stesso, paga la differenza di pressione tra Salò e questa disgraziata piazza che per qualche oscuro motivo pretende palcoscenici migliori.
Per il resto la solita schizofrenia, Edel che si augurava l’acquisto di Carraro come terzo regista in rosa, Borile che gongolava, Chiricò e Ronaldo a testa bassissima.
Credo che i giocatori si siano resi conto di aver sottovalutato la difficoltà di questo girone dopo le prime giornate e adesso si raddrizzeranno. Paradossalmente questo schiaffo potrebbe far bene.
Il presidente ha impostato un programma triennale, il primo anno perso per la scommessa Sullo, il secondo è anadata come è andata, il terzo rafforziamo l’attacco (perché Moro è stato dato via?) E indeboliamo la difesa. Rossettini forse sarebbe servito ancora. Tutto questo è opera del nostro ds. Forse sarebbe meglio se andasse a Genova
ieri sera vista la partita ( su rai sport) mi sono reso conto quanto è meglio andare a vedere una partita di seconda categoria.
massimo