La vittoria contro l’AlbinoLeffe in campionato, seguita dal successo in Coppa Italia contro l’Entella, ha restituito al Padova la serenità che aveva perduto dopo il mezzo passo falso di Sesto San Giovanni e il passo falso intero di Salò. Non sono solo i 3 punti ad aver rimesso i biancoscudati in riga dopo il primo sbandamento di stagione, quanto l’atteggiamento. I famosi segnali positivi che tutti volevano vedere ed in effetti hanno visto. A me personalmente ha colpito la corsa di Cosimo Chiricò verso la panchina a braccia allargate subito dopo che aveva incastonato la prima perla di giornata sotto l’incrocio dei pali: l’esterno brindisino ha voluto dimostrare che la voglia di essere gruppo, di fare la corsa in più per il compagno, di sacrificarsi, di correre c’è in lui come in tutti gli altri e che tutta la squadra è in sintonia con il suo allenatore.
Già, Massimo Pavanel. Non deve aver dormito molte ore nelle due settimane che hanno preceduto la sfida all’AlbinoLeffe. Gli è cascata addosso la prima crisi da gestire (ed è normale che capiti, nell’arco di un campionato lungo 38 giornate, un momento no, anzi pure più di uno) ma non solo quella: l’allenatore del Padova si è ritrovato a dover gestire anche la negatività e le critiche della piazza ancora figlie dell’amaro epilogo della passata stagione più che del momento attuale. Devo dire che questo primo esame l’ha superato bene, ritrovando immediatamente l’equilibrio e la coerenza che di lui ci hanno colpito fin dal suo primo giorno all’ombra del Santo.
“Io vivo il mio lavoro con passione – ha detto – più che andare a letto pensando al Padova e risvegliarmi pensando al Padova non so cosa potrei fare”. Un messaggio che rasenta la dichiarazione d’amore, direi. Ecco, questo mi piacerebbe che la Padova del pallone lo recepisse, scrollandosi di dosso i fantasmi della passata stagione che ancora aleggiano. Questo allenatore e questi giocatori davvero ci stanno mettendo anima e cuore perché loro per primi vogliono cancellare dalla memoria e dal cuore quello che è successo l’anno scorso e raggiungere il traguardo della serie B mancato per ben due volte.
Capiterà ancora che sbagliamo una partita, che ne leggiamo male un’altra, che Pavanel fa giocare uno piuttosto che un altro, magari in quel momento più in forma, che pareggiamo invece che vincere, che perdiamo invece che pareggiare. Ma non dobbiamo commettere l’errore di arrivare subito alle conclusioni più affrettate, chiedendo decisioni drastiche e improvvisi cambi di rotta della società. Non adesso perlomeno. E’ ancora tempo di lasciare tempo. E serenità soprattutto a chi sta lavorando per raggiungere l’obiettivo massimo.
Siamo ormai a un terzo del campionato e l’andamento in termini di punti è sulla linea dello scorso campionato (che tengo in considerazione unicamente per i numeri); la differenza in negativo è che prendiamo più goal (troppi e alcuni veramente vergognosi), in positivo è che abbiamo vinto 3 su 5 incontri con le prime 7 in classifica; lo scorso anno abbiamo fatto in totale 5 vinte su 14; vediamo se confermeremo il trend con le prime, se sarà così avremo speranze per fare una bella annata. Tra una decina di giornate vedremo anche quali saranno le squadre che usciranno fuori per potenzialmente puntare in alto.
Piccola postilla per il nuovo blog, sempre ringraziando per l’ospitalità ovviamente, non riesco ad usufruirne in modo agile, sia in fase di consultazione che in fase di visualizzazione commenti è meno immediato, spiace perchè con se sei con lo smartphone un po’ in velocità ti passa la voglia di scrivere. La velocità di aggiornamento dei contenuti infine non aiuta, manca veramente un luogo idoneo dove i pochi esemplari di panda rimasti, possano conversare in modo riconosciuto e differente dai social. Manca, ma veramente tanto.
Forza Padova!
i fumosi segnali
L’ho scritto dopo la disgraziata rete subita a sesto . Lo confermo oggi . Non ci siamo proprio .
Non si percepisce alcun miglioramento a nessun livello . Tra un po’ Ceravolo lì in mezzo andrà in depressione , 2 palle in una intera partita . Ritmi lenti , sempre la solita giocata ….. onestamente non si vede sia possibile uscire da questa situazione . Ricordo come giocava la Reggina con Toscano allenatore (e’ un esempio ma rende l’idea )…… qui siamo completamente fuori fase . Sinceramente con una sosta di 10 gg a causa della partita con la juve 23 che salta, tenterei con il cambio dell’allenatore altrimenti continueremo a leggere di “volontà di lavorare ” ecc ecc ecc ma ….. non se ne uscirà mai .