Ha ascoltato attentamente. Ha elaborato tutto quel che è stato detto sulla visita lampo del patron Joseph Oughourlian e ha deciso che il dibattito non poteva passargli sopra la testa senza colpo ferire. Ha chiesto di poter dire la sua sull’argomento, soprattutto nella parte in cui il proprietario del Padova ha espresso il suo disappunto nei confronti della decisione della tifoseria organizzata di continuare a boicottare l’Euganeo nonostante gli importantissimi risultati portati a casa dalla squadra, e l’ha espressa. Appellandosi al buonsenso, ma anche al suo sentimento nei confronti della piazza, che nel corso di questi sette mesi da allenatore biancoscudato è cresciuto dentro di lui, fino a fargli dire che se ne sta innamorando.
Il campo era senz’altro “difficile da praticare” (e da questa consapevolezza la battuta iniziale: “Metterò le scarpe da 6”, riferendosi ai tacchetti che si usano in partita quando il terreno di gioco è scivoloso) ma Matteo Andreoletti non si è tirato indietro. Anzi. Come sempre fa anche quando parla della squadra e della partita che andrà ad affrontare, l’allenatore è stato diretto, fermo, comunicativo, invitando tutte le parti in causa a fare qualcosa in direzione del bene del Padova.
Andreoletti ha ragione quando dice che le due estremità (ovvero la proprietà da una parte e gli ultras dall’altra) sono in questo momento molto lontane e non si è erto a difensore di nessuna delle due. Ha però chiesto a tutte le persone che si trovano in mezzo alle due “contendenti” di adoperarsi per tentare un riavvicinamento, non per rendere ancora più siderale la distanza che già è grande e, al momento, insanabile. E per primo ha fatto qualcosa nel momento in cui ne ha avuta l’opportunità, nei nostri studi, dicendo che i tifosi mancano alla squadra e che vincere il campionato è importante sì ma ancora più fondamentale per il Padova è riportare il suo popolo allo stadio. Come a dire: fin qui il cammino è stato straordinario e abbiamo lavorato tanto tutti perché potesse esserlo, ma senza i nostri tifosi all’Euganeo è stata tanto più dura di quel che poteva essere se invece avessimo avuto il loro importantissimo sostegno anche in casa oltre che in trasferta, come è sempre stato.
All’appello di cuore fatto nel giorno del suo insediamento a metà luglio dell’anno scorso (“Speriamo di riportare i nostri tifosi allo stadio attraverso le belle prestazioni”, aveva detto più o meno) Andreoletti ha dunque aggiunto la sostanza e la consapevolezza di chi, in questi mesi, si è reso conto che la situazione parte da lontano, analizzandone la grande complessità con estrema lucidità. Sta a tutti i destinatari ora provare a elaborare quel che ha detto lui, dopo che il mister ha elaborato quel che è successo e ci ha messo la faccia, lanciando un messaggio forte e chiaro. Prima di ributtarsi anima e cuore, come è giusto che sia, nel lavoro per cui è stato chiamato a Padova e che ha svolto finora al massimo, sempre: allenare, scegliere ogni domenica la miglior formazione possibile e provare a vincere il campionato.
La perplessità di Andreoletti è legittima, d’altronde nessuno al mondo, al di fuori di chi frequenta l’euganeo da 30 anni, può lontanamente immaginare lo schifo che provano i tifosi padovani
Ma la passione di questa piazza umiliata, derisa, sconfitta più e più volte, è ardua a morire come dimostrano i continui sold out ovunque.
Fiducia, competenza, passione, altruismo, trasparenza, collante…..questo per me è Andreoletti. Teniamocelo ben stretto. Persona seria che non si lascia influenzare dalle dispute tra le due “estremità”………., anche tre. Il mio timore è che non accada come ai “due capponi di Renzo” (dei Promessi Sposi), che litigavano tra loro mentre venivano portati al macello!
Andreoletti sta dimostrando di essere un grande allenatore. Siamo fortunati! La proprietà bisogna rispettarla. Altrimenti potremmo ritrovarci in terza categoria. I tifosi dissenzienti se la prendano con l’amministrazione comunale che ne combina di tutti i colori facendo ricadere le colpe sui tecnici costretti ad ascoltare le stupidaggini di chi li comanda (leggi Assessori). Poi il sindaco definisce bizzarro Ougourlian e continua sulla sua iniqua strada. I tifosi dissenzienti se la prendono con il direttore sportivo e lì dimostrano di capire poco delle dinamiche aziendali ed economiche. Cari tifosi dimostrate di essere più intelligenti di un”amministrazione poco capace se non per nulla capace. Lo stadio fa schifo da 30 anni non da quest’anno…scusatemi dove eravate prima…forse alcuni dovevano ancora nascere. Forza e forza Padova!
A questo punto tenterei un’altra strada, che è già stata intrapresa perchè ogni settimana vedo sempre più gente allo stadio e sempre più rumorosa per quanto possibile; ci sono centinaia di bambini che intonano i cori e a cui Spagnoli ha giustamente dedicato il gol (il penultimo prima di Vicenza). Valorizziamo loro, la società cerchi in tutti i modi di agevolare l’entrata di nuovi tifosi o i “vecchi ” non ultras che si sono disaffezionati dopo le ultime cocenti delusioni. L’anno prossimo siamo allo stesso punto perchè la curva non sarà pronta, allora inventiamoci qualcosa senza continuare a pregare gli ultras di tornare allo stadio; che stiano fuori anche perchè a lavori ultimati potrebbero sempre dire che gli sta sulle balle Mirabelli e quindi continuano la protesta, oppure gli sta sulle balle Hogourlian e quindi finchè non ci sarà un imprenditore padovano non entrano….siamo a questi livelli….. quindi io li lascerei andare e punterei su nuove generazioni in tutti i modi possibili
Nonostante quello che si dice in giro se la curva fosse ultimata gli ultras sarebbero dentro. Magari contestando la società o i dirigenti, ma proprio per lo spirito ultras lo stadio non si diserta.
Questa situazione assurda è creata dalla scelta scellerata di questa amministrazione.
Se è così è ancora più assurdo, che colpa ne ha la società se la curva non è pronta? in ogni caso l’ultimo striscione (joseph semo quei bianchi) non lascia molte interpretazioni…ce l’hanno direttamente anche con la società.
il concetto è che non si può mai stare tranquilli, per una volta che abbiamo uno squadrone, che c’è la possibilità di crescere, che c’è un proprietario che sembra possa investire nel lungo termine…niente. Poi qualcuno potrebbe preferire una squadra in D con tutti padovani che giocano all’arcella , ok che se la fondino (come hanno fatto a manchester, almeno così leggevo stamattina)
Riporto l’articolo che avevo postato nel post precedente.
https://www.tifopadova.it/cuore-scudato/editoriali/isoliamoci-dal-resto-concentriamoci-sullobiettivo/?fbclid=IwY2xjawIr9TBleHRuA2FlbQIxMQABHYgeaSg3rbELfM1uIT9qaBZ7YBRMrFhLHGHts-Qwb_z2RH5qi0xdAQ6hhw_aem_2OonpF0C6rqgT2K5VZNWwA
In questo momento come dice il mister e come sottolineato da Martina bisogna stemperare i toni e chi può cercare di far da mediatore tra società e tifosi, lasciando da parte il comune che ormai non merita nemmeno più un minimo di considerazione.
La posta in palio quest’anno è troppo alta, e un malaugurato fallimento porterebbe a conseguenze catastrofiche a livello di tifo e seguito questa volta.
Sostengo da molto che dovrebbe essere la società a fare il primo passo, ma anche da parte dei tifosi ci dovrebbe essere quell’apertura per accettarlo il primo passo.
Sono d’accordo con te Martina. Andreoletti si rivela ancora una volta una persona intelligente ed equilibrata nelle sue affermazioni. Sono molto d’accordo con quanto da lui affermato e l’ho anche ribadito poco tempo fa: se le parti sono troppo distanti, così come avviene in altri contesti ben più seri, è necessario che qualcuno si proponga nel ruolo di mediatore e trovi i punti di interesse comune per fare convergere le parti. Invece quello che vediamo da parte di chi potrebbe farlo (ennesima riprova lunedì sera) è assistere ad una strumentalizzazione della vicenda per dare contro a chi la pensa diversamente.
Questa situazione è una sofferenza e delusione immane. Si sta acuendo per interessi e controinteressi politici, per pseudo-onorabilita’ o visibilità di alcuni, laddove l’amore per il biancoscudo dovrebbe essere il collante anzi la terapia definitiva. Andreoletti è persona intelligente che sa esprimersi con correttezza, schiettezza e chiarezza… oltre che essere una grande guida tecnica per i nostri Ragazzi. Capisco che Mirabelli e la Bianchi non vogliano incontrare certi giornalisti o il tifo Ultras perché non servirebbe a niente se non farsi attaccare ed insultare per questioni non legate alla gestione e conduzione tecnica ma solo per antipatia, per necessità di sfogarsi o dimostrare le doti di giornalista d’assalto. E, parlando della squadra del cuore, è di un grave autolesionismo.
Cmq, confidiamo nel Mister e nei Ragazzi che fortunatamente, hanno dentro di sé la forza di vincere anche senza di un tifo numeroso e compatto come meriterebbero
Ormai è una situazione paradossale del tipo “tutti contro tutti”.
Il discorso di domenica di JO nella sua parte iniziale avrebbe potuto trovare una sponda da parte dei tifosi in sciopero perché ha esordito criticando pesantemente l’amministrazione comunale, ma poi lo stesso JO ne ha avute da dire anche per i tifosi che non entrano allo stadio e a quel punto anche il patron è entrato anche lui nel ring a gamba tesa contro amministrazione, tifosi, giornalisti e tutti coloro che sono lì nei dibattiti in studio per spargere zizzania.
Teniamoci stretti il Mister perché è l’unico che ragiona con equilibrio, una grande Persona.
E comunque un grande riconoscimento a chi ha portato e messo sotto contratto andreoletti va fatto –
I riconoscimenti sono un dato concreto che nulla ha a che fare con la simpatia ……
….esatto! va dato il giusto merito al d.s. Io consiglio di concentrarci sulla squadra e sulle partite che affronteremo. Le altre questioni si sistemeranno in parallelo, ma ci vuole il suo tempo.
A far da mediatore tra le parti chiediamo al Vescovo Cipolla.
…o un esorcista
Sono convinto che ora più che mai debba prevalere l’amore per la squadra, quindi invito i dissidenti a rivedere le loro posizioni. L’amm. Comunale è imbarazzante, come pure la struttura ovviamente per cui vedrei bene un accordo con il Cittadella per dividersi provvisoriamente lo stadio cittadellese fino a termine lavori. La distanza non è proibitiva.
Caro Renato, il Padova non può ridursi, anche temporaneamente , a giocare in un “campetto” di provincia, sempre meglio in casa, anche se fa schifo…..
Sì … un campetto che da più di 10 anni consecutivi vive in serie B.
oddio ho comprato tribuna a salò. verrò sicuramente rimproverato per aver dato ben 10€ a un’altra società. drammaahahahahhahahahahahha
il padova siamo noi.
Ahi ahi ahi …..
Primo tempo di ieri abbastanza brutto, dove solo la bravura di Fortin ci ha tenuto sullo 0 a 0.
Non riesco a capire se per merito loro o demerito nostro. Forse un mix di entrambe le cose.
Il secondo tempo è stato più equilibrato, anche se comunque abbiamo sofferto un po’ più del dovuto.
Gli ultimi 15/20 min più recupero invece abbiamo iniziato a giocare noi, ed è mancata solamente un po l’essere cinici per non passare in vantaggio.
Il gol è stato un batti e ribatti con la palla che non usciva dalla zona pericolosa, ma è la palla persa da Varas sulla 3/4 avversaria che grida vendetta. È una palla persa che non ha senso, un passaggio orizzontale che non si deve fare, bastava usare come sempre il vertice della difesa. Io l’ho sempre difeso visto il rendimento dello scorso anno, ma quest’anno proprio non ci siamo.
Comunque siamo sempre a +4 e mancano 9 partite. Dobbiamo crederci, non dobbiamo celebrare il solito deprofundis come siamo abituati qui a Padova. Stiamo vicini alla squadra e crediamoci.
condivido tutto, aggiungo solo la mia sensazione che i cambi (Bonaiuto e Spagnoli) avrebbe dovuto farli all’inizio del secondo tempo. Varas non è più lui.
Una mia considerazione personale:
– il campo ha decretato che il Vicenza è la Feralpi ( sia all’andata che al ritorno) hanno dimostrato di essere superiori ( al netto degli episodi) sia come gioco che intensità generale e tenuta nervosa.
-Andreoletti non sa preparare le partite cruciali ne’ come impostazione di gioco ne’ a livello mentale dei giocatori, confermo che , sempre secondo me, è ancora acerbo , a differenza di Vecchi e Diana che si vede son dei gran volponi.
Non è perso nulla ed il vantaggio c’è , ma se il campo decreterà chi è il più forte mi spiace dirlo ma non siamo noi .
Il Vicenza con noi poteva vincere e noi, ieri, pareggiare. Meglio come sono andate le cose. Ma, nel girone di ritorno è tutto maledettamente più difficile. Spero che Andreoletti allontani i fantasmi del recente passato…ma sarà dura/durissima. Ora è proprio un braccio di ferro. Spero nella tenuta fisica e mentale dei nostri. Certo che Varas sembra depresso e quasi svogliato e sono d’accordo che il suo errore è stato l’innesco per quei due minuti finali giocati tutti nella nostra area e dintorni.
per me Andreoletti non è per niente acerbo anzi, ha ottenuto il massimo da questa rosa. ricordo che anche a +13 ha sempre detto: facciamo scorta per i momenti difficili che sono puntualmente arrivati. Conosce probabilmente i limiti della squadra e a ben guardare ci sono; alcuni giocatori sono da sempre in serie C e hanno reso (andreoletti li ha fatti rendere) oltre le loro capacità.
Non ho capito perchè la feralpi ha preparto questa partita come una finale playoff comunque sono superiori e abbiamo giocato male per merito loro. Noi siamo la terza-quarta forza del campionato, questo si diceva a settembre e questo è; Andreoletti ha tirato fuori quel qualcosa in più in tutti che ha permesso di ridurre ( al momento cancellare ) ll GAP. Se arriviamo in fondo sarà un’impresa; altrirmenti credo abbiano dato il massimo comunque
Sono (erano) tre le partite da temere dopo quella di Vicenza: Feralpi, Atalanta e Triestina. La prima è andata come è andata….ne rimangono altre due, entrambe in trasferta. Siamo ancora davanti ma vorrei sottolineare alcune cose:
1 – sarebbe interessante verificare quanti dei 15 goal sino ad oggi beccati sono nati da azioni da calcio d’angolo o punizione con respinte “indegne” da parte della ns. difesa (anche a Vicenza se non erro);
2 – sono sempre più dell’idea che le squadre contro di noi si trasformano mentre con il Vicenza giochicchiano (Arzignano ieri addirittura ridicolo). Virtus in precedenza e Feralpi ieri sembrava avessero vinto il campionato. Abbastanza fastidioso;
3 – alla fine ieri la partita era da pareggio. Noi con il pannolone nel primo tempo, loro nel secondo (con Diana che urlava ai suoi di buttare il pallone in avanti….);
4 – ho visto ieri la trasmissione su TVA Vicenza e parlavano del cammino devastante della loro squadra in casa. Stadio e pubblico a far da 12esimo e 13esimo uomo in campo. E allora mi son tornati in mente gli ultras, l’euganeo, la società, il comune, la stampa locale……che sia il caso che ci si dia un pò tutti una ridimensionata per raggiungere finalmente questa benedetta serie …….?????
Se ci dovesse sfuggire anche quest’anno per queste baruffe “chiozzotte” sarebbe davvero da teatro del paradosso e dell’orrore.
SEMPRE FORZA PADOVA
Si è perso, ma si poteva anche vincere, palle andate fuori per millimetri…,,, restare compatti, far giocare sempre i più in forma, e alla fine, come in tutte le cose “sudate”, la gioia sarà più grande FORZA PADOA!
“4 – ho visto ieri la trasmissione su TVA Vicenza e parlavano del cammino devastante della loro squadra in casa. Stadio e pubblico a far da 12esimo e 13esimo uomo in campo. E allora mi son tornati in mente gli ultras, l’euganeo, la società, il comune, la stampa locale……che sia il caso che ci si dia un pò tutti una ridimensionata per raggiungere finalmente questa benedetta serie …….?????
Se ci dovesse sfuggire anche quest’anno per queste baruffe “chiozzotte” sarebbe davvero da teatro del paradosso e dell’orrore.”
Parole da scolpire sulla pietra.
Evitare almeno di continuare a baruffare come ha scritto qualcun altro.
Da qui a fine aprile dovrebbe essere VIETATO a tutti quelli che circondano il Padova di parlare di tifosi, stadio, JO e comune.
Vista l’importanza di questa stagione tutti dovrebbero cercare di ricreare il clima della serie D, e invece siamo qui a litigare tra di noi e rinfacciarsi le cose ogni 3×2.
Mi dispiace dirlo, ma come ambiente non ci stiamo meritando la promozione. Ognuno pensa per se stesso e per il suo gruppo ristretto.
Siamo come uno spogliatoio rotto dove non si gioca di squadra ma solamente sulle capacità individuali.
notizie sulle condizioni di Belli e Perrotta ?
Inutile negare che ieri sera l’epilogo della partita mi ha fatto rivivere un clima di sconforto e di ingiustizia simile a quello che ricordavo con il Palermo o con il Catania. Una enorme sensazione di clamorosa sfortuna in quelle che potevano essere le ultime decisive azioni a nostro favore, accompagnata ad un grande fastidio nel sentire che chi ci ha affrontato lo ha fatto come se fosse una finale di play-off. E per cosa poi? Portare a casa lo scalpo del Padova come se fosse la contropartita di una stagione fino ad ora sotto le attese?
Può essere anche vero che non abbiamo giocato al meglio, ma lo sapevamo già in partenza che non era certo una partita facile, e la cosa più importante era reggere l’urto senza riportare troppi danni (anche i termini di possibili ammonizioni espulsioni diffide squalifiche e infortuni).
Mentre intanto, al Menti, vanno in onda le comiche con squadre pericolanti che fino a qualche settimana fa erano come assatanate contro di noi, ed ora si riducono a ridicole comparse, come se avessero paura di venire stramaledette da tutto il resto della provincia se solo osassero fare lo sgambetto alla padrona (che intanto continua a rinfacciare – non si sa bene a chi – che a noi danno troppi rigori e a loro troppo pochi).
Lo sconforto dei tifosi Padovani è ora più che comprensibile, ma spero veramente che l’ottimismo di Andreoletti non sia frutto di una postura motivazionale ispirata da puro aziendalismo, ma che dietro ci sia una sincera Fede ispirata da certezze concrete e tanta voglia di tradurle in pratica sul campo. Io voglio continuare a credergli.
A me pare che alcuni dei nostri siano drammaticamente sulle gambe.
Bortolussi tira la carretta dell’attacco da solo da agosto e non ce la fa più, Liguori è molto appannato, Crisetig cammina. Infatti ieri la partita è cambiata quando sono entrati Buonaiuto e Spagnolli
Ieri a Salò ho visto i 4 gatti di Appartenenza ma non ho visto nè Barsotti nè Giulia Pierobon
“Ieri a Salò ho visto i 4 gatti di Appartenenza ma non ho visto nè Barsotti nè Giulia Pierobon”.
Iniziare a smorzare i toni no?
È passata una settimana, basta polemiche. Voi state fuori, va bene. Lui ha sparlato, nel definire così appartenenza, assodato.
Siamo comunque tutti nella stessa barca, continuare a rinfacciarsi ste cose tra noi tifosi non serve a nulla, anzi può solo peggiorare la situazione.
Non siamo affatto sulla stessa barca
E con questa risposta hai chiarito molti aspetti.
Il tifo ha molte gradazioni, odio chi assegna le patenti di tifo ma voglio continuare a distinguere chi piange per il calcio padova e chi si interessa del calcio padova solo quando gli conviene
https://youtu.be/88swbzPRtiQ?si=wGV9bJxB9BaC_rz_