Ha ragione Parlato. I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli. E capita anche ai più forti e affidabili di non riuscire a cacciarla dentro. Di sicuro Altinier segnerà tanti altri rigori, probabilmente anche durante questo campionato, ed esulteremo tutti con lui, come abbiamo fatto a Cittadella la scorsa settimana, illudendoci che quel penalty tirato con così tanta potenza e forza d’animo potesse permetterci di tornare a casa dalla città murata con almeno un pareggio. Purtroppo non è stato così: a Cittadella sabato, visto che siamo tornati con una sonora sconfitta, e a Meda oggi, visto che l’errore dal dischetto non ha permesso al Padova di dare una piccola svolta al proprio campionato.
Dispiace e anche tanto. Perché, onesta e sincera, il Padova oggi non avrebbe meritato di vincere, pur avendo messo in campo molta buona volontà. Ma quel rigore trasformato nel finale avrebbe avuto tutto il sapore di una svolta. Di un’iniezione di fiducia e consapevolezza che in questo momento mancano come il pane. D’accordo: c’è chi non sta rendendo secondo le sue reali potenzialità per mille motivi, magari qualcuno è stato sopravvalutato, l’assenza di Neto pesa più del dovuto ma mi rifiuto di pensare che ci siamo ridotti a non saper più costruire nemmeno un’azione di gioco degna di tal nome. Ci deve essere anche qualcosa a livello psicologico che non funziona più come prima.
Vincere, in qualunque modo, oggi avrebbe permesso ai biancoscudati di diradare almeno un po’ la nebbia che si è creata sopra la loro testa. Così non è stato. Bisognerà dunque profondere uno sforzo ancora più grande per provare a tornare sulla giusta via sabato prossimo contro il Mantova. Niente è compromesso e anzi almeno un punto oggi si è portato a casa dopo due sconfitte. Ma occorre rialzare la testa. Adesso. Subito. Prima che la parola “crisi” si faccia ancora più tremendamente grande.
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