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CON UN ALTO E UN BASSO NON SI VA DA NESSUNA PARTE

Se penso che con un minimo di continuità in più non solo saremmo già salvi da un pezzo ma potremmo perfino essere timidamente a ridosso della zona playoff mi viene un travaso di bile. Questo è il problema del Padova: oggi fa, domani disfa. Oggi lotta come un leone e ti fa di nuovo innamorare pazzamente di lui, domani va a Salerno a giocarsi la partita della vita senza nemmeno la decima parte della convinzione messa in campo contro avversari molto più pericolosi e difficili. 

Insomma, è un Padova versione "Penelope". E con un alto e un basso non si va da nessuna parte. Mancano sempre meno partite: occasioni come quella di oggi non si possono francamente gettare così alle ortiche. Sbagliando il terzo calcio di rigore della stagione. Lasciando che una squadra già retrocessa, con soli 16 punti in classifica, ti metta perfino sotto nel secondo tempo.

Sapete cosa mi fa ancora più rabbia? Che martedì sera contro il Lecce faremo la partita della vita e la vinceremo anche. Soffrendo, lottando, sudando e gettando il cuore oltre l’ostacolo. Ma a che serve se poi non si riuscirà a fare lo stesso nella sfida successiva ad Empoli? Possibile che una squadra coi numeri e i mezzi del Padova non riesca ad essere sempre se stessa?

 

 

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