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IDROFOBI? SI’, MA BISOGNA ESSERLO FINO AL NOVANTESIMO

E’ inutile, purtroppo il Padova perde il pelo ma non il vizio.

Nel primo tempo abbiamo finalmente rivisto una squadra compatta, con le idee chiare, con personalità, testa alta e senza paura. Questo ci ha fatto capire che richiamare Carlo Sabatini non è stata poi una scelta così avventata, ma allo stesso tempo ci ha fatto rendere conto che questa squadra fa fatica a togliersi di dosso i consueti difetti. Ovvero: 

1) l’incapacità di chiudere la partita quando ne ha l’occasione.

2) la pessima abitudine di farsi infilare alla prima occasione dall’avversario.

3) la propensione alla sofferenza finale, con rinculo di dieci/quindici metri e lo schiacciamento nella propria metà campo.

Ha ragione chi dice che alla fin fine la differenza tra i biancoscudati e il Lecce è proprio tutta qui: nel fatto cioè che ai salentini è bastato un tiro in porta o quasi per fare un gol, mentre per i padovani non ne sono stati sufficienti cinque per farne almeno due.

Quindi concludo dicendo che ad Empoli voglio un Padova "idrofobo", così come lo ha definito Sabatini in sala stampa, ma lo voglio così fino al novantesimo. 

Altro non mi sento di aggiungere. Per ora.

 

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