"Scusi, Foschi, perchè Alessandro Calori?". "A me piace analizzare gli allenatori a 360 gradi e credo che Calori sia completo. L’ho seguito sia la domenica, e a Portogruaro ha portato a casa un risultato storico, sia durante la settimana, ed è uno che gli allenamenti li prepara bene, gestendo pure il gruppo in un certo modo".
Questo il Rino Foschi-pensiero nel giorno della sua presentazione ufficiale a Padova. Alessandro Calori, per lui, è l’uomo giusto al momento giusto e ha spiegato perchè con estrema sintesi e altrettanta chiarezza. Abbiamo anche provato a esprimere dubbi su un lato in cui un po’ carente è il tecnico aretino, ovvero l’esperienza, ma Foschi li ha fugati immediatamente: "Sono 30 anni che faccio questo mestiere e ho visto allenatori navigati fare male in piazze meno impegnative ed esigenti di Padova. In questo mondo non si può mai dire. Magari mi sbaglio, ma magari anche no. Non ho la bacchetta magica".
Se ha ragione o torto lo scopriremo solo vivendo, ma intanto ci sono un paio di dati di fatto di non trascurabile importanza: il ds è uno che il calcio lo mastica e pure bene da anni, ha le idee chiarissime ed è un tipo che non molla l’osso finchè non le ha realizzate. Una volta che ha individuato in Calori il mister che voleva per il suo Padova, ha fatto di tutto per far cadere la resistenza del presidente del Portosummaga, Francesco Mio. E ce l’ha fatta. Ora bisognerà vedere come si regolerà nella costruzione della squadra, ma, anche se oggi ha detto che per le decisioni importanti dovrà aspettare l’arrivo di Calori e confrontarsi con lui, la mia impressione è che abbia già in testa tutto quel che c’è da fare.
Dalle considerazioni prettamente calcistiche passo ora alle sensazioni personali.
Su Foschi posso per ora esprimere un giudizio solo d’istinto e, a pelle, dico che mi ha colpito assolutamente in positivo. Essenzialmente per due motivi: 1) come dicevo appunto prima, ha le idee chiare e tenacia da vendere per realizzarle; 2) è letteralmente un "drogato" di calcio: la cosa che ama di più, ha detto, è respirare l’erba del campo. A questo proposito ha raccontato un simpatico aneddoto a margine della conferenza stampa che voglio condividere con voi. "Amo talmente questo lavoro – ha confessato – che in questi ultimi mesi, a ritrovarmi a casa dopo aver chiuso l’esperienza a Torino, stavo malissimo. Se mi vedete un po’ abbronzato è perchè di recente sono finito al mare allo stabilimento balneare di Alberto Zaccheroni e ho passato le ore con lui in riva al mare a parlare di calcio, contando le onde. Pensa un po’ quanto stavo disperato…".
Senza contare, a coronamento del tutto, che Foschi si è legato al Padova per un solo anno e lo ha fatto per scelta personale. "Tanto se le cose poi vanno bene si può sempre rinnovare e prolungare un contratto – ha sottolineato – io non mi fermo mai dove non sono gradito o non mi trovo bene, quindi fare accordi di due o tre anni non mi va bene".
Nemmeno io ho la bacchetta magica e magari mi sbaglio, ma come inizio, vi dico la verità, non mi pare proprio male. Anche se abbiamo dovuto attendere un bel po’ di giorni prima di avere notizie.
Ora aspettiamo Calori.
Lascia un commento