Poche, pochissime settimane. E un campionato che si preannunciava memorabile in senso positivo, visto il filotto di risultati da ottobre a fine marzo, si è trasformato in un “annus horribilis”, da dimenticare al più presto.
Oggi abbiamo vissuto il finale che mai ci saremmo aspettati. E dal fischio finale della gara che ha meritatamente consegnato all’AlbinoLeffe (ripescato pochi giorni prima dell’inizio della stagione e arrivato nono) il passaggio del turno, il dubbio ci tormenta: qual è il vero Padova? Quello che ha battuto il Venezia e il Parma all’andata, che ha portato a casa un sacco di partite soffrendo fino a oltre il 90esimo, che ha lottato unito e compatto oppure quello sbandato, senza idee e alla frutta visto oggi?
Credo che, come spesso accade, la verità stia nel mezzo. Ma mi prendo qualche ora di tempo per analizzare a fondo tutti gli aspetti della vicenda. Ora come ora sono troppo amareggiata per trovare le parole con l’equilibrio che la professione mi impone.
Domani sera a “Biancoscudati channel”, dalle 21 su Telenuovo, cercheremo di capire cosa è successo. E cosa soprattutto non è successo. Mi spiace perché la sensazione prevalente è che alla fine si salverà ben poco di un anno che pareva fino ad un certo punto stesse portando alla costruzione di qualcosa di duraturo. E si ripartirà con una sorta di rifondazione, anche se parecchi giocatori hanno contratti pluriennali.
A domani sera intanto. Da martedì mattina cercherò poi di essere più lucida anche nell’analisi finale che ora proprio non riesco a mettere insieme come dovrei.
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