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NIENTE LIVORNO, BUON NATALE!

Il mio fidanzato è tra coloro che, tra ieri pomeriggio e stanotte, sono rimasti bloccati lungo il tratto appenninico a causa della neve. Tornava da Roma, dove si è recato per qualche giorno per motivi di lavoro, e a 400 metri dall’uscita "Incisa Valdarno" si è fermato a causa di un’infinita coda che si era formata sull’autostrada del Sole. Erano le 15 circa. Ebbene nello stesso identico punto è rimasto, immobile dentro il suo furgone insieme a tanti altri sfortunati autisti, fino alle prime luci dell’alba di oggi. Quando è riuscito a fare quei 400 metri, uscire dall’autostrada e chiedere un po’ di tepore e almeno una calda colazione ad un albergo che, pur con tutte le camere occupate, ha messo a disposizione della gente rimasta intrappolata nella morsa del traffico e del gelo le poltrone della reception. Motivi della paralisi: due camion rovesciati lungo la carreggiata e l’impossibilità da parte dei mezzi di soccorso di raggiungere il punto critico per liberarlo e ricominciare a far circolare gli automezzi. Le uniche due fortune che ha avuto sono state quelle di avere il serbatoio quasi pieno quando si è fermato e uno spirito ottimista che non lo abbandona mai. Quando finalmente stamattina si è rimesso in moto per tornare a casa, mi ha però raccontato di una notte infernale, trascorsa senza che nessuno passasse nemmeno a portargli una coperta o un the caldo e senza sapere niente. Nessuna radio spiegava a questi poveri cristi perché erano bloccati lì e per quanto sarebbero dovuti rimanerci.

Trattandosi di un blog sportivo, non voglio nemmeno cominciare ad addentrarmi sui consueti problemi di questa povera Italia (ma possibile che lungo l’A1 se ad un camion anche solo si spegne il motore non c’è possibilità di far arrivare i soccorsi in tempi ragionevolmente brevi? Fare qualcosa no, eh?, visto che da secoli la situazione è così?). Però, ascoltando il racconto del mio ragazzo, ho potuto capire che tipo di odissea ha vissuto ieri il Padova avventurandosi in pullman lungo l’Autosole. Credo dunque sia stato ragionevole e sensato chiedere il rinvio della partita per causa di forza maggiore e che sia stato ragionevole e sensato concederlo da parte di chi di dovere.

Detto questo, dispiace molto non vedere il Padova all’opera nell’ultima trasferta del campionato. Specie dopo che in settimana, durante la cena di Natale, alcuni giocatori erano usciti allo scoperto manifestando la loro ferma intenzione di puntare a qualcosa di più della semplice salvezza. Sarebbe stato bello verificare, in un campo difficile come il "Picchi" di Livorno, se a queste buonissime intenzioni sarebbe seguito sul campo un atteggiamento più cinico e concreto da parte dei giocatori, specie in trasferta, dove finora la squadra di Calori ha raccolto decisamente poco per una squadra che vuole stabilirsi nella parte nobile della classifica. 

 

Pazienza. Attenderemo il big match dell’8 gennaio alle 20,45 all’Euganeo contro il Torino. E ovviamente l’apertura del mercato di gennaio per capire quali e quanti saranno i rinforzi.

Intanto buon Natale, di cuore, a tutti.  

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