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OCCHIO A NON TIRARCI LA ZAPPA SUI PIEDI

Il Padova è tornato a vincere all’Euganeo. Se si esclude la strana gara col Torino, iniziata il 3 dicembre e conclusa il 14 per via dei blackout ma ancora sub judice, non succedeva dall’1 novembre (vittoria per 1-0 sul Livorno, gol di Cutolo). Il Padova ha conquistato il suo secondo successo consecutivo, dopo la goleada di lunedì scorso in quel di Reggio, riportandosi a ridosso delle prime due posizioni e a più dieci dal settimo posto, ovvero il primo fuori dai playoff. Il Padova ha vinto il derby di ritorno col Citta dopo essersi aggiudicato anche quello d’andata (4-1 al Tombolato): credo non fosse mai successo nella storia dei derby tra Padova e Cittadella in campionato.

Sono tutti motivi per gioire e invece, al fischio finale, è partita la contraerea dei mugugni e dell’insoddisfazione perché oggi il gioco non è stato brillante, perché Dal Canto ha la Ferrari e non la sa guidare eccetera eccetera eccetera.

Non fraintendetemi: contro il Cittadella il Padova non ha disputato la sua migliore partita, anzi. Nel primo tempo, lo ha ammesso lo stesso Dal Canto, c’è stata troppa confusione. Non sono cieca e non ho certo visto una gara entusiasmante. Però, ragazzi, sono preoccupata per l’atteggiamento eccessivamente intransigente che noto in alcuni di voi: dire che il Padova non ha giocato benissimo ci sta. Sottolineare i punti in cui si dovrebbe migliorare anche. Ma penso che, vista la situazione in classifica, si dovrebbe farlo dopo aver gioito per una vittoria preziosissima per mille motivi. Noto invece che i mugugni e l’insoddisfazione di cui sopra prevalgono.

In questo modo rischiamo di tirarci la zappa sui piedi da soli. Credo che a questo punto del campionato, con tutta la primavera davanti e tante partite importanti da giocare e tentare di vincere, sarebbe il peggiore dei freni a mano che possiamo tirare.

Non pretendo di avere ragione al cento per cento. Proviamo però a rifletterci un po’ su. Tutti insieme.

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