E’ vero: avevamo tantissimi punti di vantaggio sulla settima e un po’ alla volta li abbiamo persi per strada mancando di continuità nei risultati. Ora siamo costretti a non sbagliare più un colpo.
E’ vero: avevamo poco distacco dai primissimi posti e, ancora una volta a causa della mancanza di continuità (e pure per una decisione che ancora ci sta sullo stomaco del giudice sportivo in Padova-Toro!), abbiamo creato tra noi e il secondo piazzamento un divario difficile da colmare.
E’ vero: Dal Canto a volte fa dei cambi difficili da capire. Tipo quello di stasera di mettere dentro Drame per Marcolini.
Però…
Vuoi mettere la soddisfazione di battere il Vicenza a casa sua dopo 54 anni, dopo averlo già battuto in casa all’andata?
Vuoi mettere l’emozionissima di rivedere segnare il nostro amatissimo Davidone Succi?
Vuoi mettere un Padova che, quando è ora di guardarsi dritto negli occhi, non ha paura di mettere in campo tutto sè stesso e ce la fa sempre a vincere?
Vuoi mettere un mister che, nonostante sia al primo anno alla guida della prima squadra, non ha paura di dire a Cacia prego si accomodi in tribuna se ritiene che in quel momento gli sia più utile un altro giocatore lì davanti?
E allora godiamoci questa bellissima notte biancoscudata. E traiamo da questa vittoria la linfa per affrontare con questo spirito anche il Crotone sabato e poi il Livorno e poi la Juve Stabia e poi il Pescara. E così via. Di sicuro, non tutto è perduto. Anzi. Il traguardo è lì, a portata di mano!
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