Avanti. Avanti ancora. Avanti tutta.
Non è tempo di gettare l’ancora e fermarsi, anzi. E’ il momento di aggiungere benzina nel serbatoio e continuare a tenere alti i giri del motore.
Il SudTirol prosegue senza inciampi nel suo cammino stratosferico, ma anche il Padova sta disputando una stagione di altissimo livello. La differenza in questo momento la sta facendo il fatto che la squadra altoatesina è marziana, mentre i biancoscudati restano, seppur bravissimi per il ruolino di marcia soprattutto in questo primo scorcio di 2022, esseri umani.
Ci vorrà un’impresa, un mezzo miracolo, anche gli uomini di Pavanel dovranno dimostrare di venire da un altro pianeta, ma non è ancora il momento di pensare che la rincorsa alla vetta sia vana. 8 punti di divario sono tanti ma non troppi da colmare nelle dodici partite rimanenti e devo dire che, dopo la partita col Lecco, ho visto negli occhi di chi è venuto in sala stampa a commentare la vittoria numero 17 in campionato una luce speciale, una convinzione forte, una volontà di ferro, una lancia pronta a trafiggere chiunque si metta, sportivamente parlando, di traverso in questo rush finale. Nella saga di Rocky veniva chiamato “The eye of the tiger”, l’occhio della tigre. Avessi visto rassegnazione, avessi udito frasi fatte pronunciate senza convinzione o, peggio ancora, con lo sguardo basso, non sarei qui a dire che bisogna continuare a crederci. Invece ho visto intensità e una consapevolezza reale di potercela fare.
Non c’è retorica in queste mie parole, davvero. Sono consapevole che è molto probabile che alla fine sarà il SudTirol (e pure meritatamente se va avanti così) a salire direttamente in B ma francamente, visto che c’è ancora qualche pagina bianca da riempire con l’inchiostro delle prestazioni e dei gol, è il momento solo di ragionare su ogni partita come fosse una l’ultima. La riga e le somme si tireranno più avanti.
Da queste parti siamo abituati alle imprese impossibili. Ne abbiamo compiute più di una e forse è proprio la nostra storia che ci dà la forza di pensare che nulla è ancora perduto. L’avessimo pensato nel 2009 non saremmo andati in B ai playoff. L’avessimo pensato l’anno successivo non ci saremmo salvati ai playout a Trieste. L’avessimo pensato nel 1994, non saremmo finiti in serie A al termine di uno spareggio in cui il giorno prima tutti davano più in forma il Cesena, dopo essere rimasti giù dal treno nel 1991 e nel 1993. Vele spiegate dunque. Soffierà ancora forte il vento biancoscudato.
Padovasport: Il Trento di Carmine Parlato, tra domenica e mercoledì, sarà “arbitro” nella corsa al primo posto, ospitando a distanza di qualche giorno prima il Padova (domenica) poi il Südtirol (mercoledì, per il recupero della 22esima giornata).
Non può non venire in mente un parallelo col Trieste di Pillon…
La storia si ripete?
Ciò speremo de no!(cit.)
Avversarie sudtirol prima dello scontro diretto:
pro patria
trento
piacenza
mantova
juve
pro sesto
seregno
feralpi
lecco
fiorenzuola
Di queste ne deve ALMENO perdere una e pareggiarne un’altra.
Arrivederci
Io sono tra quelli che ancora ci credono e per farlo mi sono posto alcune domande: quanti punti di vangaggio sul Perugia aveva il Padova lo scorso campionato? A quante partite dal termine? Siamo arci-sicuri che il Sud-Tirol da qui alla fine non perderà mai? Il calcio è strano? Qual’è lo stato di forma del Padova?
Io ci credo ancora, consapevole del fatto che il sogno di questa rincorsa si può infrangere da un momento all’altro…. o anche no!
i playoff di busto? i playout di trieste? ehehehehehhehehehehehehhehehehehehehhehehh
i sogni sono per sfigati.
La squadra altoatesina non è marziana ha semplicemente sfruttato 2 fattori:
1) un girone decisamente abbordabile(non so se con Reggiana e Modena e mettiamoci pure il Cesena sarebbe stata così marziana)
2) Un concetto di gioco che parte prima di tutto dalla difesa supportata da un centrocampo efficente che fa filtrare pochi palloni pericolosi alla retrostante difesa quindi con meno probabilità di subire gol, ne consegue che con un vantaggio minimo hanno il 90% di probabilità di portare a casa il risutato, cosa che al Padova non riesce costretto ogni volta a raddioppiare il vantaggio per avere le stesse probabilità di vittoria.
Niente marziani ma solo una preparazione tecnica curata fin nei dettagli, con una squadra piu giovane rispetto al Padova e quindi piu dinamica nella manovra.
Il Padova è stato impostato fin da principio con la formula dell’usato sicuro(a parte Sullo:azzardo sicuro) che garantisce buoni risultati ma non la vetta a fine campionato.
L’anno scorso l’assenza di Ronaldo nelle ultime di campionato ha pesato in maniera determinante (almeno nella regular season) e anche quest’anno se uno tra Ceravolo Ronaldo Saber e Chirico venisse a mancare piu di una partita risulterebbe penalizzante
Al Sudtrirol questo non succederà perchè per la maggior parte i giocatori sono intercambiabili, conta il gioco e non i singoli quindi a mio avviso hanno forti probabilità di portare a casa la promozione
mercoledì ne sapremo di più sullo stato di forma del Sudtirol e sulle possibilità di accorciare.
Se ce la fanno anche a Trento non resta che fargli i complimenti e recriminare sulla cattiva sorte che ci fa sempre trovare ostacoli pazzeschi ogni anno.
Dopo il 2-2 non abbiamo tirato in porta. Ma con quale coraggio parlate del SudTirol
ho visto le immagini della partita del Sudtirol. Lo 0-0 non inganni, hanno dominato e solo la bravura del portiere della Pro ( ed un po’ di imprecisione ) hanno evitato il solito gol-vittoria ( tanto loro gol non ne prendono) .
Inoltre un ritmo di gioco ad alta intensità ( corrono e corrono) nonché delle verticalizzazioni ed inserimenti in area da altra categoria.
Non c’è nulla da fare, il campionato se lo possono perdere solo loro , anche se gli imminenti prossimi turni a Trento e Piacenza sono molti duri.
Poi con il Padova del secondo tempo ( si doveva “sbranare” l’avversario) che addirittura ha rischiato di perdere il secondo posto è lo specchio della realtà.
Poi nel calcio può succedere di tutto ( anche che Balottelli sia tornato a giocare in Nazionale !!)
massimo
Massimo